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Molfetta, l'avvocato del giudice Maralfa conferma la querela a Pino Amato
20 giugno 2010

MOLFETTA - Dopo le voci sulla presunta querela che il giudice Giuseppe Maralfa (foto) avrebbe sporto nei confronti dell’ex assessore di Forza Italia e attuale consigliere comunale di Molfetta Pino Amato dell’Udc per le dichiarazioni (http://www.quindici-molfetta.it/molfetta-l-ex-assessore-pino-amato-dopo-la-condanna-macchinazione-contro-di-me-non-mi-dimetto_19402.aspx) rese da quest’ultimo nella conferenza stampa successiva alla sentenza di condanna a 3 anni di reclusione (condonati per l’indulto), per voto di scambio nel processo di primo grado, in cui lo stesso Maralfa ha svolto le funzioni di Pm, arriva la conferma ufficiale da parte dell’avv. Pasquale Corleo del Foro di Lecce.

«Per opportuna notizia - scrive in una nota inviata a “Quindici”, l'avv. Corleto - comunico in qualità di difensore di fiducia del dott. Giuseppe Maralfa, magistrato di appello con funzioni di sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani, che il predetto magistrato, quale persona offesa, in data odierna ha proposto querela per il reato di diffamazione aggravata nei confronti del sig. Giuseppe Amato, consigliere comunale di Molfetta, oltre che nei confronti di eventuali concorrenti, con riferimento alle dichiarazioni scritte e orali dal medesimo rese a giornalisti e cittadini nella conferenza stampa tenutasi il 31 maggio 2010 in Molfetta.
Le dichiarazioni in questione appaiono, infatti, gravemente lesive delle qualità morali e della competenza professionale del dott. Maralfa, il quale ha anche chiesto al procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecce di accertare la falsità dei fatti attribuitigli dal Sig. Amato nelle dette dichiarazioni».

 
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Universo Parallelo? Bienvenudo! A nave Universo Paralello já começa a se preparar para mais uma nova aventura no psicodélico e deslumbrante trópico baiano, decolando de todos os lugares do mundo para o desembarque em suas florestas e praias paradisíacas.Como nas edições anteriores, a tribo paralella de viajantes da paz terá o próximo UP 11, mais novidades, mais atrações e, principalmente, mais cuidados especiais com os imprevistos que tomaram de surpresa a última edição, #10ª. Não seremos mais tão complacentes e confiantes com os desígnios da sorte, do tempo e até da ação de alguns vândalos*. Apesar da pior estiagem verificada no litoral nordeste nos últimos 30 anos, conseguimos superar os imprevistos de última hora e conduzir com profissionalismo e segurança o evento até o último dia. No balanço entre altos e baixos seguiremos como sempre foi, com olhar otimista e fé de que uma vida paralella à batida frenética do mundo moderno realmente possa existir: sem guerras, sem pressa e com mais belezas. Nos valemos também dos números de serviços prestados: mais de 500 shows e apresentações, 1.200 artistas, alimentação e bar funcionado ininterruptamente, novamente posto médico altamente equipado e segurança ainda mais eficaz, ambos sem nenhuma ocorrência grave, durante os 8 dias de festival. O festival tomou dimensões que nos fizeram refletir e entender que é preciso mais do que um ano para a elaboração desse grande encontro, por isso a partir de agora o UP é bienal. Sendo assim nos vemos em um novo paraíso na virada de 2011 para 2012: o reveillon da nova era. O próximo Universo Paralello, com novas e emocionantes surpresas, já entra em seu novo calendário trazendo a manifestação de apoio, celebração e presença de varias pessoas espalhadas ao redor do mundo. Estamos prontos para realizá-la, com mais ênfase nos acertos, com muitas novidades e cuidados redobrados com os imprevistos. Prepare-se para. Se non se para, non se prepare.



