MOLFETTA - Come previsto, il processo Bufi ter è stato rinviato al 12 gennaio. Il presidente della Corte di Assise di Appello, dott.ssa Giulia Pavese, ha deciso di astenersi, essendosi occupata dell’omicidio, tra il 1997 e il 1999, come giudice delle indagini preliminari.
Cade così la richiesta di ricusazione presentata dai legali dell’imputato Domenico Marino Bindi (oggi 64enne) che aveva una lunga relazione con la vittima (foto) Annamaria Bufi (23 anni) trovata morta sulla statale 16 bis all’uscita della zona industriale di Molfetta.
La scelta della Pavese non è piaciuta all’avv. Bepi Maralfa, legale dei genitori della Bufi, costituitisi parte civile, perché considerava irrilevanti i pochi atti compiuti dalla Pavese in un processo faraonico. Lo stesso difensore si augura che la scelta del nuovo magistrato, che riprenderà il processo in Appello, possa offrire adeguate garanzie nella valutazione del caso, considerato che la Corte di Cassazione ha annullato il precedente processo, che portò all’assoluzione di Bindi, per «erronee valutazioni di diritto che hanno inficiato la complessiva rielaborazione del materiale indiziario singolarmente e complessivamente vagliato sia in primo che in secondo grado».
Con la scelta di astenersi della dott.ssa Pavese viene meno anche la richiesta di sospensione, che avrebbe avanzato la difesa di Bindi e che avrebbe allungato ancora i tempi, col rischio di una prescrizione, facendo finire nel nulla anche questo processo.