MOLFETTA - Le cassette della posta dei cittadini di Molfetta stanno per essere invase da un nuovo volantino pubblicitario. La campagna promozionale è attiva da qualche settimana e ha promesso l’apertura a Molfetta "del più grande centro commerciale in Italia". Quella che per gli autori è una trovata pubblicitaria non è altro che un fake, come si direbbe in rete, o semplicemente un raggiro. O in gergo giornalistico "Una bufala".
L’effetto annuncio, complice l’agenzia editrice anche della testata giornalistica on line che ha ideato e promuove la campagna, è durato poco e ha finora prodotto una grande delusione nei cittadini che hanno scoperto che riceveranno semplicemente il catalogo della salumeria sotto casa alternata a una cravatta e un bagnoschiuma. Basta leggere i commenti sulla pagina facebook del Centro commerciale.
https://www.facebook.com/pages/Centro-Commerciale-3C/193160774052552 per rendersene conto.
Peccato che se i cittadini se ne sono già accorti, i commercianti della città tardino ad arrivarci (sono indietro di qualche decennio).
Se questa è la ricetta innovativa per risollevare il commercio nel centro città a Molfetta e fare concorrenza ai veri centri commerciali della zona industriale, allora stiamo davvero messi male. Negli Stati Uniti la vendita per catalogo è nata ai primi del Novecento e la stessa modalità di vendita è stata importata in Italia da Postalmarket negli anni Sessanta. Esperienza rivelatasi fallimentare nel 2007.
Dopo il finto business dei cartelloni pubblicitari che continuano a deturpare la città e a sottoporre i cittadini a un effetto overdose (non li guarda più nessuno al di fuori degli autori del messaggio pubblicitario: un inutile spreco di soldi per clienti allocchi), con il volantino selvaggio ormai siamo vicini alla crisi di rigetto. Insomma, un grande flop.
Sicuramente delle cassettine della posta, e anche il rimedio della cassetta condominiale porta pubblicità si sta dimostrando insufficiente. Anzi troppo spesso così strabordante che i volantoni finiscono a terra e sporcano la città. Il fatto più grave è che i volantini impediscono al postino di inserire in cassetta le lettere importanti come un estratto conto della banca, che resta alla mercé di tutti o finisce per terra, alla faccia del segreto postale. Qui si sfiora il reato.
Sarebbe necessaria una regolamentazione, vietandone la diffusione, ma all’amministrazione comunale di centrodestra di Molfetta che permette ben altri abusi è forse chiedere troppo.
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