Chi sarebbe il pastore? Falko ingrato, ma io, Serafino! Hai dimenticato? Uomo di poca fede!!!!!! Perché continuano a costruire le case e non lasciano l'erba, non lasciano l'erba, non lasciano l'erba, non lasciano l'erba. Eh no! se andiamo avanti così, chissà come si farà! chissà! E così la seconda storia che vi voglio raccontare, è quella del pastore Serafino! al mondo antico, chiuso nel suo cuore, la gente del duemila ormai non crede più! Con le pecore e un cane fedele, tre amici sempre pronti, nei pascoli sui monti, a una spanna dal "regno dei cieli" viveva felice così! coro: oh Serafino... difendi, difendi la tua libertà! la libertà! voce: quel giovane pastore piaceva alle ragazze perché negli occhi aveva avventura! E quando prese in pugno la fortuna e un gruzzolo di soldi per caso ereditò. coro: si fece una grande festa da fare girar la testa! scoppiarono i mortaretti, si fecero dei banchetti! Per tutti ci fu un sorriso, che giorni di paradiso per il pastore ricco Serafino! voce: regalò qualche cosa agli amici, che gioia nel paese per quelle pazza spese. Uno scialle, una radio, un coltello e una macchina rossa per se! coro: oh Serafino... le donne, le donne ti dicono di sì. Beato te! "tiero, tiero, tiero, tiero, tierà, tierà, tierà". Lui spinge la macchina che in un burrone va e scoppierà! voce: dopo i giorni dell'allegria amaro resta il vino... si trova in tribunale Serafino! I suoi nemici per prendere i suoi soldi lo fan passar per matto e lui che cosa fa! Si riprende le pecore e il cane, gli amici sempre pronti e torna là sui monti, nella casa più grande del mondo che soffitto e pareti non ha! coro: oh Serafino... difendi, difendi la tua libertà! la libertà! voce: ti voglio bene pastore Serafino! Un uomo con il cuore da bambino! coro: e libero come aria purissima del mattino per vivere là sui monti....



".......Si racconta che un giorno la Rècamier, che aveva un suo salotto ben frequentato, gli preannunciò una domanda alla quale chiedeva che gli rispondesse con un sì o con un no. - Va bene,- disse lui- sentiamo la domanda. - Innalzereste un tempio ad uno degli dei olimpici, quello secondo voi più capace di resuscitare venerazione, culto e sacrifici in suo onore? - Chateaubriand non era uomo da rispondere con un monosillabo ad una domanda che nella sua apparente semplicità sollevava problemi molto complicati. Cominciò delimitando la cerchia degli dei che più sentiva vivere nel suo cuore: Eros, Apollo, Hermes, Dionisio, Atena Maia.-Allora sei templi? domandò la Rècamier. - No mia cara, sessun tempio. La religione olimpica è morta comne tante altre che l'hanno preceduta e non c'è forza al mondo che possa restaurarla. Anche gli uomini muoiono insieme ai regni e alle civiltà che li hanno adorati. Ma forse un tempio segreto potrei aprirlo per uno di loro.- La Rècamier:- Credo di indovinarvi. Lo aprireste per Eros.- Vi sbagliate....Eros ha un tale potere nelle nostre fibre che sarebbe un sacrilegio venerarlo. Non ha mai avuto un tempio a lui consacrato.- Allora a chi? - Atena. E' la dea dell'Intelligenza e non appartiene ad un popolo e ad una civiltà ma a tutte. L'Intelligenza che viaggia nel mondo sempre in lotta con la stupidità. Un viaggio difficile, contrastato, un viaggio per spiriti liberi, fedeli ai loro ideali a costo della vita stessa"- (Tratto da Per l'Alto Mare Aperto di E. Scalfari)

