Recupero Password
Molfetta, il Partito Democratico fa sentire la propria voce: abroghiamo il “Porcellum” Venerdì 16 e sabato 17 in Piazza Municipio la Festa Democratica a sostegno del referendum sulla legge elettorale
12 settembre 2011

MOLFETTA - Il Partito Democratico di Molfetta si mobilita a sostegno del referendum popolare per abrogare la legge elettorale attualmente in vigore.
Nel corso della Festa Democratica che si terrà in Piazza Municipio venerdì 16 e sabato 17 settembre prossimi, infatti, saranno allestiti dei banchetti dove si potrà firmare per chiedere, a gran voce, di cancellare il cosiddetto Porcellum, il meccanismo elettorale voluto dal centrodestra che di fatto ha espropriato i cittadini del diritto di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento.
Non è più tollerabile, infatti, che siano 5 o 6 segretari di partito a nominare, con l'inaccettabile sistema delle "liste bloccate", 630 deputati e 315 senatori, svuotando di significato il voto dei cittadini che, oggi, possono solo limitarsi a tracciare una croce su un simbolo, senza poter in alcun modo incidere nella scelta di chi li rappresenterà in Parlamento.
Visto lo stallo venutosi a creare tra le forze politiche su questo tema e considerando che ormai i tempi tecnici per l'approvazione di una nuova legge elettorale nel corso di questa legislatura sembrano non esserci più, ecco che il referendum rappresenta l'unico strumento in grado di tutelare concretamente l'effettività del diritto di voto dei cittadini, ripristinando quel necessario rapporto diretto, sul territorio, tra elettore ed eletto.
Per questo anche il Partito Democratico di Molfetta ha deciso di sostenere con tutte le sue forze il referendum, invitando iscritti, sostenitori e simpatizzanti a spendere ogni energia per sensibilizzare quanti più cittadini possibile su questo tema.
Affichè la "legge porcata" diventi presto solo un brutto ricordo.
 

Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Anch'io sottoscrivo, anzi soprascrivo pure, a destra e a sinistra, a centro e a manca.....tanto poi le nostre "camere" cancellano tutto quanto sottoscritto, soprascritto, centroscritto, lateralmentescritto, centralmentescritto, sinistramentescritto, destramentescritto: evviva il monarca......."Erano degli ipocriti." "Ah: non mi occorre altro, per capire che volessero mettervi a morte. Volevate forse dimostrare loro, come Socrate, che la Luna non era una dea e Mercurio non era un dio?" - "No, non si trattava di questi pianeti. I miei compatrioti non avevano la minima idea di cosa fosse un pianeta: erano troppo ignoranti. Le loro superstizioni erano molto differenti da quelle dei Greci." - "E voi volevate insegnare loro una nuova religione?" - "Per nulla affatto. Io mi limitavo a dir loro: "Amate Iddio con tutto il cuore, e il vostro prossimo come voi stessi, perchè in ciò è tutto il dovere dell'uomo." - "Vedete un po' se questo precetto non è antico quanto il mondo, e se io insegnavo una nuova religione. Non tralasciavo mai di dire che non ero venuto ad abolire la Legge, ma a perfezionarla. Avevo osservato tutti i loro riti: circonciso come erano tutti, battezzato come i più zelanti di loro, pagavo come loro il "corban"; facevo pasqua come loro, mangiando in piedi un agnello cotto fra le lattughe. Io e i miei amici andavamo a pregare nel tempio. I miei amici anzi frequentavano il tempio anche dopo la mia morte. Insomma, compii tutte le loro leggi nessuna eccettuata." - "Come! Quegli sciagurati non potevano neppure rimproverarvi di aver violato le loro leggi?" - "No senza dubbio." - "E perchè vi hanno ridotto così?" - "Che volete? Essi erano molto orgogliosi e interessati. Videro che io li conoscevo, seppero che li facevo conoscere per quel che erano ai loro concittadini. Essi erano i più forti: mi tolsero la vita; e i loro simili faranno sempre altrettanto, se possono, a chiunque li avrà ben conosciuti." - "Ma voi, non avete detto, non avete fatto nulla che potesse servir loro di pretesto?" - "Tutto può servire di pretesto ai malvagi.........io e i miei siamo sempre vissuti nella povertà e nell'umiltà: la mia grandezza era soltanto nella virtù.................



Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet