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Molfetta città incivile: ancora sacchetti della spazzatura rotti nella notte, con immondizia sparpagliata su strade e marciapiedi
11 febbraio 2017

MOLFETTA - «C'è una fetta di città che ha deciso di remare contro, per pigrizia o mero tornaconto politico», lo dice il Movimento politico MolfettAttiva di fronte al vandalismo messo in atto questa notte su via Margherita di Savoia, ma anche in Piazza Cappuccini, per reagire, da barbari, contro la raccolta “porta a porta” (vedi le eloquenti immagini).
I sacchetti della spazzatura depositati giù ai portoni condominiali sono stati sventrati e il contenuto è stato sparpagliato lungo la strada e i marciapiedi.
«MolfettAttiva denuncia questo vergognoso atteggiamento, che danneggia tutta la comunità.  Ed è per questo che sempre sosterremo quella comunità silenziosa che, imperterrita, continua a cambiare la città».

Che dire? I cattivi maestri producono sempre peggiori allievi. Non basta dare la colpa ai vandali? Chi li alleva? Chi li tollera? Può nascere il sospetto che lo scempio delle buste dell’immondizia sia stato ordinato su commissione da chi non vuole la raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta”, ma che sia frutto anche di certa cattiva stampa che istiga al rifiuto delle regole e delle leggi, e ha, perciò, la sua parte di responsabilità in questa situazione.

Invece di esercitarsi con compitini da giornalini scolastici degli anni 60 (il linguaggio è quello dell’epoca), sarebbe più utile battersi per un maggiore civismo dei cittadini molfettesi, ormai indicati come zozzoni in tutta la provincia, perfino da città culturalmente meno evolute, che ci stanno dando i punti, facendo la raccolta differenziata in modo civile e scrupoloso.

Il centrodestra vuole il ritorno indietro che significa “liberi tutti” e utilizzerà l’argomento della città sporca nella campagna elettorale, per promettere una città senza regole, dove ognuno può fare quello che gli pare, senza dover sottostare a scomodi divieti. E’ quello che è avvenuto in passato, quando l’illegalità diffusa era una regola. E oggi paghiamo le conseguenze di quella politica scellerata durata 10 anni, che rende molto arduo il ritorno alle regole di gente ormai abituata a fare il proprio comodo, sicura che la politica, per raccogliere consenso e voti, non metterà mai i necessari paletti a questo andazzo che ci fa vergognare di essere molfettesi, quando amici dei paesi vicini ci additano come incivili.
E non si venga a dire che si tratta della minoranza, perché questo malcostume è ampiamente diffuso a larghi strati della popolazione.
Quelli civili sono una minoranza disgustata da questa situazione contro la quale non si vuole procedere con le maniere forti, con la tolleranza zero, sanzionando gli incivili, che solo con onerose multe possono essere ridotti alla ragione, per mancanza di educazione e che sarà difficile inculcare loro senza passare dalla linea dura.

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