GUY FAWKES tu parli dal Tuo Mondo ideale, splendido, condivisibile... Io parlo dal Mio Mondo Reale... non ti voglio aggiungere altro... se non una cosa: L'ISTITUZIONE va difesa, sempre!!! Ma vigilando, sempre sugli uomini, tutti e stanne certo, questo nostro confronto, serrato, piacevole, devo esserti sincero, è servito e tu non sai quanto. Io mi ritengo pienamente soddisfatto per aver finalmente inserito il tema nell'agenda (e averlo sottratto al chiacchiericcio "dietro le quinte" di quelli che... e sono i più pericolosi... mi hai capito nooo...?! non mi fare scrivere di più...) e per aver trovato un contraddittore di alto profilo. Ho un "difetto": faccio amicizia, con chi non la pensa come me, con chi mi stimola alla battaglia dialettica. Ti invito ad iscriverti nel gruppo di facebook che ho fondato e che conta ad oggi 2070 iscritti "SOSTENIAMO LA MAGISTRATURA RESPONSABILE, LIBERA E INDIPENDENTE" Tra gli iscritti vi sono magistrati, poliziotti, professori... sono rappresentate tutte le correnti di pensiero... Il gruppo è aperto e vivo, proprio perché non la pensiamo tutti allo stesso modo, e ci mancherebbe altro. Carissimo, però, non avertene a male, io il DUBBIO, me lo tengo ben stretto. Non ti posso fare esempi concreti, non è questa la sede, comunque tra le pieghe del codice, "l'abito si può tagliare su misura", eccome se non si può tagliare... specie se sei dello stesso contesto territoriale... anche questa è bravura che credi... Io concludo qua, per quanto mi riguarda... le notizie scalano e ci sono altri temi di cui occuparsi, ma ci ritorneremo... A presto.

Traspare da queste opinioni la sfiducia nelle istituzioni, nella legge, nei suoi rappresentanti e tutori. Lo specchio dell'intero Paese. La libertà fiorisce in un clima di fiducia: fiducia in se stessi e nelle opportunità offerte dal proprio ambiente, ma anche nella capacità del gruppo sociale in cui si vive di garantire certe regole fondamentali, lo stato di diritto. Quando la fiducia comincia a incrinarsi, ben presto anche la libertà arretra su una posizione meno articolata, quella caratterizzata dalla guerra di tutti contro tutti. Chi è che prospera in uno stato di anarchia? I signori della guerra, gli impostori, gli speculatori, i giullari (se hanno la fortuna di trovare un protettore), non certo i cittadini; i cittadini, anzi, non esistono più. Tutti coloro che non propsperano diventano vittime della nuova situazione. Gli individui non amano una prospettiva simile, specialmente se un tempo sono stati cittadini; se la libertà e la giustizia sfociano nell'anomia, incominciano a dubitare della saggezza dei padri delle loro costituzioni e vanno alla ricerca di una via d'uscita, di un'autorità. Con governi forti. L'autoritarismo non è il totalitarismo: i governi autoritari non sopportano un'opposizione attiva, ma finchè una persona non attacca i poteri costituiti, la lasciano in pace. I cittadini rispettosi della legge (?) che pensano ai propri affari e per il resto conducono una vita privata inoffensiva non hanno nulla da temere dai loro leader. Ma coloro che criticano l'insindacabilità del potere del governo, coloro che fanno tesoro della libertà di parola per denunciare il nepotismo, coloro che in occasione delle elezioni osano proporre candidati alternativi, vanno incontro a un mare di guai. I margini della libertà civica sono estremamente ridotti. Questo accade oggi non solo in Italia, ma in tutto l'Occidente Europeo? La sfiducia nella politica e nella giustizia, porta allo "sconquasso" della civiltà.

Solo fino a qualche mese fa, sarebbe stato un tabù, solo accennare il tema... che non consente ai Giudici Onorari, ai Finanzieri... per es., di operare nelle loro città (semplifico)... Non è concepibile avere un Giudicante che vive, opera, mangia... a Molfetta, e sentenzia pure... a Molfetta, e sui Molfettesi e... sui Politici Molfettesi. Attenti!!! Non sto parlando del P.M., sto parlando del/i Giudicante/i!!! La giustizia non solo deve essere, ma deve apparire al di sopra delle parti!!! ... e questa cosa, vi piaccia o no, in questa città, "L'APPARENZA"... manca da parecchi anni! (tralascio i commenti salaci dietro le quinte... non miei...). Ho parlato dei Giudicanti, adesso chiaro? Sono bravi!!! Non lo metto in dubbio, se lo sono per davvero, però, non devono avere la pretesa di fare carriera tutti, nella loro città, indagando e sentenziando sui loro concittadini (cosa sgradevolissima, oltre che a breve/medio termine sconveniente perché prima o poi, incappi nel pelo dell'uovo avverso del conterraneo!). Non mi risulta, che dopo le udienze, si rinchiudano in celle conventuali di stretta clausura senza vedere e frequentare nessuno! Niente affatto!!! Poi se vogliamo continuare a fare gli ipocriti, ok! Io preferisco affrontare di petto i problemi, senza girarci intorno con tanti se e ma. Il problema è questo! Il problema vero E' IL DUBBIO!!! ... che viene superato all'origine per molte categorie. Non la ricorribilità della sentenza... e il dubbio, consentitemi, deve essere eleiminato all'origine, trattasi anche del processo che vede imputato il pirata barbanera! Il garantismo, non ammette d'essere interpretato. Siamo liberi di poter dibattere di questi temi? ... senza dover temere "rappresaglie"? (che so una bella "intercettazione a strascico", per 12 mesi!!!) A Voi (è proprio il caso di dirlo...), "l'arduissima sentenza"!


