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Molfetta, al consiglio comunale l'intervista di Quindici al sindaco anima gli interventi dell'opposizione
30 giugno 2009

MOLFETTA - Il Consiglio comunale si è aperto, ieri, con la dichiarazione di indipendenza di Adele Claudio rispetto al movimento “Molfetta prima di tutto”. La consigliera ha spiegato che la volontà di svincolarsi dal movimento è nata dalla mancata condivisione delle “ideologie” tendenzialmente dimostrate dai vertici del partito. Per la Claudio, “Molfetta prima di tutto” dovrebbe “coltivare” i propri consiglieri. Ringraziando gli 889 sostenitori alle appena trascorse elezioni provinciali, che hanno visto Adele Claudio candidarsi con Francesco Schittulli, la consigliera afferma che “nessuno può dubitare del fatto che abbia seguito una linea politica di centro-destra”. Ella, comunque, dichiara di voler portare avanti i propri progetti nell'autonomia politica che l'ha sempre contraddistinta. Forse è passato troppo tempo dalle elezioni amministrative, che hanno visto Adele Claudio candidarsi col centro-sinistra e avversare la politica di Antonio Azzollini. Già ieri, la consigliera si è rivelata molto più vicina alle proposte dell'amministrazione. Del resto, è facile incanalare le “ideologie” nelle vie più comode alle circostanze. Entrando nel vivo del Consiglio comunale, il consigliere Giovanni Abbattista, denunciando il lungo tempo che l'amministrazione lascia trascorrere prima di rispondere alle interrogazioni, ha ricordato l'intervista rilasciata da Antonio Azzollini a Quindici. Il sindaco auspicava una distensione con l'opposizione, ma per Abbattista è necessario attualizzare tali propositi. Riguardo all'affidamento della mensa comunale, Abbattista aveva chiesto se il criterio di stabilizzazione della gara d'appalto fosse stato rispettato, se la commissione fosse stata nominata rispettando la norma nazionale vigente e se il codice etico amministrativo degli appalti fosse stato applicato. La risposta di Uva è stata ovviamente affermativa, ma non ha soddisfatto i dubbi di Abbattista, che ha denunciato il mancato rispetto dell'imparzialità della commissione. I componenti di questa, inoltre, non sono caratterizzati dalle competenze necessarie. Si è proceduto poi alla variazione del bilancio delle opere pubbliche in ordine a una delibera che approva la costruzione di una rotatoria fra via Terlizzi, via Raffaele Cormio e via Achille Salvucci. Come ha affermato il vicesindaco Pietro Uva, “l'amministrazione si è resa conto che il traffico in via Terlizzi si stava appesantendo. Ora abbiamo trovato i fondi”. L'opera favorirebbe una velocizzazione del traffico nella zona. Ma, secondo Gianni Porta, il fatto che l'opera non sia stata inserita nel piano triennale 2009-2011, testimonia che “si procede a tentoni, senza avere una visione chiara dei problemi”.La “monocoltura portuale”continua ad ostacolare la formazione di una logica d'insieme. Anche Porta ha fatto riferimento all'intervista di Azzollini, in cui quest'ultimo ha affermato che il piano del traffico non è una priorità. Il consigliere Marzano ha risposto dicendo che “questi interventi non sono scollegati da una logica di programmazione, ma vengono effettuati quando la compatibilità di bilancio lo permette”. Gianni Porta è stato l'unico astenuto. E' toccato all'assessore Mariano Caputo, poi, illustrare il progetto di espansione del 30% dell'asilo nido comunale. Sia Pino Amato che Mino Salvemini hanno ricordato che i finanziamenti avrebbero permesso la costruzione di una nuova struttura, andando incontro al fabbisogno molfettese ed evitando di incrementare le strutture private. Come ricordato da Pino Amato, infatti, non si può fondare il soddisfacimento di un bisogno fondamentale come questo sulle sole esigenze economiche. Anche Mino Salvemini ha affermato che la qualità delle amministrazioni emerge quando essa viene incontro ai bisogni delle famiglie, disponendo le condizioni per lo sviluppo delle capacità dei bambini. Non si può privilegiare altri tipi di impiego del denaro pubblico, venendo meno ad un obbligo dei comuni. Ma per Caputo il discorso è molto semplice, visto che velocemente l'assessore ha ribadito che “oggi quasi tutti gli asili pubblici sono convenzionati con i privati”, richiamando concezioni esclusiviste dell'istruzione e delle opportunità. Porta è stato ancora l'unico astenuto. Riguardo alle MTM, Gianni Porta ha ricordato l'inefficienza del presidente dimissionario, le pessime condizioni economiche e il degrado degli stessi servizi offerti. Porta si è chiesto come mai non sia stata immediatamente soddisfatta l'intenzione del presidente di andar via. L'opposizione si è così astenuta dall'approvazione della distribuzione degli avanzi di bilancio: 750 mila per gli incarichi legali e 70 mila per le MTM. Sulla variazione del bilancio 2009, relativamente al settore socio educativo, si sono astenuti Nicola Piergiovanni e Gianni Porta. Quest'ultimo, in riferimento all'ultimo punto all'ordine del giorno, riguardante l' individuazione degli Organi Collegiali con funzioni amministrative ritenuti indispensabili per la realizzazione dei fini istituzionali, ha posto in evidenza la necessità di istituire una commissione permanente di controllo, formata da maggioranza e opposizione, ma il presidente del Consiglio Nicola Camporeale ha ritenuto che la questione non rientri nel punto all'ordine del giorno. Tutti sono convenuti, comunque, sulla necessità di rendere funzionali le commissioni, la cui confusione deriva, per il sindaco Antonio Azzollini, da una stagione in cui “non si sapeva chi amministrava e chi si opponeva”. E' emersa una certa amarezza dalle parole del sindaco, secondo il quale “non c'è quasi nessuno in Italia che vuole dialogare con questa amministrazione”. Il sindaco ha colto l' occasione per riproporre il leit motiv che fonda l'autoreferenzialità del consiglio comunale, che ormai da tempo sostiene, secondo la quale “deve essere il consiglio comunale a scegliere gli indirizzi, e non il TAR”.
Autore: Giacomo Pisani
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