Molfetta, Carmela Minuto attacca il sindaco Minervini: perdono, ma non dimentico
MOLFETTA – 23.3.2005
Una “bomba” esplosa in piena campagna elettorale. La consigliera comunale dell'Udc, Carmela Minuto (nella foto), in un'intervista al mensile “Quindici” in edicola attacca il sindaco Tommaso Minervini e rischia di provocare una crisi amministrativa.
In realtà l'amministrazione di centrodestra si sta sfilacciando dopo le critiche di Alleanza nazionale, il passaggio di alcuni consiglieri comunali al centrosinistra (De Robertis dell'Udc e lo stesso Nicola Angione ex Ds poi eletto nella lista civica dello stesso sindaco) e il “malessere” di Forza Italia, Tommaso Minervini appare in grossa difficoltà con una coalizione in pezzi, che una sconfitta elettorale farebbe precipitare. A ciò si aggiunge l'ipotesi del passaggio di Franco Visaggio al centrosinistra (vedi intervista a “Quindici) e il quadro è completo.
Ma ora che gli scoppia in mano la “bomba” Minuto, Tommaso non sa più a che santo votarsi (forse S. Corrado potrebbe aiutarlo).
La Minuto Spa (consigliera comunale Carmela, il marito ex assessore Panunzio, il fratello Pasquale segretario dell'Udc, il padre Angelo messo comunale) ha deciso, infatti, di rompere gli indugi e Carmela afferma: “Troppi problemi nel centrodestra. Non so se oggi sosterremmo la candidatura di Tommaso Minervini”. Un chiaro messaggio lanciato al sindaco.
Ma il secondo messaggio dell'intervista è ancora più duro: “Vogliamo un chiarimento fra i partiti dopo le regionali. Non è escluso che l'Udc esca dal centrodestra e costituisca una nuova coalizione”.
L'attacco coinvolge anche An dove, secondo la Minuto, il vice sindaco Magarelli rappresenta solo se stesso e non il partito, che fa riferimento, invece, a Nino Marmo: un chiaro invito alle dimissioni.
Quale è il prezzo che chiede la Minuto Spa? Difficile capirlo: forse qualche presidenza, o un assessorato visto che il sindaco al posto dell'assessore donna Maria Mezzina defenestrata perché vicina al consigliere Angione (che ha pagato così il prezzo del “tradimento”) ha ignorato la bella Carmela per preferirgli l'illustre sconosciuta Titti Lioce (ma è conosciuto il padre Tommaso Lioce, ex socialista passato al centrodestra e vicino a Tommaso).
Altre notizie e particolari si possono leggere sul numero di “Quindici” di marzo già in edicola.