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Molfetta: rubano l'auto con un ragazzo a bordo, ma la mobilitazione dei carabinieri li costringe a liberarlo
31 agosto 2008

MOLFETTA - Rubano l'auto a una coppia e portano via anche il ragazzino di 11 anni che era all'interno, ma i carabinieri nel giro di un'ora, mobilitando anche il nucleo elicotteri, riescono a spaventare i malviventi che hanno lasciato libero il loro involontario ostaggio. Tutto è avvenuto a Molfetta alle 4,30 di questa mattina quando in Via Ten. Marzocca un'auto è stata rubata. Fin qui niente di “anormale”, visto che nella zona è il terzo furto d'auto in una settimana, ma questa volta i “topini” si sono trovati dinanzi ad una situazione tutt'altro che sperata. Infatti a bordo dell'auto, sul sedile posteriore, giaceva un ragazzino in pieno sonno. Il bambino era stato lasciato momentaneamente in auto dai genitori che erano indaffarati a portare l'altro loro bambino un po' più piccolo per le scale di casa. Un invito a nozze per i ladri che, vedendo l'auto aperta non si sono lasciati scappare tale ghiotta occasione. Le grida d'aiuto della mamma del bambino hanno subito risvegliato il vicinato. Poi la Centrale Operativa della Compagnia di Molfetta è stata chiamata dai genitori che, in preda al panico e alla disperazione, chiedevano di ritrovare il proprio figliolo. I coniugi hanno raccontato ai carabinieri che, mentre erano intenti a portare a letto l'altro figlioletto di un anno di età, essendo appena rientrati a casa con la loro Audi A/4, su cui era rimasto il primogenito di 11 anni, avevano visto allontanarsi l'autoveicolo, trainato da una Lancia K alla quale la stessa Audi era stata agganciata con un cavo d'acciaio. Angosciati, mentre rincorrevano inutilmente a piedi l'autovettura, i due hanno pensato di chiamare il 112: scattava così il Piano di Ricerca predisposto per tali eventi dal Comando Provinciale di Bari. L'immediato allertamento al Nucleo Elicotteri, al Battaglione Mobile dell'Arma e le altre Forze di Polizia costringeva i malfattori a lasciare libero il ragazzo. Dopo circa 45 minuti il felice epilogo: il Comandante della Compagnia di Molfetta, cap. Pierluigi Buonomo, mentre riaccompagnava a casa i genitori del ragazzo, trovava nell'androne di casa proprio il figliolo rapito. Il minore, spaventato ma incolume, ha riferito che i malfattori preoccupati dalle numerose pattuglie in circuito, l'avevano immediatamente liberato nel centro cittadino. La vicenda, risoltasi felicemente, ha confermato la validità del Piano di Ricerca del Comando Provinciale Carabinieri di Bari, che prevede, tra l'altro, posti di blocco sulle principali arterie stradali, cinturazione dell'area interessata e battute perlustrative nelle zone rurali. Sono tuttora in corso le ricerche per recuperare anche l'auto rubata.
Autore: Francesco Tempesta
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