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Molfetta, Guglielmo Minervini a Comitando: punteremo ancora sui giovani perché' sono il nostro futuro. Porto, gravissime responsabilità di Azzollini
26 gennaio 2014

MOLFETTA - Una scossa elettrica e vitale, che fa bene alla nostra economia e prima ancora alla nostra società e sulla quale  vale sempre la pena puntare. I giovani restano la felice ossessione di Guglielmo Minervini, assessore alle Politiche giovanili, Trasparenza e Legalità, ospite del consueto appuntamento del Question Time organizzato da Comitando e moderato da Mimmo Favuzzi. La solita raffica di domande che la numerosa platea di cittadini ha liberamente posto(senza nessun filtro preventivo), ha dato la possibilità di tirare le somme dell'esperienza “regionale” di Minervini ma anche fare luce su quali saranno le prossime mosse dell'amministrazione targata Nichi Vendola in campo di politiche di sviluppo e politiche sociali.

Al centro sempre loro: “i giovani non sono mai stati per noi un problema da gestire, un'emergenza da arginare, ma una risorsa. Abbiamo concepito la politica come moltiplicazione di opportunità, una sorta di rovesciamento della politica I tanti progetti lanciati lo dimostrano: Bollenti Spiriti ha messo a disposizione dei giovani della nostra Regione risorse concrete da spendere per delle idee valide. Chi ha dei progetti, ha potuto realizzarli a seguito di una selezione rigorosa e meritocratica. Finalmente la politica che scommette senza calcoli su queste forze. Così abbiamo resuscitato un mondo latente al quale adesso guardano persino banche e imprese pronte a investire e a lanciare progetti”.

E’ stato presentato  a Molfetta anche l'ultimo progetto di Bollenti Spiriti, Laboratori dal Basso, (http://bollentispiriti.regione.puglia.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=8373:laboratori-dal-basso-al-via-il-tour-di-presentazione&Itemid=1302025) dedicato a tutti quei giovani pugliesi che vogliono lanciarsi in un'esperienza imprenditoriale.

“E' una vera e propria offensiva verso il mondo dei Neet (acronimo di Not engaged in Education, Employment or Training, giovani che né studiano né lavorano; ndr), verso quei ragazzi scomparsi dai radar e che hanno gettato la spugna. Con questo nuovo progetto vogliamo dimostrare che siamo disposti a scuotere i nostri giovani, a sferzarli, a creare un nuovo percorso motivazionale”.

Una scommessa dunque sulla quale la Puglia di Vendola ha scommesso forte e continuerà a farlo fino alla scadenza del mandato.

Minervini incalzato da Mimmo Favuzzi, è intervento  anche sulle vicende cittadine. Sul Porto di Molfetta nessun dubbio: “E' ancora un'opera strategica ma è stata progettata male e non tiene veramente conto delle potenzialità dell'infrastruttura e cioè quella di trovarsi fuori città rispetto al porto di Bari che invece è cittadino e quindi il poter essere collegato a tutta una serie di servizi. L'opera poi è totalmente anomala: Antonio Azzollini sfruttando la sua posizione di Presidente della Commissione Bilancio del Senato e non fidandosi di Raffele Fitto (all'epoca dei fatti presidente della Regione Puglia, ndr) aveva deciso che i finanziamenti finissero direttamente al Comune di Molfetta. E' qualcosa di totalmente anomalo: il Parlamento che affida i fondi direttamente al Comune, che invece non aveva i titoli per gestirli. Un disprezzo totale delle regole. Ora però la Regione deve riprendersi la gestione del porto e girarla all'Autorità Levante, l'Autorità Portuale”.

Responsabilità del senatore anche sulla vicenda della mancata bonifica dei fondali marini dagli ordigni bellici : “Azzollini ha minimizzato la gravità della situazione. Era un bluff finalizzato a non compromettere l'inizio dei lavori. Serviva più serietà e uno studio accurato per quantificare quanto c'era davvero da bonificare”.

Sull'inchiesta sui presunti favori all'Ilva, che ha coinvolto Nichi Vendola, Minervini si dice sereno: “da un punto di vista penale sono sicuro: non c'è nulla. Del resto abbiamo fatto tre leggi sui livelli di diossina a dimostrazione del nostro impegno. La telefonata  con Archinà è stata una scivolata. Il Presidente voleva recuperare i rapporti con l'azienda dopo che in quelle settimane aveva litigato con i Riva per salvare 600 posti di lavoro e per installare centraline che controllassero il livello della diossina. Ora l'impianto va ambientalizzato come succede in Germania. Nel passato invece, si è preferito oliare il sistema e adesso ne paghiamo le conseguenze: impianto decotto e costosissimo”.

Il futuro dell'ospedale di Molfetta invece è quello di entrare a far parte di una struttura ospedaliera più grande, un ospedale comprensoriale capace di coprire le esigenze anche di Trani, Bisceglie,  Corato. “La sanità Pugliese è l'unica che non è stata commissariata e questo va rivendicato. Ma bisogna razionalizzare la rete ospedaliera. La nuova struttura comprensoriale dovrebbe sorgere nella zona industriale di Molfetta, in territorio di Bisceglie. Azzollini in un delirio di onnipotenza, stava cercando di far realizzare la struttura da una fondazione “mista” pubblico e privato (modello Porto). Non sarà così. Sarà pubblica. Questo piano è già partito a Taranto e Monopoli e adesso con i fondi Fas (Fondi aree sottosviluppate, soldi erogati dall'Unione Europea) dovremmo realizzare altre cinque di queste strutture”.

Sul suo futuro politico Minervini non si sbottona (“primarie con Emiliano per la guida della Regione? C'è tempo, al momento penso solo alla mia salute”) mentre conferma la fiducia verso il giovane sindaco di Firenze: “Matteo Renzi sta facendo bene. E' un giovane che si è messo in gioco e che invece di galleggiare ha imboccato con coraggio la strada del cambiamento. Rischia di non portare niente a casa, ma ha già il merito di aver messo in moto una palude. Ora la Sinistra è tornata a dettare un'agenda politica”.

© Riproduzione riservata

Autore: Onofrio Bellifemine
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