Molfetta, allarme criminalità, incendiato un bar dietro il Duomo (avvertimento?)

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13 febbraio 2011

MOLFETTA – Continua l’allarme criminalità che “Quindici” continua a lanciare da solo a Molfetta.
Questa notte vittima della delinquenza è stato il ristorante Rosa Marina alle spalle del duomo: sono state date alle fiamme una pedana e alcune piante in legno che erano all’esterno del locale.
L’atto criminale potrebbe intendersi come un avvertimento del racket che continua ad essere negato dagli inquirenti e anche dall’associazione antiracket. Ma ci sono tutti i segnali della presenza di questa forma di criminalità organizzata nella nostra città.
Ci auguriamo che si prenda coscienza che la cosa può degenerare, col rischio di maggiori difficoltà a combatterla. In questi casi è opportuno stroncare sul nascere un fenomeno ancora latente.

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donald duck

15 Febbraio 2011 alle ore 08:26:00

Caro amico Ezechiele, se la mia riflessione ti ha indotto a pensare che io giustifichi gli atti di questo tipo, allora forse ho sbagliato nel comunicare il mio pensiero; mi dispiace. Da parte mia, mai e poi mai ci sarà indulgenza per la maleducazione ed il mancato rispetto verso gli altri. Scusa e saluti.

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Ezachiele

14 Febbraio 2011 alle ore 14:51:00

Caro Donald, fai tutto tu, diamine! Consideri e poi giustifichi. Allora? Mi associo alle tue considerazioni e giustificazioni. Però il "dubbio" persiste. Un saluto. Validissimo.

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donald duck

14 Febbraio 2011 alle ore 08:21:00

Può darsi che l'allarme denunciato da Quindici, certamente "valido" e giustificato per altri episodi, sia giustificato. Nel caso spedifico, vorrei fare delle considerazioni e poi "giustificare" il mio dubbio. A Molfetta siamo famosi per il nostro alto senso di civiltà e rispetto delle regole, a tutti i livelli di età e di censo. L'esercizio è ubicato in quel del Centro antico, la pedana e gli arredi in questione, molto suggestivamente si affacciano sul mare, quasi sotto il Torrione Passari, una zona che di notte è molto isolata e nascosta. Fatte queste premese, mi sembra abbastanza logico dedurre che lo/gli autore/i di questo misfatto siano niente di più che dei signori (si fa per dire, ovviamente, per non chiamarli BALORDI) che per ammazzare il tempo e la noia, così come hanno fatto anche con alcune ceneriere installate davanti ai bar, hanno pensato bene di "divertirsi" appiccando il fuoco alla pedana che, per il sito in cui si trova, sveglia gli istinti stupidi e criminali di alcuni. Ovviamente è una mia opinione che nulla toglie al fatto che certamente la nostra città, checché ne dicano alcuni, ha un tasso di micr/macro criminalità ragguardevole.

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