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Molfetta, arrestati i rapinatori dei supermercati e delle farmacie
La banda, capeggiata da un minorenne, aveva terrorizzato negozianti e clienti
24 marzo 2009
MOLFETTA -
Sgominata una banda di rapinatori nel nord barese, capeggiata da un 17enne. Si tratta di una vera e propria organizzazione criminale che ha terrorizzato supermercati e farmacie dall'inizio dell'anno. L'operazione è stata condotta dalla Compagnia Carabinieri di Molfetta, che ha svolto indagini su rapine compiute a Bari, Molfetta, Trani, Barletta, Bisceglie e Giovinazzo, diciotto delle quali sono state scoperte sinora, anche se si ritiene che possano essere molte di più. La banda era composta da quattro giovani baresi, tutti incensurati, capeggiata dall'unico minorenne. Era lui che pianificava i “colpi” nei dettagli, impartendo le direttive ai complici. La loro giovane età lascia supporre che il denaro rapinato servisse per divertimenti vari, tenuto anche conto del fatto che due di essi avevano già un lavoro. L'erronea convinzione di restare impuniti perché incensurati (e di conseguenza nemmeno fotosegnalati e perciò non immediatamente riconoscibili), ha fatto sì che il quartetto acquistasse sempre maggiore sicurezza (sotto, le foto segnaletiche dei tre rapinatori).
L'episodio che ha segnato la svolta delle indagini è avvenuto a seguito di una rapina compiuta lo scorso 14 marzo, in un supermercato di Barletta. In tale occasione, i Carabinieri del luogo arrestarono in flagranza il 17enne barese N.S. e di conseguenza le sue foto segnaletiche furono acquisite dai Comandi Arma limitrofi. Grazie ad esse, i militari di Molfetta, avendo visto e rivisto i filmati di alcune delle rapine compiute in quel centro nei mesi di febbraio e marzo, lo hanno riconosciuto. Non quindi intercettazioni, microspie o altri sofisticati ausili tecnici, ma un paziente riscontro basato sull'analisi puntigliosa dei filmati delle rapine compiute nella zona, dal riconoscimento fotografico effettuato da commesse e cassieri, con i Carabinieri che visitano “porta a porta” i singoli esercizi commerciali rapinati e da accertamenti sul giro di amici del minorenne.
Man mano che vengono individuati i componenti della banda, P.D.B. 23enne, G.D.G. 20enne e D.D. 21enne, tutti del quartiere San Pio di Bari, cominciano le loro parziali ammissioni di colpa, sperando che la loro collaborazione con la giustizia possa agevolarli nel computo della pena. Per tutti e tre il Sostituto Procuratore della Repubblica di Trani Dott. Luigi Scimé, ha disposto il fermo di polizia giudiziaria, perché gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più rapine aggravate. Il minore, invece, dopo la rapina di Barletta, si trova attualmente collocato in comunità, in attesa dei provvedimenti che la Procura della Repubblica per i Minorenni di Bari vorrà adottare.
Le indagini hanno consentito di accertare che quasi sempre D.G. era l'autista del gruppo e utilizzava l'auto di sua proprietà. Gli altri, in due o in tre, invece, facevano razzia di denaro nelle casse. Trenta secondi al massimo, giusto il tempo di terrorizzare, pistola finta in pugno, cassiere e clienti e di portarsi via quanto più possibile, compreso gli spiccioli. Alla banda, quindi, sono attribuite, per ora, 4 rapine a Molfetta, 3 a Giovinazzo e Santo Spirito e 2 a Barletta, Bisceglie, Palo del Colle e Trani.
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franco lacandia
26 Marzo 2009 alle ore 00:00:00
mi chiedo ma "il nipote di silvio" è un "prepagato" da "silvio"? ..ma in quale "molfetta" vive ??? "aria di legalità"...ma qui siamo alla follia !!!aspetto delucidazioni in merito...
