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Molfetta sempre sporca, insufficienti le misure adottate, serve la tolleranza zero. Anche piazza Municipio deturpata dai bidoni dei rifiuti
Rifiuti in piazza Immacolata
20 gennaio 2019

 MOLFETTA – Malgrado l’impegno (verbale?) dell’amministrazione Minervini, Molfetta appare sempre più sporca, soprattutto se confrontata con i Comuni vicini (fare un giro per vedere la differenza).

Le foto che girano in rete da un paio di giorni di piazza Immacolata sono una conferma di questa situazione di rifiuti gettati un po’ dovunque.

Il comando di polizia municipale e il sindaco avevano convocato una conferenza stampa per illustrare i risultati raggiunti nella pulizia della città e soprattutto nella lotta ai trasgressori con le famose foto trappola.

Ma a giudicare dalla situazione complessiva, girando per la città e vedendo sacchetti di immondizia dovunque, ma soprattutto davanti ai cestini dei rifiuti, c’è da rilevare come l’impegno dell’amministrazione non sia sufficiente. Oppure dovremmo dedurre che al maggiore impegno è corrisposta una reazione uguale e contraria, anzi maggiore da parte dei cittadini zozzoni, che si ribellano alle regole?

Al lungomare si è arrivati perfino a rompere i sigilli di sicurezza dei bidoni per la raccolta del vetro per trasformarli in contenitori di buste di rifiuti indifferenziati. Abbiamo visto alcune signore, che abitano in zona, al mattino tranquillamente, fumando una sigaretta, senza nemmeno guardarsi intorno, avviarsi verso questi contenitori del vetro o anche verso i cestini dei rifiuti, per deporre la loro spazzatura indifferenziata quotidiana. A loro vanno fatte le multe, non va aumentata la tassa rifiuti per tutti. Cosa deve fare il cittadino che assiste a queste scene? Litigare con il zozzone di turno. Il cittadino non può farsi giustizia da sé, come piacerebbe ai seguaci di Salvini. Occorre l’intervento dell’autorità pubblica che su questo fronte non è molto efficiente.

E’ troppo poco quello che si fa per combattere gli sporcaccioni. Quando arriveremo ad un’azione seria come la tolleranza zero che “Quindici” chiede da tempo?

A corredo dello spazzatour di “Quindici” pubblichiamo alcune immagini, anche queste prese dalla rete, dove si vede la situazione dei bidoni dei commercianti di piazza Municipio: una cosa indecorosa! Messi uno accanto all’altro, hanno la stessa dimensione di un cassonetto. Allora cosa è cambiato? Tanto valeva lasciare i vecchi cassonetti. A questo si aggiunge l’eliminazione dei cassonetti interrati a Corso Dante, per installare i famosi “monumenti” alla visita di Papa Francesco e a don Tonino. Quello spazio poteva essere utilizzato diversamente, anche sfruttando una struttura che è costata non poco ai cittadini.

Pur essendo contrari a questa operazione attuata dall’amministrazione Azzollini, riteniamo che, una volta realizzata, poteva essere riconvertita diversamente, senza sprecare altri soldi pubblici: ben 150mila euro di soldi dei cittadini.

Insomma, quando una struttura esiste, va riutilizzata, non smantellata. Sarebbe come dire che il nuovo porto commerciale, è fermo ed è sovradimensionato e quindi inutile, lasciamolo così com’è. No, va completato e riprogrammato, magari per l’uso turistico, come “Quindici” chiede da anni.

Insomma, la logica del “liberi tutti” che è stata diffusa fra i cittadini, per la mancanza di regole, non paga. Si ha l’impressione che all’Asm, ma anche all’amministrazione abbiano le idee confuse sulla gestione dei rifiuti a Molfetta. Vista l’inesperienza del presidente Asm Vito Paparella, un corso di aggiornamento o una visita ai Comuni vicini, non guasterebbe. E forse, migliorerebbe, anche il servizio a Molfetta.

Concludiamo con la citazione di un cittadino su Facebook: «Le nuove isole ecologiche a Molfetta. Mentre su via Dante vengono divelte le isole ecologiche dell’amministrazione Azzollini a piazza Municipio prosperano le Isole ecologiche private.
Una vergogna abbellire la piazza ed il palazzo del municipio con questi bidoni di raccolta rifiuti.
I cittadini molfettesi tengono in casa i mastelli non si capisce perché alcuni “esercenti” hanno questo privilegio di esporre i propri rifiuti creandosi quasi una isola personale con annessa staccionata.
Piazza Municipio è diventata piazza rifiuti, una vergogna!
».

Se a tutto questo si aggiunge (repetita iuvant) la situazione delle strade, hai voglia a parlare di rinascimento della città, come fanno ogni giorno gli amministratori. Forse si riferiscono ai Comuni vicini? O immaginano, una città ideale che è solo nei loro sogni. Ma la realtà è diversa.

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