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Molfetta, gli auguri alla cittadinanza dei giovani UDC per i 150 anni dell'Unità d'Italia Successo dell'inziativa "esponiamo il tricolore" domenica 13
16 marzo 2011

MOLFETTA - L'Udc di Molfetta ha diffuso un comunicato stampa in occasione del 150 anni del'Unità d'Italia: "Nel festeggiare assieme a tutti i cittadini italiani questa bellissima ricorrenza che risveglia in tutti noi l’ orgoglio di essere italiani, la fierezza di appartenere ad un grande paese, la consapevolezza di appartenere ad una storia incredibile, complicata, unica, cogliamo l’occasione per augurare a tutti gli italiani ed in particolare a tutti i cittadini molfettesi un buon 150° anniversario dell’ unità d’Italia.
Vogliamo ringraziare, inoltre, tutti i nostri concittadini per aver partecipato con entusiasmo alla nostra iniziativa “ESPONIAMO IL TRICOLORE” tenutasi domenica 13 sul Corso Umberto; nonostante il tempo non ci abbia aiutato forte è stata la partecipazione degli stessi e degno di nota è stato l’ altrettanto spirito patriottico con cui ci hanno ringraziato ed esortato a tenere sempre alti i colori del nostro tricolore e l’ orgoglio di essere italiani.
Siamo soddisfatti nel vedere la città decorata con la bandiera della nostra nazione nelle case dei cittadini e nei negozi ; non ci prendiamo alcun merito perché sicuri che tutto questo sarebbe avvenuto ugualmente , noi crediamo fermamente nel patriottismo della nostra gente.
Come giovani UDC PUGLIA, però, riteniamo di aver fatto un ottimo lavoro in tutte le piazze della Puglia se soltanto un solo cittadino Pugliese sia stato convinto ad esporre il tricolore grazie alla nostra iniziativa, che rimane, lo vogliamo ribadire, NOSTRA ".

 

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1)...A questo comunicato stampa, pregno di retorica e demagogia, spia di POCHEZZA CULTURALE, dei giovani e non, che popolano il “dorato” mondo della politica nostrana, contrappongo esempi che hanno fatto diventare unico il nostro paese. Sin dalla più tenera età, ci viene insegnato tutto su coloro che vollero l'Italia unita, coloro che la fecero, e coloro che la guidarono nei primi anni della Repubblica. In altri termini, sappiamo tutto sui “Padri della Patria” ( d'Azeglio, Cavour,De Gasperi ecc.) a tal punto che verrebbe da pensare che l'Italia sia nata per partenogenesi. Ma la storia d'Italia ha avuto, anche, delle protagoniste al FEMMINILE, che, con le loro storie, rappresentano i modi più diversi di vivere il processo unitario. Ne citerò alcune di queste splendide vite. Cristina BELGIOJOSO, esule, intellettuale, combattente. Quando seppe dei moti nel Lombardo-Veneto (1848) era a Napoli. Affittò la nave Virgilio, la caricò di volontari e fece rotta verso il Nord per unirsi ai rivoltosi. Anita GARIBALDI, , la sola donna protagonista del Risorgimento ad avere un monumento a lei dedicato, e non a torto. Indomita, non rinunciò alla battaglia neppure incinta al quarto mese e raggiunse il marito in difesa della Repubblica romana. “ Questa è Anita, ora avremo un soldato in più!” esclamò Garibaldi. Un'altra donna, anche se per motivi completamente diversi, fece di tutto per seguire Garibaldi. Rose MONTMASSON, pur di partecipare alla spedizione dei Mille, unica donna, non esitò a travestirsi da uomo contravvenendo alle richieste del marito, Francesco Crispi, che abbandonò quando abbracciò i monarchici tradendo gli ideali repubblicani. Morì indigente. Maria MONTESSORI, nel 1902 era una delle tre donne laureate in Medicina in Italia. Paladina dei diritti delle donne, nel 1896, come rappresentante italiana al Congresso internazionale delle donne a Berlino, reclamò parità di salario con gli uomini. E' noto , poi, il suo contributo nella pedagogia durante il periodo fascista a tal punto che Mussolini parlava di lei come di una “ rompiscatole”.

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