Molfetta, quando saranno grandi …
MOLFETTA - Rendere la nostra Città un ambiente civile e vivibile, con un minimo di rispetto per le regole, sembra un’impresa persa in partenza.
Questa sera, verso le 22,30, udivo rumori di ferraglia provenienti dalla strada. Ho voluto rendermi conto di che cosa stesse accadendo.
Tre giovanissimi maschi ed una ragazzina, avevano divelto il cerchio d’acciaio posto sui contenitori in pietra per i rifiuti, recentemente installati dall’ASM, e lo avevano buttato al centro della strada.
Alla stregua di autentici deficienti, si godevano lo spettacolo delle auto che, passando schiacciavano (da qui il rumore di ferraglia che udivo) l’anello metallico. Ridevano appagati e soddisfatti manco avessero raggiunto chissà quale meta ambita!
Sono certissimo che i Genitori di questi piccoli mascalzoni si siano adoperati per dare loro un minimo di educazione ai valori civili; lo stesso deve aver fatto la Scuola. Allora che cosa spinge giovani, apparentemente normali, apparentemente non degradati, ad assumere questi atteggiamenti? Dove li porterà questa mancanza di rispetto per la comune proprietà, pagata peraltro, anche con i denari dei Genitori?
L’irruenza giovanile? Gli ormoni che si svegliano e li rendono iper-attivi, togliendo loro un minimo di inibizione?
Chi può dirlo? Che cosa diventeranno costoro, se adesso, all’apparente età di quattordici – quindici anni, istruiti si comportano così?
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Autore: Tommaso Gaudio