Minervini sulla frana di Montaguto e i collegamenti con Roma
L'assessore alla mobilità della Regione Puglia ha spiegato che da aprile per ridurre il disagio sono stati favoriti degli sconti per i viaggiatori su treni e aerei. I primi di giugno la linea ferroviaria dovrebbe essere riaperta
MOLFETTA - Sono tantissimi i molfettesi che per studio o lavoro si dividono tra Molfetta e Roma e che continuano a risentire degli effetti della frana di Montaguto che ha tagliato la linea ferroviaria di collegamento con la capitale e interrotto la statale 90.
“La frana ha messo in crisi la mobilità della Puglia verso la capitale. Abbiamo subito fatto il possibile, in riferimento ai tempi previsti dalla protezione civile nazionale, per mettere in campo misure che mitigassero il disagio”. Così l’assessore alle infrastrutture strategiche e mobilità Guglielmo Minervini che sta seguendo con attenzione l’evolversi della vicenda.
“Attraverso pressioni su Trenitalia dal 16 aprile è stata applicata una riduzione temporanea del prezzo del biglietto, che va da un minimo fisso del 20% a un massimo del 50% in caso di prenotazione con 15 giorni di anticipo. Analogo discorso con Alitalia, a cui abbiamo strappato una tariffa ridotta a 59 euro su oltre il 10% dei posti disponibili sulla tratta Bari-Roma”.
I disagi permangono, è inutile negarlo. I tempi di percorrenza si sono allungati dai 60 ai 90 minuti per via del trasbordo sull’autobus fino a Benevento per superare il tratto di strada ferrata interrotta, ma ancora per poco.
“La protezione civile ci ha assicurato che i lavori stanno procedendo, nonostante le ultimi piogge li abbiano un po’ rallentati – ha spiegato Minervini - e entro i primi di giugno la linea ferroviaria dovrebbe essere riaperta. Restiamo vigili, perché se ciò non dovesse avvenire abbiamo pronte ipotesi alternative”.
La sfida per l’assessore alla mobilità è più ampia e si gioca anche su un terreno politico: “la frana è un ostacolo che rallenta i collegamenti con Roma, ma c’è una barriera che separa la Puglia e il Mezzogiorno dagli investimenti infrastrutturali che in questo momento è più difficile da rimuovere. Dobbiamo evitare che il centro destra alla guida del Paese consegni un pezzo del Mezzogiorno all’isolamento totale”.