Molfetta, parte la sfida del gruppo civico Sailors: “nuove idee per il porto”
Conferenza stampa nella sala aste del mercato ittico l'avventura pubblica del gruppo di professionisti che studia il rilancio della grande opera: “pescherecci, turismo, cantieristica da diporto per dare davvero un senso e un futuro al nostro porto”
MOLFETTA – Si chiama Sailors, il gruppo civico composto da esperti e semplici cittadini, col contributo scientifico dell’Università di Bari, che da circa due anni studia con rigore e puntiglio un'articolata riprogettazione del nuovo porto commerciale tale da renderlo economicamente sostenibile e strategicamente rilevante per l'intera comunità. Il gruppo ha dato ufficialmente il via alla propria avventura pubblica, in una conferenza stampa organizzata nella sala aste del mercato ittico cittadino (banchina San Domenico) al cospetto di una nutrita platea di addetti ai lavori e cittadini. Proiettori, slide, cartelline fitte di documenti, e tanti tantissimi dati: se al centro della sala un modellino di un peschereccio sormonta cumuli di reti da pesca e cassette per il pesce, fantasioso richiamo alle suggestioni del mare, nel corso della conferenza gli uomini di Sailor si affidano all'efficace concretezza di numeri e statistiche (foto Cosmo de Pinto).
Perché come spiega in apertura di presentazione il manager Corrado La Forgia (foto): “Sailors si apre alla comunità e lo fa dopo 2 anni intensi di lavoro. Le nostre idee sono di certo migliorabili ma frutto di analisi e studio, non di pourparlers”. Un'esperienza “straordinaria di società civile e impegno dal basso che vede i cittadini mettere competenze e esperienza al servizio della città avanzando proposte operative che riguardino il nuovo porto commerciale inteso come volano della nostra economia.
Saremo di stimolo per tutte le forze della comunità” spiega Giuseppe Gesmundo dell’Associazione armatori da pesca perché il progetto ha “l'obbiettivo di valorizzare l'attività dei pescherecci”.
A presentare questo studio è stato Lino Renna, imprenditore attivo nel settore delle biotecnologie e una delle anime costituenti di Sailors. L'obbiettivo è soprattutto quello di ergere il sistema mare al centro delle attività dell'attuale amministrazione comunale cercando allo stesso tempo di fornire contributi concreti avanzando precise proposte operative. Renna ha sottolineato come “tutte le proposte nascano dalla necessità di definire una nuova vision e mission del porto nel contesto della più ampia ridefinizione di tutto il waterfront della città e che lo porti a essere vicino alle reali esigenze della comunità, a essere concretamente realizzabili in tempi rapidi e che comporti investimenti contenuti”. Il nuovo porto dovrà muoversi nel vasto scacchiere della Blue Economy.
Sono quattro le ipotesi possibili per le attività commerciali del porto di Molfetta del domani. In primis sarebbe necessario potenziare il trasporto rinfuse (merce o carico non imballato) rendendolo compatibile con le altre attività presenti nel porto ad oggi. Anche il traffico ro-ro potrebbe risultare strategico e dovrebbe partire non appena la banchina diventi operativa. Quarta proposta è rappresentata dal traffico passeggeri che si dovrebbe sviluppare con navi di adeguato pescaggio.
Fin qui le proposte per il domani ma, chiosa Renna, non mancano le possibilità di intervento immediato a cominciare dalla realizzazione del porto turistico nei pressi della banchina S. Corrado (cioè nel vecchio porto, l'opposto di quello previsto nel piano stanziato dall'amministrazione Azzollini che invece lo relegava nei pressi del quartiere Madonna dei Martiri al fine di una improbabile funzione qualificatrice dell'area). Un'operazione suggestiva che potrebbe attirare col suo scenario confortevole cospicue risorse.
Il porto pescherecci potrebbe invece essere spostato presso la banchina S. Domenico in prossimità del mercato ittico, in una zona strategica per il trasporto della merce e in un'area facilmente attrezzabile con moderni pontili. Le proposte operative di Sailors sono già state esposte all'amministrazione comunale tramite un colloquio avuto con il sindaco Paola Natalicchio l'8 dicembre del 2015. Il gruppo auspica azioni rapide e concise e una maggiore sensibilità da parte della comunità per tutto ciò che riguarda il mare.
E’ seguito un ampio dibattito stimolato dalle domande del direttore di “Quindici” Felice de Sanctis che ha animato la conferenza stampa, chiedendo chiarimenti, tempi, costi e fattibilità del progetto. Alle domande hanno risposto oltre ai relatori anche Mimmo Facchini degli armatori da pesca, Loredana Lezoche dell’Associazione industriali, Francesco Samarelli ingegnere navale, Leo Murolo progettista navale marittimo, Stefano Salvemini per i diportisti.
Presenti all'incontro il consigliere regionale Guglielmo MInervini, l'assessore comunale Betta Mongelli.
QUESTO ARTICOLO E’ UNA SINTESI DELLA CONFERENZA STAMPA. SUL PROSSIMO NUMERO DELLA RIVISTA “QUINDICI” (CHE A MARZO HA GIA’ ANTICIPATO IL PROGETTO), IN EDICOLA IL 15 APRILE, PUBBLICHEREMO UN AMPIO APPROFONDIMENTO CON FOTO E GRAFICI DI QUESTA INZIATIVA.
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Autore: Onofrio Bellifemine