E' mio dovere rispondere a "Mr.Marko Ramius. Lei mi chiede a "quale popolo servile" mi riferisco, se agli elettori di certi rappresentanti politici o agli "adulatori di professione "soft & glamour". Prima vorrei precisare e sottolineare che "non dall'alto della mia Benemerenza", bensì dal "basso" della mia personale opinione dettata da altrettanta personale esperienza e conoscenza. Mi riferisco e ritengo entrambi "popolo servile"; entrambi pericolosi con effetti e moti diversi. Dico entrambi, perchè sempre entrambi calpestano quella che una volta - intendo molti anni fa e senza generalizzazione,- era la colonna portante dei valori umani e personali: la dignità. Erano tempi duri se non per tutti, per molti. Pur non avendo una "cultura elevata e, trovandoci nell'incresciosa situazione di combattere la quotidianetà del vivere e anche del sopravvivere", non abbiamo mai venduto la "dignità" della nostra persona per il così detto "mangiare o tozzo di pane": ci si vergognava, si arrossiva. Ecco: la vergogna. Un'altra dei valori sepolti insieme con la dignità. L'hanno ben capito sia quei "certi politici", sia quelli di professione "soft & glamour"! Infatti alle loro malefatte sociali, politiche, civili e "appropriazione indebite" contro il bene comune - saltando le regole legali -, chiamano a raccolta quel loro personale "popolo servile" (lo definiscono sovrano) destra o sinistra che sia (ora anche cattolico), cercando e molte vole riuscendoci, a sovvertire per acclamazione, ciò che "la legge in nome del popolo(?) ha stabilito, dando la possibilità di difesa nei termini e nelle sedi stabilite dalla legge. Chi non sta con la LEGGE, è un FUORILEGGE. La Legge può essere discussa e corretta, ma va rispettata da tutti i cittadini di ogni astrazione e appartenenza sociale ed economica.-
2 - Tutto qua! Volete un esempio pratico e terra terra? Che so... abbiano mai raccomandato un figlio presso uno studio auterevole e rinomato. Si può dire? (non lo so, so solo che gli esempi sono innumerevoli). Dubbio che sarebbe totalmente annullato se, vi fosse, da parte del C.S.M., l'applicazione di una ferrea regola, simile a quella dei finanzieri. Qual'é? Semplicissimo, il finanziere non può lavorare nella sua città natale e di residenza. Per caso volete adombrare dubbi sui finazieri? Certo che no, ottimi servitori dello Stato nella gran parte (la perfezione non esiste in nessuna categoria... sia chiaro!!!) però, si vuole evitare all'origine, alcuna possibile, ipotetica interferenza per ragioni amicali, familiari, o quant'altro. Attenzione, ho detto ipotetica! Purtroppo, il C.S.M., è condizionato da logiche politiche (e territoriali), e lungi dall'essere organo di autogoverno, è organo di lottizzazione tra le varie correnti della Magistratura, che spesso si trova in condizioni di stallo, per cui, nel mentre molte procure sono letteralmente scoperte di giudici in gamba, tante altre, vedonsi full organico di residenti del posto. E' quasi naturale, anzi direi fisiologico, una minore serenità, da parte di alcuni concittadini, in specie quelli impegnati nella cosa pubblica, o magari quelli come me, che non amano lacci, lacciuoli e compromessi vari di casta, che si sentirebbero più tranquilli ad essere giudicati che so, da un palermitano, un milanese, un genvese... piuttosto che da un concittadino temendo di essergli, che so... antipatico. Timore sicuramente infondato, ipotetico... come quello dei finazieri... Possiamo discutere di questo tema, oppure dobbiamo asseverarci tutti al Vs. Dogma? Al vs. pensiero unico?

