Molfetta, i Giovani Democratici: credono nell'Etica e Questione Morale
MOLFETTA - I Giovani del Pd di Molfetta prendono posizione sulla questione morale che agita in questi giorni la politica nazionale.
«Noi Giovani Democratici, non abbiamo paura di fare Politica – dicono in un comunicato -. Perché viviamo in un paese democratico. La democrazia è libertà, partecipazione, rinnovamento e anche autorità. In questi giorni, sulla carta stampata e nelle tv nazionali, non si parla d'altro. Esiste l'etica e la questione morale in politica? La risposta ha questa domanda dovrebbe essere nota a tutti. Chi s'impegna in politica, rappresenta i cittadini e i suoi bisogni, non deve essere autoreferenziale e soprattutto lontana da qualunque pretesa d'invadenza e di lottizzazione. Ma questa risposta è oscurata dalla paura che esiste in questa società.
La paura vuol dire non affrontare i problemi, e chi dunque deve prendere decisioni è preoccupato. Per prendere delle decisioni corrette è necessario raggiungere una profonda conoscenza delle cose e poi, alla fine, far ricorso alla propria coscienza. E quindi, si fa riferimento alla questione dei Valori. Ed è proprio la mancanza dei valori che ci ha portato ad una società malata. Infatti, quando si fanno delle scelte, i cittadini non sono posti al centro, ma si sceglie pensando a quale sarà il riflesso della propria decisione, a quello che ne sarà l'effetto. E questo è il contrario di scelte motivate da Valori Etici. Ormai, non si cerca il dialogo, non si esiste il confronto, si pensa solo a se stessi e si fanno solo compromessi.
Noi Giovani democratici, crediamo nella trasparenza, nelle regole e nel confronto. Chi ha incarichi istituzionali deve vivere sul territorio, ascoltare la gente, risolvere i problemi e rappresentare il bisogno e la domanda di cambiamento che la società gli chiede. La politica deve selezionare i propri dirigenti e i rappresentanti sulla base della loro capacità politica, della loro moralità e trasparenza. Invece in molte parti del territorio, la trasparenza è diventata opacità e uso del potere per alimentare il consenso, la competenza si è rovesciata in professionismo politico e arrogante, il riformismo innovatore si è spento in una gestione del potere fine a se stessa.
Poi non bisogna generalizzare, perché non è vero che tutti i cittadini la pensano allo stesso modo.
Noi pensiamo che il Codice Etico del Partito Democratico deve essere rispettato punto per punto. Chi vi aderisce deve sottoscriverlo. Insomma è arrivato il momento che ognuno si assume le proprie responsabilità, chi sbaglia deve pagare, ma soprattutto farsi da parte. Secondo noi, la politica è un momento della propria vita. Dar spazio ai giovani con nuove idee ed entusiasmo, aiuta a far crescere la società».