MOLFETTA - Dopo la notizia data in esclusiva da Quindici con una nota di Lillino Di Gioia sulla decisione del sindaco di Molfetta, Antonio Azzollini, di rifiutare l’area metropolitana di Bari, rischiando di confluire in quella di Foggia perché la BAT potrebbe essere presto soppressa, il coordinatore del Pdl, Pasquale Mancini, giustifica con un risicato e sterile comunicato stampa la decisione di Azzollini, attaccando Tommaso Minervini (oggi risorsa politica di Sel) e Guglielmo Minervini (Pd), assessore regionale alla Mobilità. Assente una coerente analisi tecnico-amministrativa della situazione, che lascia, invece, il posto alla sterile strumentalizzazione dell’identità e dell’autonomia molfettese.
«Ad oggi le uniche brutte figure sono quelle che ci hanno fatto fare la sinistra con Tommaso Minervini e Guglielmo Minervini. Ancora una volta, Guglielmo Minervini antepone gli interessi del suo partito e della sua cerchia politica a quelli dei cittadini molfettesi. Al contrario, il sindaco di Molfetta, Antonio Azzollini, insieme con altri importanti sindaci di grandi Comuni pugliesi, si sta impegnando per la difesa della storia e della identità della nostra città. Si tratta di una vera propria rete di sindaci che si sta battendo contro l’adesione alla Città Metropolitana e quindi per la difesa dell'autonomia dei territori. Noi non vogliamo che Molfetta diventi una periferia di Bari».
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