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Molfetta, Cala sant'Andrea: intesa precaria tra cittadini e amministrazione
15 ottobre 2012

MOLFETTA – Sembra che sia stata trovata un’intesa tra il Comitato di quartiere Molfetta Vecchia e i tecnici dell’Amministrazione Azzollini durante un incontro svolto a Palazzo Turtur in merito ai lavori di riqualificazione di Cala sant’Andrea. Si tratta di un progetto volto a migliorare la vivibilità del centro storico, secondo quanto dichiarato dall’assessore ai Lavori Pubblici, Mariano Caputo (nella foto, da sinistra Caputo, Balducci, Spadavecchia). In più si vorrebbe incentivare la nascita di attività commerciali e artigianali, volte a consentire un maggiore sviluppo economico della città.
Con l’obiettivo di garantire una piena fruibilità dello spazio retrostante il Duomo, la pianificazione già approvata dalla Giunta nonché dalla Soprintendenza, prevede una diversificata pavimentazione dell’area al fine di ottenere una movimentazione cromatica. Da un punto di vista tecnico, come ha spiegato l’ing. Enzo Balducci, dirigente del Settore Lavori Pubblici, sarà applicato un rivestimento in cromofibra nelle zone a ridosso della battigia (sul modello della pavimentazione della villa comunale) mentre per le aree restanti sarà utilizzato un basoltato calcareo, in parte recuperato da precedenti svellimenti di basole antiche. È stato questo il primo terreno di scontro.
Secondo i residenti del centro storico, infatti, il progetto iniziale prevedeva maggiori spazi verdi, anziché un’impersonale cementificazione di una delle aree più suggestive della città. Dunque, l’esigenza dei cittadini di voler fruire di aree incontaminate e godersi il panorama del mare, sembra essere contrastato da impedimenti tecnici. A vietare la piantumazione di alberi ad alto fusto sarebbe stato un provvedimento della Soprintendenza, per evitare la creazione di dislivelli della pavimentazione della piazza che ne ostacolerebbe il pieno utilizzo. A fronte di un lungo e animato dibattito, si è deciso di realizzare soltanto aiuole e siepi e di considerare anche i suggerimenti dei residenti: l’aumento di aree verdi e l’apertura dei giardini che sino ad ora sono rimasti inaccessibili agli utenti.
In fin dei conti che utilità si ricava dal realizzare piccoli polmoni verdi, se poi restano chiusi? Si tratterebbe solo di un dispendio di denaro pubblico? L’assessore Caputo ha raccolto le volontà dei cittadini presenti, impegnandosi anche a fare il possibile affinché la situazione muti chiedendo in cambio una maggiore sensibilità che porti ad un uso più civile degli spazi verdi. 
Un’altra questione sui cui pare sia stato raggiunto un accordo, è la richiesta di non far circolare e sostare automobili all’interno del centro storico (richiesta già proposta alle autorità competenti attraverso una raccolta firme dei membri del Comitato e rimasta sino ad ora inascoltata). In altre parole, si è chiesta la chiusura al traffico della città vecchia e una maggiore presenza di vigili che possano sia accertare che nessuno parcheggi in quella zona, sia tutelare i residenti da aggressioni e risse. E allora perché non mettere in pratica una vecchia idea, quella di istituire dei vigili di quartiere? In tale maniera i cittadini si sentirebbero più sicuri e meno abbandonati a se stessi.
Ritornando al problema della circolazione dei mezzi nella città vecchia, una soluzione sembrerebbe il posizionamento di pilomat che ostacolerebbero l’ingresso ai non autorizzati. Ma anche in merito a questa proposta i cittadini hanno messo i loro rappresentanti consiliari dinanzi alla realtà. Quanto durerebbero i pilomat visto il veloce deperimento, soprattutto a causa delle scorribande dei vandali? P
er evitare un simile epilogo, per quella che sarà la piazzetta di Cala sant’Andrea, il neoassessore Giacomo Spadavecchia ha proposto la realizzazione di un palo in pietra. Ma a quanto pare tale soluzione non sembra essere delle migliori. Infatti, come ha fatto notare l’intervento dell’ing. Balacco, qualora ci fosse un concerto o qualunque tipo di manifestazione in piazza, questa soluzione sbarrerebbe l’accesso ad ambulanze e Forze dell’Ordine.
Il Comitato di quartiere si riunirà nuovamente venerdì 19 ottobre per formalizzare le richieste che saranno sottoporre all’attenzione dei tecnici, mostratisi disponibili ad accogliere le proposte dei cittadini al fine di debellare le polemiche e procedere ad una ripresa dei lavori nei tempi più rapidi. Ogni promessa è debito. A buon intenditore, poche parole.
 
© Riproduzione riservata
 
Autore: Angelica Vecchio
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