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Molfetta, esponiamo il tricolore ai balconi, propone il Fli per i 150 anni dell'Unità d'Italia
19 febbraio 2011

MOLFETTA - "Abbelliamo la nostra Città", propone con un comunicato stampa il movimento Futuro e Libertà di Gianfranco Fini, "le nostre vite, le nostre anime, accendiamo nei giovani, nei nostri figli la fiamma del sano Patriottismo, esponiamo dai nostri balconi il tricolore del più bel Paese al mondo, l'Italia. Amiamola e festeggiamo i suoi 150 anni, con orgoglio e senso di appartenenza.
Facciamo si che Molfetta dia il via in tutta la Nazione a questo grande gesto di amore ed attaccamento alla nostra Patria".

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Hans, sempre lapidario, sempre a sproposito! Amico, lo sai o no che l'Unità d'Italia (della nazione geografica) è stata completata, dopo tante lotte, da tali Garibaldi, V.Emanuele II, Cavour, Mazzini (per citare i più noti a tutti), tanti Giovani che hanno dato anche la vita per essa Unità? Gli Italiani invece, tranne alcuni, forse nel secolo abbondante che ci separa da quegli eventi, hanno imparato a convivere; con molte diseguaglianze, ma convivono e dunque possiamo dire che SIAMO UNITI! Sfortunatamente alcuni individui egoisticamente rozzi (culturalmente e, perché no, anche istituzionalmente) e populisti stanno tentando di creare un MONSTRUM che ha riscontro forse in ex Unione Sovietica e con altre motivazioni (essenzialmente culturali) in Spagna, in Irlanda del nord. Dimmi, amico, tu che dichiaratamente sei schierato con la parte che "sembra" supporti, ovvero tolleri per interessi che sarebbe lungo enumerare, la nascita di questo MONSTRUM (ovviamente questa è una mia sensazione), che cosa mi puoi dire del federalismo marchio LEGA e Leghisti? A scanso di equivoci, io non sarei alieno "tout court" al federalismo CONDIVISO, che unisca e non che crei barriere di interessi e di campanilismo. Come ha osservato un nostro amico in un commento, gli Stati federali sono quelli che forse hanno una visione più condivisa della appartenenza pur nella diversità, ad esempio ad un simbolo importantissimo: LA BANDIERA. Spero che tu voglia chiarire il tuo pensiero così scarno. Saluti.



Forse, qualcosa ha a che fare con la “bandiere” o le “bandiere”! Tratto da “Intervista con la storia” di Oriana Fallaci. “La storia è fatta da tutti o da pochi? E' un vecchio dilemma che nessuno ha risolto e nessuno risolverà mai. E' anche una vecchia trappola in cui cadere è pericolosissimo perché ogni risposta porta in sé la sua contraddizione. Non a caso molti rispondono col compromesso e sostengono che la storia è fatta da tutti e da pochi, che i pochi emergono fino al comando perché nascono al momento giusto e sanno interpretarlo. Forse. Ma chi non si illude sulla tragedia assurda della vita è portato piuttosto a seguire Pascal quando dice che, se il naso di Cleopatra fosse stato più corto, l'intera faccia della terra sarebbe cambiata; è portato piuttosto a temere ciò che temeva Bertrand Russell quando scriveva: “Lascia perdere, quel che accade nel mondo non dipende da te. Dipende dal signor Krusciov, dal signor Mao Tse-tung, dal signor Foster Dulles. Se loro dicono “morite” noi morremo, se loro dicono “vivete” noi vivremo. Non riesco a escludere insomma che la nostra esistenza sia decisa da pochi, dai bei sogni o dai capricci di pochi, dall'iniziativa o dall'arbitrio di pochi. Quei pochi che attraverso le idee, le scoperte, le rivoluzioni, le guerre, addirittura un semplice gesto, l'uccisione di un tiranno, cambiano il corso delle cose e il destino della maggioranza. Certo è un'ipotesi atroce. E' un pensiero che offende perché, in tal caso, noi che diventiamo? Greggi impotenti nelle mani di un pastore ora nobile ora infame? Materiale di contorno, foglie trascinate dal vento?..............Il più bel monumento alla dignità umana per me resta quello che vidi su una collina del Poleponneso. Non era una statua, non era una bandiera, ma tre lettere che in greco significan NO. NO ai prepotenti, alle ingiustizie, ai dogmatismi, alle violenze, ai previlegi dei pochi. NO, NO, NO, a tutto ciò che umilia l'esistenza umana”.




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