Molfetta, colpo di scena in consiglio comunale: il sindaco apre la crisi
MOLFETTA - 10.10.2005
Il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini (nella foto), alla guida di una maggioranza di centrodestra, ha aperto ufficialmente la crisi al Comune, con l'annuncio del ritiro delle deleghe agli assessori, notizia che "Quindici" è in grado di dare in anteprima assoluta e in tempo reale (il fatto è avvenuto pochi minuti fa in consiglio comunale).
L'annuncio è stato dato questa sera in consiglio comunale con una dichiarazione dello stesso primo cittadino, preparata in precedenza, che conferma quello che "Quindici" aveva anticipato da giorni: lo sfilacciamento della coalizione della Casa delle Libertà e la mancanza della maggioranza.
Il consiglio è cominciato con oltre un'ora di ritardo per una sospensione chiesta da Forza Italia al fine di permettere un incontro in extremis della maggioranza in carica. Durante la riunione, evidentemente, la frattura fra i partiti della coalizione e lo stesso sindaco si è dimostrata insanabile e, per evitare il precipitare della situazione, lo stesso Tommaso Minervini ha preferito evitare di essere sfiduciatoo "impallinato", come aveva fatto lui con il suo predecessore Guglielmo Minervini, anticipando le mosse degli avversari interni, con la dichiarazione di apertura della crisi formale.
In pratica, non si è dimesso, ma è come se lo avesse fatto. Intanto ha dimesso gli assessori anticipando anche le possibili mosse del gruppo di An, il cui maggiore esponente, il vice sindaco Magarelli, già nei giorni scorsi aveva minacciato di andarsene. Lo stesso Magarelli, come "Quindici" ha anticipato oggi, aveva annunciato una conferenza stampa per domani, contro la decisione dello stesso Minervini di consentire l'apertura domenicale della Città della Moda e dei negozi della città.
I passaggi successivi della crisi, prevedono un tempo di 20 giorni, durante i quali il sindaco, con un dibattito in consiglio comunale, verificherà l'esistenza di una maggioranza, altrimenti sarà costretto a dimettersi e la città verrà affidata ad un commissario fino alle elezioni, che probabilmente coincideranno con le politiche del 2006 (come era già previsto).