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Molfetta, grave episodio: gli uffici comunali negano a “Quindici” l'accesso ai dati elettorali Il funzionario addetto, si è rifiutato, con modi spicci e sgarbati di fornirci alcuni dati sul voto delle regionali. Un episodio increscioso che attiene il buon funzionamento della macchina comunale e la trasparenza dovuta a tutti i cittadini
04 giugno 2015

MOLFETTA - La richiesta è banale: consultare i risultati elettorali di alcuni seggi per meglio analizzare il voto di domenica scorsa. La risposta è sorprendente e sfrontata: i dati non sono a disposizione, non possono essere consultati nell'immediato e nel caso qualcuno voglia togliersi lo sfizio è necessario compilare un apposito modulo, accompagnarlo con una dichiarazione scritta e in allegato far presente le ragioni della richiesta  dopo aver ovviamente specificato la propria identità. Il tutto infine, da protocollare e consegnare a un iter burocratico del quale non è stata specificata la durata.

E' quanto è accaduto ieri mattina presso l'Ufficio Elettorale del Comune di Molfetta, al quale ci siamo recati per ottenere alcuni dati specifici attinenti la competizione elettorale di domenica scorsa. Consci del nostro dovere di cronisti abbiamo fatto l'unica cosa che sappiamo fare: informare nel miglior modo possibile. E così abbiamo seguito, con il consueto impegno la lunghissima tornata elettorale appena conclusa e per fornire il miglior servizio possibile ai nostri lettori, gli unici referenti ai quali diamo sempre e comunque conto, ci siamo recati in Comune per ottenere alcuni dati specifici inerenti il risultato di alcune singole sezioni. Dati che ovviamente sono (dovrebbero essere) a completa disposizione della cittadinanza per ovvie ragioni di trasparenza e che in linea con il nuovo corso avviato dall'amministrazione Natalicchio per l'appunto all'insegna della trasparenza, intesa come  accessibilità totale a tutti i documenti e gli atti che riguardano l’attività della Pubblica Amministrazione, dovrebbero essere fruibili alla totalità della cittadinanza.
Dagli Uffici ci è invece stato risposto che non avremmo potuto consultare  i dati richiesti e con modi spicci e scortesi, assolutamente irrispettosi per il ruolo di servizio che rivestiamo per la comunità e quindi irricevibili ci è stato fatto presente che avremmo dovuto abbandonare l'ufficio senza insistere ulteriormente.
Allora abbiamo fatto presente che i dati richiesti sono di pubblico dominio, che attengono uno dei momenti fondamentali di una comunità democratica, quello delle elezioni e che ci sarebbero serviti a fini giornalistici. Ci siamo inoltre permessi di far notare che dalla chiusura delle urne sono passati ben tre giorni ed è inaccettabile che non siano ancora a disposizione della comunità tutti i dati elettorali. Una tempistica esagerata persino per le presidenziali americane.
A quel punto il funzionario che ci ha “serviti”, ci ha invitato a qualificarci, a specificare a che titolo e per quale ragione abbiamo avanzato la nostra richiesta e a  presentare una domanda scritta, farla protocollare e attendere le disposizioni degli uffici. Allora ci siamo ripresentati, ribadito le nostre ragioni e fatto presente che dati del genere dovrebbero essere immediatamente usufruibili per l'intera comunità o quantomeno avviare nel più breve tempo possibile la loro disponibilità sul sito internet del Comune. Nulla.
Avremmo dovuto compilare un apposito modulo, accompagnarlo con una richiesta scritta e firmata, presentarla all'ufficio protocollo e attendere un riscontro. Tempi biblici incompatibili con i tempi di un giornale e col nostro modo di fare giornalismo, legato invece indissolubilmente alla volontà di informare i cittadini partendo ogni giorno da fatti e notizie.
La vicenda incresciosa è stata immediatamente  segnalata al Presidente del Consiglio comunale Nicola Piergiovanni che con la sua consueta disponibilità si è immediatamente posto in ascolto del nostro disagio.
Ma noi di “Quindici” abbiamo deciso comunque di denunciare pubblicamente il fatto, al fine di sottolineare quelle disfunzioni della macchina comunale che ancora frenano l'efficienza e la funzionalità degli uffici.

© Riproduzione riservata

Autore: Onofrio Bellifemine
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