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Molfetta, palazzetto semi-deserto HOCKEY
15 ottobre 2002

“Perché non fa entrare quei ragazzi lì fuori? Non vede che il palazzetto è semi-vuoto?” - chiede chi scrive al baffuto signore addetto all'ingresso dei paganti. “Ragionando come ragiona lei - mi risponde - avremmo il palazzetto pieno e le tasche vuote”. Controdeduzione: “Ma così facendo resteranno vuoti sia gli spalti che il portafoglio”. Forse convinto dagli argomenti, quello ascolta la nostra richiesta. Abbiamo dato precedenza a questo tema perché il team dell'Hockey Club Molfetta, seriamente intenzionato a lottare per il salto in serie A1, ha mostrato negli ultimi anni di avere un duplice problema: quello dei buchi in tribuna e quello, non secondario, di difettare di un corpo di ultras, cioè di accaniti fan, possibilmente muniti di tamburo, disposti all'afonia pur di incitare da principio a fine la amata compagine in ogni sfida casalinga. Perché, vien da chiedersi, la squadra di pallavolo, pur militando in una serie inferiore (B1), conta su un cospicuo numero di fedeli sostenitori mentre l'H.C. Molfetta ne è privo? Dipenderà dalla incapacità della società di instaurare un rapporto con i capi del tifo organizzato? O dalla collocazione oraria infelice (le sei di sera, anziché le nove come in ogni altro campo di A1 e A2)? Non è un problema di spettacolarità senz'altro, regalando una gara di hockey continui capovolgimenti di fronte e di conseguenza ripetute emozioni, oltre che reti in abbondanza. Ma perché allora, al di là della presenza degli ultras, per metà il “Don Sturzo” è deserto? Sarà che tre euro per un match di serie A2 son troppi? Spesso il presidente Fiorentini, trovandosi sulla soglia d'ingresso, ha sorvolato sull'età degli spettatori concedendo loro di acquistare un biglietto “ridotto” anziché “intero”, eppure ciò non è bastato. Un'idea? Ingresso gratis per donne e bambini: qualcuno dovrà pur accompagnarli. Un'altra idea? Ingresso gratis per tutti ogni tre partite: chissà che qualcun altro non si affezioni a questo splendido gioco. Data voce alle preoccupazioni è il momento di occuparci dei giocatori e dei risultati (settimanalmente riportati da quest'anno sul nostro giornale quotidiano in internet “Quindici on line” all'indirizzo www.quindici-molfetta.it) di questo avvio di stagione. Come era desumibile dalla composizione del girone di Coppa Italia il Molfetta non è andato avanti nella competizione pre-campionato: doppia sconfitta con R. Salerno e Follonica (entrambi team di serie A1) e vittoria contro i pari grado del P. Salerno. In campionato, invece, debutto convincente contro un “La Mela” modesto: 4 a 1 il risultato finale, grazie alle marcature di Lezoche, Piscitelli e Turturro (2 gol per lui). Buona ci è sembrata la rosa, recuperato ci è apparso il portiere Mastropasqua (il quale dovrà difendersi, da oggi, dall'assalto del redivivo Lucio De Palma, tornato in squadra dopo tre anni “sabbatici”), aggressivo si è rivelato l'atteggiamento della squadra: quest'ultimo accorgimento tattico è la grossa novità proposta dal Mister Michele Poli, intenzionato ad attaccare dal primo minuto gli avversari con un pressing asfissiante. E i tanti uomini a sua disposizione paiono condividere il progetto, nonostante la battuta d'arresto (sconfitta per 5 a 2) con la Rotellistica Novara nel secondo incontro. Prossimi impegni casalinghi: 26/10 Molfetta-Sandrigo; 9/11 Molfetta-Lodi; 16/11 Molfetta-Viareggio. Eugenio Tatulli
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