Sono in linea di massima d'accordo, "Mr. Sottosopra" e allora, che libertà di critica sia e a 360° delle sentenze, dei rinvii a giudizio, delle querele reclamizzate... Ma mi tolga una curiosità, a quale "popolo servile", Lei si riferisce, dall'alto della Sua Benemerenza, a quello degli elettori di certi rappresentanti politici, o agli "adulatori di professione soft & glamour"? Io presumo, che Lei si riferisca alla prima categoria (ennesima locuzione inquisitoria nei confronti di un gruppo di persone, del loro rappresentante e di un intero ceto sociale!); un intero gruppo di persone che ha "l'attenuante" (se mi è consentito e, sempre che Lei non voglia fare processi sommari inappellabili, senza alcun minimo contraddittorio...), in massima parte, di non avere una cultura elevata e di trovarsi nell'incresciosa situazione di combattere nella quotidianità per la propria sopravvivenza. Quelli che fanno parte della seconda categoria, però, sono i più pericolosi, mestano nel torbido, pur avendo capacità, professionalità, alto grado di intendere e volere (innegabili), per proporsi ed esprimere anche liberamente le proprie opinioni ed affrancarsi dai "circoli di qualità"... si votano invece all'adulazione del magnificato anfitrione di turno, scelgono "la via comoda", per tutta una serie di ragioni... L'aspetto edificante del dibattito a cui da mesi si sta assistendo su questo forum, non risiede nel fatto che si sia potuto dibattere tra innocentisti e colpevolisti, o tra opposte "tifoserie" (come Lei le chiama), ma anzi, risiede nel fatto che FINALMENTE!... E' STATO SQUARCIATO UN VELO, INVISIBILE, OMERTOSO "ALTO BORGHESE" IN QUESTA CITTA'!!! E non sulla KASTA politica (già fin troppo vituperata) ma su quell'atra... "LA KASTA PROCESSIONARIA AUTOCTONA STANZIALE", sempre influente, sia che governi la destra che la sinistra, troppo inflente, oltre i propri istituzionali ambiti!


Gentilissimi, se non si possono commentare le sentenze, perché vi attardate a commentare le querele? Lasciate che la Procura di Lecce, faccia il Suo lavoro (i commenti arriveranno dopo se e quando fra circa una decina d'anni). La querela è atto ad impulso di parte, le procedure sono sempre le stesse, e non conta se a farla sia un Giudice o un comune mortale che non risiede nell'Olimpo dei Giusti a Prescindere. Oppure per Voi, una querela di un Magistrato è già un anticipo di sentenza? Ammazate, che evidente doppia morale avete! E venite fuori così allo scoperto? Avete letto Cesare Beccaria o l'Epopea di Ivan il Terribile? O la Vs. formazione giuridica è quella dei Tribunali Speciali del Littorio? Cavolo, allora siamo in pieno regime inquisitorio! E non Vi siete resi conto che proprio questo Vs. atteggiamento (double-face), da conferma implicita di un certo clima sotteso che da più parti viene denunciato (giustamente come dite Voi) in maniera impropria? Non entro nel merito, e non posso entrarVi, e neanche giudicare o commentare una semplice querela come ve ne son tante (se ci mettessimo a commentarle tutte!) a maggior ragione, se come Voi dite, non si possono commentare le Sentenze. Oppure le sentenze non si possono commentare e le querele sarabandate (impropriamente) si? Vi invito tutti ad una interessantissima lettura, "in tema"... INQUISIZIONE E TEOCRAZIA - di Gabriele Segalla dal Libro "La strategia del Sospetto". Ho la sensazione di stare a disquisire di politica e di prossime candidature a Sindaco, chissà perché...


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