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Molfetta, 800 atleti e 27 parrocchie pronti per le Ecclesiadi
23 aprile 2014

MOLFETTA - Quest'anno si ripropone per la decima edizione delle Ecclesiadi. Decima non per anni continuativi, ma che dal '98 ad oggi si sono ripetute diverse edizioni, con una cadenza differenziata e  che dall'anno scorso avranno cadenza biennale. Le Ecclesiadi sono delle olimpiadi tra gruppi parrocchiali. Si contano circa partecipanti provenienti da 27 parrocchie di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo, Terlizzi che si sfideranno in diverse competizioni. Se ne è parlato in una conferenza stampa a Molfetta (nella foto: Pietro Toma, don Franco Sancilio, Francesco Alborè, Gino Sparapagno, don Massimiliano Fasciano) condotta da Gino Sparapano: "L'iniziativa è proposta dalla diocesi attraverso l'ufficio di pastorale del tempo libero ,lo sport,il turismo e i pellegrinaggi, diretto da don Franco Sancilio e dall'ufficio di pastorale giovanile di don Massimiliano Fasciano. L'evento si inserisce nella pastorale della diocesi ed ha una chiara finalità ecclesiale. Non camuffiamo questa iniziativa, che non corrisponde ad una semplice competizione laica ma è il punto di partenza per l'evangelizzazione. Nel 1998 la chiesa Cattedrale di Molfetta si inventò questo evento solo per le altre parrocchie cittadine. E partendo da lì, si è arrivati ad un rilancio diocesano. Quest'anno contiamo circa 800 atleti proveniente dalle 27 parrocchie aderenti al progetto. Una quarantina di discipline che segnano la bellezza e la ricchezza di questa proposta. Inedita rispetto ad altre diocesi, che accolgono questa esperienza e la vogliono rilanciare".

Don Franco spiega come si inseriscono le Ecclesiadi tra le diocesi: " In effetti, è frutto di un organizzazione a livello nazionale, perché il nostro ufficio è una parte di quello presente in tutta Italia. Vogliamo dare spazio e importanza allo sport. Tempo libero e sport, sono essenziali per l'uomo, e di conseguenza  per i cristiani che promuovono i valori della diocesi.  Comunità che si ritrovano e che condividono le stesse qualità. Quando 27 parrocchie si incontrano tra loro, si è consapevoli di essere atleti cristiani che condividono un messaggio importante. Quest'anno non solo i giovani potranno partecipare, ma anche gli adulti, perché anche gli adulti fanno parte delle comunità parrocchiali. Ricordiamo che l'evento gira sullo slogan: E' più bello insieme!".
Proprio i giovani rappresentano un polmone considerevole per questa iniziativa. Allora siamo nel decennio dell'educazione ed il nostro progetto pastorale diocesano si accentra proprio sulla scelta educativa. Come lo sport può potenziare questo servizio che la chiesa offre a favore dei giovani?

Risponde don Massimiliano affermando: "Ban Ki Moon diceva "attraverso lo sport si promuove pace, dialogo e riconciliazione!" Lo sport fa crescere il sentimento di fraternità. E se lo sport non nasce bene in età giovanile, specialmente per situazioni di scarso fair play o razzismo negli stadi, noi cristiani mettiamo in risalto la voglia di stare insieme e vivere bene questo momento. Ci auguriamo che molti giovani siano atleti buoni e pronti ad avere uno stile di vita concorde con quello degli altri. Abbiamo inserito delle regole nuove, degli spazi di fair play molto restringenti. Daremo infatti una pressione positiva per far si che questa sia una palestra di educazione alla vita, come ci ricorda san Giovanni Bosco da quasi duecento anni. Noi speriamo che questa decima edizioni  si contraddistingua proprio perché tanti giovani sappiano mettere in gioco il proprio equilibrio morale e spirituale attraverso la condivisione degli sport".

Pietro Toma evidenzia gli elementi chiave di questa nuova edizione delle Ecclesiadi. Racconta che come ogni anno, si cerca di mettere in evidenza l'importanza del fair play: "Ciò che si aspetta sempre dopo le gare è il così detto quarto tempo, ovvero la condivisione post- sfida, proprio per condividere insieme le emozioni, belle e brutte della gara". Annuncia la creazione di un dado che presenta sulle proprie facce le regole del fair play e che garantiranno il punteggio della parrocchia. "Quest'anno abbiamo deciso di inventare due classifiche che correranno parallelamente. Una per quanto riguarda i risultati delle gare agonistiche e l'altra per il comportamento. Alla fine di queste Ecclesiadi saranno unite le due classifiche per una finale complessiva. Abbiamo aggiunto 4 nuovi sport, ovvero: calcio balilla umano, giochi da oratorio, tiro con l'arco e gara di ballo. Ci sono due mesi e mezzo per questa l'intero evento, quindi a differenza dell'anno scorso, c'è più tempo per fare più cose".

Chiude la conferenza stampa il testimone di eccezione, Francesco Alborè che ha vinto il 28 marzo a Budapest i campionati mondiali master di salto triplo ed è il campione europeo uscente in Germania nel 2012. E' una figura importante perché i giovani hanno bisogno di adulti professionisti che portino loro un messaggio importante: " Iniziai l'attività atletica 22 anni fa, quando avevo 15 anni. Non è stato sempre facile trovare il tempo per l'allenamento considerando la scuola e successivamente il futuro. Non ho avuto sempre momenti felici nella mia carriera, ma ho passato momenti bui, con l'infortunio e non raggiungendo risultati, ma ho sempre affrontato tutto con entusiasmo. Lo sport esiste perché nasce come divertimento, che deve essere sempre alla base. Lo sport mi ha insegnato che bisogna essere sempre leali e rispettosi verso tutti, dal primo all'ultimo. Per le mie prime gare, non raggiungevo grandi risultati, ma senza mai demordere ho raggiunto i miei risultati. Auguro ad ogni sportivo di raggiungere i suoi obiettivi senza mai abbandonare il suo lavoro".

I prossimi incontri saranno domenica 27, nella parrocchia san Domenico di Molfetta, per la celebrazione eucaristica per dare il mandato ai partecipanti. E a seguire mercoledì 30 aprile alle 20 a Giovinazzo, insieme al Vescovo Mons. Luigi Martella e alla testimonianza di Francesco Alborè ci sarà la cerimonia di apertura di queste Ecclesiadi 2014.

© Riproduzione riservata

Autore: Giambattista Palombella
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