MOLFETTA - «Incontrerei volentieri l’amico Nichi Vendola a casa mia. Gli offrirei prima un buon caffé e, dopo, lo inviterei al Comune di Molfetta per offrirgli una dimostrazione di come un ente pubblico, quando ben amministrato, riesca a rispettare il Patto di Stabilità coniugando rigore finanziario e sviluppo economico». Il sindaco di Molfetta, senatore Antonio Azzollini (foto), presidente della Commissione Bilancio al Senato, replica così alle dichiarazioni del governatore pugliese sulla manovra finanziaria.
«Quanto agli interessi del Mezzogiorno – dice un comunicato diffuso dall’ufficio stampa del Comune – sono pronto in qualunque momento a mettere a confronto quanto di positivo questo Governo sta facendo realmente per il Sud, con ciò che Vendola ha solo promesso e mai realizzato per la Puglia».
«La verità – conclude Azzollini – è che il governatore della regione Puglia comincia finalmente a comprendere il male che si procura ai cittadini con la gestione allegra del denaro pubblico e quanto sia difficile trovarsi alle prese con i necessari tagli. Vendola, dunque, abbandoni per una volta l’ “affabulazione” e non cerchi altri alibi per coprire le sue gravi responsabilità».
Peccato che il sindaco-senatore-presidente che in questi giorni con la Finanziaria si sta rivelando sempre più braccio armato di Tremonti per i tagli perfino ai disabili e obbediente agli ordini del ministro dell’economia per fare il “gioco sporco” a favore del governo in vista di futuri premi, dimentichi gli sprechi realizzati con i risarcimenti danni per i ritardi al porto e la costruzione della nuova capitaneria.