MOLFETTA - Non brilla più la stessa del sindaco-senatore Antonio Azzollini (foto):dopo una serie di infortuni sulla Finanziaria, di cui, come presidente della Commissione Bilancio del Senato, è relatore.
Dopo lo scivolone sull’emendamento che portava ad oltre 40 anni i contributi per andare in pensione (proposta che è stato costretto a ritirare immediatamente), ora il nostro senatore del Pdl si è cimentato in un altro triplo salto mortale: l’abolizione delle tredicesime per magistrati, professori e poliziotti.
E l’insurrezione è stata totale all’interno della sua maggioranza, tanto che è stato costretto ad intervenire lo stesso premier Silvio Berlusconi, per smentire il suo SSP (senatore-sindaco-presidente) e metterlo all’angolo, costringendolo a coprirsi il capo di cenere e a dichiararsi pronto ad obbedire al capo ritirando l’emendamento.
Cosa è accaduto? Il sen. Azzollini di colpo si è messo a giocare in proprio? Sta preparando un’altra corrente all’interno del Pdl, come molti altri suoi compagni di partito, in vista della caduta di Berlusconi (può essere)? Sta cercando di posizionarsi per il futuro, ingraziandosi il vertice del Pdl, con queste proposte assurde, ma che servono a sondare l’opinione pubblica?
Quest’ultima è l’ipotesi più probabile. Il Pdl ha affidato ad Azzollini il “gioco sporco” per poi smentirlo e andare avanti.
Tutta colpa di una manovra finanziaria dura, che il ministro dell’economia Giulio Tremonti è costretto a fare su pressione dell’Unione europea, per non finire come la Grecia, tenuto conto che siamo messi molto peggio degli ellenici e di altri Paesi a rischio, soprattutto per l’enorme debito pubblico. Ma il governo di centrodestra presieduto da Berlusconi è nel caos più totale, non riesce ad elaborare una manovra economica decente, pensa a nuovi condoni, perché non vuole colpire la vera casta protetta dal premier e dai suoi ministri: gli evasori fiscali.
Basterebbe recuperare l’evasione fiscale per rendere inutile questa manovra economica. Tra l’altro, sicuramente non basterà questa Finanziaria per sanare la nostra situazione e si dovrà ricorrere, forse anche a breve (a Roma si parla addirittura di agosto, quando tutti sono in vacanza e non creano problemi) a una nuova manovra che, negli stessi ambienti romani del Pdl viene data per certa con cifre miliardarie.
E così, ancora una volta Berlusconi & Co. prendono in giro gli italiani, grazie al possesso delle televisioni e di alcuni giornali (gli altri stanno per ridurli al silenzio con la legge bavaglio, di stampo fascista) inventandosi il trucco dei “refusi”, utilizzando, proprio un termine giornalistico per indicare un errore di stampa. E gli elettori del Pdl, ormai ridotti al ruolo di servi sciocchi o imbecilli consenzienti, abboccano all’amo e la storia va avanti, fino a quando arriveremo al crollo economico dell’Italia. E forse, solo allora, gli allocchi apriranno gli occhi e cambieranno opinione, ma sarà troppo tardi e occorreranno veramente lacrime e sangue per salvare il nostro Paese, ormai sul piano inclinato della decadenza, di cui tutti parlano in Europa, mentre noi preferiamo non vedere questa amara realtà e ci facciamo prendere in giro da Berlusconi e Azzollini.
Forse allora, come è sempre accaduto nella nostra storia quando siamo precipitati nel baratro, avremo la forza di ricostruire questo nostro malandato Paese, sperando di garantire ai nostri figli un futuro che oggi non hanno.
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