MOLFETTA – Sulla devastazione della sede di Sel nella notte di Capodanno, notizia data in esclusiva da “Quindici on line” interviene ora anche il presidio di Libera di Molfetta con un comunicato:
«L’arrivo del nuovo anno ha registrato, ancora una volta, una sconfitta della democrazia e del vivere civile nella nostra Molfetta – dice il comunicato -. La sede di un partito devastata nella notte in cui tutti si augurano l’inizio di una vita migliore. Anche in altre occasioni si credeva di aver toccato il fondo ma, evidentemente, non ci sono limiti per chi questi limiti non è abituato a darseli. Sembra che l’unico linguaggio dominante nella nostra città sia quello della violenza, del sopruso, dell’arroganza, del disprezzo delle altrui idee. Ciò che ci rattrista è che tutto quello che accade sotto i nostri occhi sia quasi ineluttabile. Siamo ben lontani dalle radici nobili della nostra cultura.
È arrivato però il momento di fare i conti con ciò che si è costruito, accettare che non si possono fare passi indietro nel combattere comportamenti che ledono la dignità e il bene comune.
Oggi più che mai questa città ha bisogno di trovare un nuovo confronto con le istituzioni, riscoprendo anche i comitati di quartiere che si facciano promotori di azioni concrete di cambiamento e recupero, laddove sia possibile, delle situazioni difficili.
Per fare questo serve una politica futura, coraggiosa che dia un taglio netto alle scelte di questi anni , ribadendo il proprio ruolo di garante del cittadino e che si assuma una responsabilità morale e civile verso questa comunità non solo delineando nei propri programmi un’efficace azione di contrasto alle illegalità cittadine, ma anche la prevenzione delle stesse riappropriandosi di quegli spazi cittadini e periferici che diventano terra di nessuno, luogo del silenzio e della violenza.
Il Presidio Libera di Molfetta esprime solidarietà a tutti coloro che si riconoscono negli ideali di Sinistra Ecologia e Libertà, condividendo il loro impegno per far sì che la città recuperi quella civiltà persa ormai da troppo tempo».