MOLFETTA - Nonostante le cure, non ce l’ha fatta il delfino giunto qualche giorno fa al Centro di Recupero Tartarughe Marine del Wwf Molfetta. L’esemplare, una femmina adulta di stenella della lunghezza di 230 cm e di oltre 100 kg di peso, si era spiaggiato sulle costa tra Mola di Bari e Cozze ed era stato segnalato alla competente Capitaneria di Porto da alcuni cittadini e lo avevano visto in grande difficoltà. Si è immediatamente messa in moto la macchina organizzativa per provvedere al suo recupero.
Allertati tempestivamente, sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Bari, con il nucleo sommozzatori VV.FF., i medici veterinari della Asl, rappresentanti dell’Istituto di Biologia marina della Provincia di Bari ed i volontari del Wwf.
In tarda serata il delfino è stato recuperato e, con un mezzo di Vigili del Fuoco, è stato trasportato presso il Centro di Recupero molfettese dove, nel frattempo, era stata predisposta una vasca adeguata per ospitare l’esemplare di stenella, che si presentava in sofferenza respiratoria.
I volontari lo hanno assistito per tutta la notte ma, nonostante i tentativi di rianimarlo, è morto dopo poche ore.
Il delfino è stato sottoposto ad autopsia poco dopo il decesso, al fine di garantire la conservazione di tutti gli organi per accertare le cause della morte. Gli esami autoptici, effettuati dal Prof. Nicola Zizzo della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Bari, hanno rivelato che la morte è da imputare ad una grave infezione da parassiti.
«Non sono molti i casi, a livello nazionale, in cui si registra il recupero di un delfino vivo… Purtroppo non siamo riusciti a salvarlo - è viva ed evidente la delusione di Pasquale Salvemini responsabile del Centro di Recupero Wwf (foto), il quale, con altri volontari, ha assistito all’autopsia - Si poteva fare ben poco, però, stando alla gravità della parassitosi osservata nel corso dell’autopsia».
Stessa delusione è stata registrata dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco, dagli uomini della Capitaneria di Porto di Mola di Bari e dai medici della Asl, con i quali si è lavorato creando una sinergia unica e lodevole.
Il Centro di Recupero Tartarughe Marine del Wwf Molfetta rimane in prima linea: il costante impegno di tutti i volontari sta facendo crescere, in pochi anni, l’attività e la loro professionalità, in maniera esponenziale, su tutto il territorio regionale.