Recupero Password
Molfetta, Scuola dell'Infanzia Statale “Filippetto”: riconosciuta la denominazione ufficiale
29 aprile 2012

MOLFETTA - Finalmente un titolo ufficiale per la Scuola dell’Infanzia Statale “Filippetto, dopo il riconoscimento della denominazione da parte dell’anagrafe del Ministero della Pubblica Istruzione, dell’Università e della ricerca lo scorso novembre 2011. «Con delibera di giunta del 2006 e del Consiglio comunale del 2007 si disponeva il trasferimento del servizio di scuola dell’infanzia comunale allo Sato, assegnando al II Circolo didattico le relative strutture i vincoli per il trasferimento - ha spiegato il dirigente scolastico, dott.ssa Annalisa Vena, durante la cerimonia di intitolazione -, ma si imponevano due vincoli, lo stabile doveva essere usato a tempo indeterminato come scuola dell’infanzia e la scuola doveva essere intitolata a Filippetto Salvemini».
Dopo il trasferimento del marzo 2007, il dirigente del Settore Servizi Socio-Educativi del Comune di Molfetta, dott. Giuseppe de Bari, ha inoltrato all’Ufficio Scolastico Provinciale di Bari e Regionale della Puglia la richiesta di autorizzazione a istituire 4 nuove sezioni di scuola dell’infanzia nel plesso “Filippetto” e il trasferimento di due sezioni dalla Scuola dell’Infanzia “Pierluigi da Palestrina”. «In quest’operazione di incorporamento, la scuola ha mantenuto l’intitolazione a Pierluigi da Palestrina per l’anagrafe scolastica - ha continuato il dirigente Vena - perciò, a settembre il consiglio di circolo ha deliberato la soppressione dell’intitolazione a Pierluigi da Palestrina e il mantenimento della intitolazione a Filippetto Salvemini, chiedendo all’Ufficio territoriale di adottare un apposito provvedimento».
Intitolata la struttura, è stato avviato il progetto didattico «Un nome, una storia, una scuola», gestito dalla prof.ssa Giovanna Gadaleta e rivolto a tutti i bambini del plesso con l’obiettivo di far conoscere la storia della famiglia di Gaetano Salvemini e le sue vicende. Proprio per questo motivo, la prof.ssa Liliana Gadaleta Minervini ha tratteggiato la figura di Gaetano Salvemini, conosciuto negli anni ’50 per la redazione della tesi di laurea, mentre il prof. Marco Ignazio de Santis, collaboratore di Quindici, ha approfondito la storia di Filippetto Salvemini.
Nato nel 1898, Filippetto portava il nome di Filippo Turati, politico e giornalista tra i primi e importanti leader del socialismo italiano, fondatore a Genova del Partito dei Lavoratori Italiani nel 1898. Morì il 28 dicembre 1908 nel terremoto e maremoto di Messina, con la madre e gli altri 4 fratelli, Ilario Corrado, Leonida, Ughetto ed Elena (Salvemini perse anche la sorella Diletta Camilla). «Dopo quella sciagura, Salvemini iniziò a pensare a un’opera di assistenza sociale, prima cercando di restituire la dote della moglie, Giulia Maria Minervini, al suocero, Corrado Minervini, poi lanciando nel 1910 l’idea di un asilo per i bambini poveri, accettata dalla Congregazione di Carità - ha aggiunto il prof. de Santis -. I lavori al plesso iniziarono tra il 1925 e il 1926, ma i lavori si interruppero per problemi finanziari».
La situazione peggiorò con il fascismo. «Nel 1928 il Prefetto di Bari, Umberto Albini, invitò il podestà di Molfetta ad annullare la titolazione del plesso a Filippetto, perché Gaetano Salvemini era un antifascista, accorpandolo con l’asilo dell’infanzia comunale, come accertato da un Regio decreto del 1930 - ha concluso de Santis -. Negli anni 50, su richiesta del sindaco di Molfetta, generale Amato, fu ripristinato il titolo di Filippetto Salvemini». Ma nel 1954, la nuova amministrazione non aumentò la dotazione finanziaria per la scuola. Il resto è storia recente.
Alla cerimonia hanno partecipato i bambini (che hanno cantato l’inno d’Italia e l’inno della scuola, intervenendo durante la cerimonia e raccontando anche la storia di Filippetto con una filastrocca), i docenti, i genitori, il dott. Giovanni Lopopolo, in rappresentanza del dirigente dell’Ufficio dell’ambito territoriale di Bari, Giovanni Lacoppola, e l’assessore ai servizi Sociali e alla Pubblica Istruzione, Luigi Roselli. La cerimonia si è conclusa con lo scoprimento di due targhe commemorative all’interno e all’esterno dell’edifico.
 
© Riproduzione riservata
 
Autore: Angelica Vecchio
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet