MOLFETTA - I ladri si sono introdotti nel luogo sacro di notte, probabilmente più volte a distanza di giorni e hanno portato via, con la complicità del buio e dell’assenza di vigilanza, centinaia di portafiori in rame. Hanno svaligiato intere zone del cimitero, pensando bene di “tralasciare” le zone sottoposte a videosorveglianza, cioè la zona dell’ingresso monumentale e la zona vicina all’ingresso secondario del cimitero, per non rischiare di essere immortalati dalle telecamere.
Centinaia di chili di rame, che al mercato nero potrebbero fruttare ai malviventi alcune migliaia di euro.
Sono stati infatti trovati dai responsabili cimiteriali, nei giorni seguenti ai furti, alcuni sacchi di iuta, contenenti diversi portafiori, probabilmente dimenticati dai ladri durante la fuga.
Continuano, dunque, incessantemente i furti all’interno del cimitero comunale. Dopo l’eclatante furto dell’antica statua dell’addolorata, rubata circa un anno fa all’interno del cimitero, si è passati al furto del rame dalle tombe.
Le ipotesi sui committenti del maxi furto di rame si concentrerebbero sui compratori in nero di rame, ma tutte le altre ipotesi sono comunque al vaglio dei responsabili cimiteriali e delle autorità competenti.
Intanto il cimitero continua a rimanere nel suo degrado e sporcizia, con particolare riferimento alla zona monumentale non ancora ripristinata dopo il crollo dell’antica fossa comune avvenuto lo scorso anno. Continua anche il “parcheggio” dei defunti, in attesa che inizino i lavori per la costruzione dei 420 cassettoni annunciati dall’amministrazione.
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