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Molfetta pronta a costruire due palazzine di edilizia residenziale pubblica
Il Comune di Molfetta pronto a realizzare due palazzine di edilizia residenziale pubblica nei comparti 15 e 16 per un valore complessivo di 2 milioni di euro
27 ottobre 2010
MOLFETTA -
"Molfetta rientra nel novero delle città ad alta tensione abitativa per cui consideriamo prioritaria la realizzazione di 24 nuovi alloggi a favore di categorie sociali svantaggiate.
Gli obiettivi consistono nel completare gli insediamenti nelle zone di espansione e ridurre il disagio abitativo." Spiega così, l'assessore all'Urbanistica Pietro Uva, la decisione di candidare Molfetta al "Piano Nazionale di Edilizia abitativa" per la realizzazione di due fabbricati di edilizia residenziale pubblica (e.r.p.). Il contributo previsto è di 2 milioni di euro necessari alla costruzione di 24 nuove case popolari.
L'amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Azzollini ha già stabilito che le due palazzine di edilizia residenziale pubblica saranno costruite nei comparti di espansione 15 e 16 su una superficie complessiva di oltre 2 mila metri quadri. Il Comune ha, infatti, già provveduto alla individuazione delle aree secondo il Piano Regolatore Attuale mentre un anno è stato affidato l'incarico per la redazione del progetto definitivo dei fabbricati.
Progetto già approvato dallo Iacp di Bari per un valore complessivo di 2 milioni di euro. Esso, infatti, era stato già candidato a un precedente finanziamento nell'ambito del programma straordinario di edilizia residenziale pubblica (e.r.p.) figurando tra gli interventi prioritari pubblicati dalla Regione Puglia (B.U.R.P. 17 gennaio 2008).
"Il progetto delle tre palazzine è immediatamente cantierabile - fa notare l'assessore Uva - ma non è l'unica ragione per cui siamo molto fiduciosi di ottenere il contributo: l'attuale bando relativo al Piano Nazionale di Edilizia Abitativa attribuisce una sorta di priorità a quelle proposte già presentate in occasione di precedenti bandi ma ad oggi non ancora effettivamente finanziate."
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Il Chiarificatore
04 Novembre 2010 alle ore 18:42:00
Prometto che sono "addentro". Si definisce un comune ad "alta tensione abitativa", quel comune i cui abitanti, pur stando dentro casa (abitativi), sono in "alta tensione" per mancanza di tranquillità, per paura di: scippi, furti, aggressioni, macchine incendiate, etc., etc.. Siccome che, tutti questi inconvenienti barbari avvengono a 36o°, ecco la definizione di "alta tensione abitativa". Spero di essere stato chiaro, e aver reso l'idea. Un caro saluto a tutti i "tensione abitativi".
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donald duck
28 Ottobre 2010 alle ore 16:47:00
Vorrei premettere che non sono "addentro" a questa materia. Leggo un commento che parla di Molfetta come di un Comune ad "alta tensione abitativa". Che cosa significa? Se significa, come credo - e ringrazio chi potrà chirirmelo - che c'è carenza di case in relazione alla domanda (da cui prezzi da ...Park Avenue a New York), domando: Ma a sud di Molfetta, negli ultimi diesi anni, è sorta praticamente un'altra Città, con centinaia di nuovi appartamenti. Allora se chi li abita, prima abitava in ...centro (inteso come nucleo urbano), adesso ha lasciato il vecchio appartamento, per cui ci dovrebbe essere disponibilità di case sfitte. Perché parliamo di "tensione abitativa"? Grazie.
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cicciobello
27 Ottobre 2010 alle ore 19:19:00
siamo alle solite !!!!!!!!!! ma possibile che i comparti 15 e 16 vengono ricordati solo in queste occassioni? in quelle zone ci sono già diverse palazzine di edilizia pubblica residenziale e mancano invece i servizi basilari di un popolo civile come pubblica illuminazione,segnaletica stradale ,basta mi sono scocciato di scrivere tanto nessuno risponde e nessuno fa niente !!!!!!!!!!!!!! vi aspetto alle prossime elezioni
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sergio de gennaro
27 Ottobre 2010 alle ore 17:57:00
CARA AMMINISTRAZIONE DOVETE PROVVEDERE ALLA MANUTENZIONE STRAORDINARIA E AL RIFACIMENTO DEL COMPARTO 16 NO A QUESTE SCIOCCHEZZE..
Rispondi
Informato che informa
27 Ottobre 2010 alle ore 16:55:00
Come al solito il comune fa quello che non dovrebbe fare. Chiedo alla redazione di verificare l'esattezza dei due miei quesiti. Primo. Le case IACP sono costruite non in modo accentrato, questo per evitare la ghettizzazione di chi ci abiterà. Ebbene nel comparto 15, in particolare, ci sono altri insediamenti vicini (50 metri in Via A. Fontana). Dove è la dislocazione? Secondo. Nel comparto 15, ho visto uno spazio vuoto e credo che sia quello lo spazio dedicato alla palazzina, ebbene i fondi messi a disposizione saranno in buona parte spesi per le fondamenta, in quanto le palazzine vicine hanno scavato fino a 9 metri circa per trovare la roccia. Se finiranno i fondi, si assisterà ad una nuova incompiuta?
Rispondi
Il Prioritario
27 Ottobre 2010 alle ore 10:57:00
Ben venga tutto questo. A ben vedere, Molfetta rientra nel novero delle città ad alta tensione abitative per cui prioritaria la costruzione di nuovi alloggi. Non dimentichiamo anche l'altra "tensione": quella della sicurezza e del controllo del territorio. Prioritaria anche questa.
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