Molfetta è di nuovo Comune riciclone
Legambiente premia la nostra città
Anche per l’anno 2000 Molfetta si aggiudica il titolo di “Comune Riciclone” e, tra i Comuni del Mezzogiorno con più di 10.000 abitanti, si piazza al primo posto con un promettente 16,5 % di rifiuti riciclati. Il dato viene da Legambiente che dal 1994, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, premia i Comuni d’Italia che più si impegnano per una corretta gestione dei rifiuti. Molfetta dunque, ha finora attuato scelte politiche che le hanno consentito di raggiungere obiettivi ben lontani da quelli raggiunti da tutti gli altri comuni del mezzogiorno dove, al di là di rare eccezioni, permangono situazioni di vera e propria emergenza.
E’ questo il dato che deve far riflettere: Molfetta un Comune come tanti altri riesce a differenziarsi e scommettendo in strategie nuove a emergere in un panorama a dir poco disperato.
Alcuni la definiscono la “vittoria di Pirro”, altri esprimono tutto il loro scetticismo circa la positività effettiva del dato: un misero 16,5% contro ben più promettenti 70, 80% dei Comuni ricicloni settentrionali. Certo i sacrifici fatti, la cresciuta attenzione da parte delle passate amministrazioni comunali rispetto alle modalità di gestione dei rifiuti e la maggiore sensibilità dei cittadini ci consentono di essere appena sopra il limite minimo del 15% imposto dal decreto Ronchi in materia di riciclaggio; ma che dire del fatto che appena cinque anni fa a Molfetta non esistevano neppure le campane per effettuare la raccolta differenziata?
Insomma, il risultato raggiunto, per quanto “appena sufficiente” rispetto ad altri contesti, non deve essere sminuito, ma anzi proprio alla luce del difficile tessuto culturale in cui si colloca deve essere apprezzato come punto di forza inedito di una comunità che ha capito il valore e l’opportunità offerta da una corretta gestione dei rifiuti.
Un dato acquisito, quindi con cui traghettare efficacemente verso una sempre più efficiente gestione dell’impianto di compostaggio, di quello di stoccaggio e verso una migliore tutela dei siti a rischio. Vale la pena ricordare i recenti sequestri effettuati da parte della Guardia di Finanza di due grandi discariche abusive in contrada San Leonardo in cui si continuavano ad accumulare rifiuti speciali da diversi anni infliggendo ferite assai profonde al nostro agro.
Ma vale la pena anche ricordare e contrapporre a questo i dati positivi: il consolidamento della sperimentazione per la stabilizzazione dei rifiuti indifferenziati, il potenziamento della raccolta del vetro (che ci ha permesso di avere anche il premio di Comune riciclone per il vetro), l’avvio della raccolta differenziata dei rifiuti organici e infine l’istituzione (per il momento ancora in fase progettuale), dell’isola ecologica.
Massimiliano Piscitelli