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FALKO ROSSO
25 Marzo 2009 alle ore 00:00:00
Complimenti, innanzi tutto. E' la dimostrazione che il lavoro d'indagine paga! Ora, però, è utile, non abbassare la guardia e, puntare alto, puntare a stanare qualche, bombarolo, qualche incendiario, qualche spacciatore, qualche estorsore, ecc. Ci sono e, le forze dell'ordine lo sanno bene, che ci sono... Solo a titolo d'esempio, qualcuno ha fatto esplodere delle autovetture a Molfetta, è certo, perché le autovetture, e parecchie, sono esplose; qualcuno ha incendiato delle autovetture, è certo, perché le autovetture sono state incendiate, e tante (sempre che qualcuno non voglia ancora sostenere la barzelletta delle "cicliche plurime autocombustioni"); qualcuno, continua ad operare nell'illecito, in tante altre attività... Siamo solo all'inizio, non tutto desta allarme sociale, poiché molto avviene nel sommerso... e questo sommerso... non sempre viene percepito dalla collettività per cui, passato questo momento altamente e positivamente emozionale, occorre proseguire, perseguire obiettivi anche altamente gratificanti per le forze dell'ordine e per chi le comanda, salvo che qualcuno non tema, questa volta, a causa dei suoi possibili futuri successi (sono bravi, quando si mettono sotto, però...), di essere trasferito a Beirut. C'è un detto latino sulle promozioni... ma non sono molto bravo in quella lingua (sono un tecnico...), qualche Buon Professore, son sicuro, verrà in mio soccorso... (Sor Gaudio?).
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tommaso gaudio
25 Marzo 2009 alle ore 00:00:00
Io continuo a sostenere che l'epiteto, apparentemente ed affettuosamente irrisorio con cui sono a volte chiamate le forze di polizia: PIEDI PIATTI, è azzeccatissimo!. Bravi! La speranza è sempre che i nostri balordi, capiscano che, passa forse un pò di tempo, ma...l'osso non lo mollano mai i Carabinieri, la Polizia e la G.d.F..
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IL NIPOTE DI SILVIO
25 Marzo 2009 alle ore 00:00:00
GRAZIE ALL'EFFICENTE LAVORO SVOLTO DALLA NOSTRA COMPAGNIA CARABINIERI DI MOLFETTA, FINALMENTE, QUESTI "DELINQUENTI" SON STATI ASSICURATI ALLA GIUSTIZIA SPERANDO CHE SIA LA MENO CLEMENTE POSSIBILE NEI LORO CONFRONTI!GRAZIE ANCHE ALL'IMPEGNO E LA SOLERZIA DEL NOSTRO SINDACO CHE HA SOLLECITATO IL PREFETTO DI BARI PER UNA MAGGIOR PRESENZA DI CARABINIERI A MOLFETTA,SI COMINCIA A RESPIRARE UNA NUOVA "ARIA" DI LEGALITA'..SIG.SINDACO, I SUOI SON FATTI NON PAROLE.. VADA AVANTI NEL SUO LAVORO,IL SUO IMPEGNO è SEMPRE APPREZZATO DAI SUOI ELETTORI E NON SOLO!
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Galileo Galilei
24 Marzo 2009 alle ore 00:00:00
...eppur si mossero!
Rispondi
Claudio Cantelmo
24 Marzo 2009 alle ore 00:00:00
Tanto escono al prossimo indulto (vero Azzollini?)
Rispondi
Greatest Generation
24 Marzo 2009 alle ore 00:00:00
G R A N D I ! S U P E R B I i nostri CARABINIERI E TUTTE LE FORZE DELL'ORDINE! Con pazienza e perserveranza, si può fare, senza ronde e inciuci vari. G R A N D I !!!!!! S U P E R B I !!!!!! G R A Z I E !!!!!!!!!
Rispondi
FRANCO LA CANDIA
24 Marzo 2009 alle ore 00:00:00
ditemi come si fa a recuperare tre "esseri umani" del genere,con la fisionomia tipica del rapinatore!!e..come diceva il grande Toto'nei panni di un commissario:"li metterei dentro a priori"!E allora mettiamoli dentro e buttiamoci la chiave...oppure qualche garantista di turno se li porti in campagna o in miniera(ancora meglio) a LAVORARE...
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