Minervini: Azzollini discuta i problemi di Molfetta senza buttarla sempre in rissa
L'inutile e oneroso ricorso al Tar sul piano di recupero del quartiere Madonna dei Martiri è stato disposto nonostante il finanziamento ad opera della Regione delle opere di riqualificazione delle stesse aree urbane
MOLFETTA - L'ultimo atto della polemica a distanza sul finanziamento del piano di recupero della Madonna dei Martiri tra Comune di Molfetta e Regione Puglia arriva dall'Assessore regionale Guglielmo Minervini con la seguente nota:
"L'irrefrenabile bisogno di buttarla in rissa, spinge il sindaco Azzollini di nuovo sul ring. Ma si trovi un altro concorrente diverso dalla Regione Puglia”. L'assessore regionale Guglielmo Minervini commenta così l'ennesimo ricorso ai giudici del Tribunale amministrativo pugliese da parte del sindaco Azzollini. Questa volta oggetto del contenzioso è il piano di recupero del quartiere Madonna dei Martiri, candidato dal Comune di Molfetta al finanziamento regionale dei Pirp (Piani Integrati di Riqualificazione delle Periferie) privo dei requisiti di ammissibilità specificatamente richiesti in quello specifico bando.
La pubblicazione della delibera è avvenuta un paio di mesi fa. Tuttavia dopo la notizia di un nuovo provvedimento regionale con il quale si recuperano e finanziano i progetti di risanamento di altre 99 periferie urbane rimaste fuori dai Pirp, tra le quali la Madonna dei Martiri di Molfetta, attraverso i fondi europei di sviluppo regionale (Fesr), Azzollini ha annunciato il ricorso al Tar contro la prima bocciatura.
“Nel mentre – sottolinea Guglielmo Minervini – tra un'imprecazione e un combattimento, il sindaco spieghi ai cittadini perchè sbaglia clamorosamente la presentazione dei piani urbanistici, perchè risulta ripetutamente assente alle riunioni istituzionali nelle quali si assumono decisioni importanti per l'assetto idreogeologico della città, perchè si permette di rigettare finanziamenti per la realizzazione di nuovi asili nido e, infine, perchè ricorre a contenziosi (perdenti) anche quando i suoi progetti vengono utilmente collocati in graduatorie regionali. Se, tra un colpo e l'altro, riesce a dare queste spiegazioni, forse i cittadini molfettesi gli saranno grati”.
La via del ricorso ai tribunali amministrativi, basti vedere come si è conclusa la vicenda della nuova Capitaneria di Porto, finora ha solo gravato sulle tasche dei molfettesi. Ci sono sedi istituzionali più opportune nelle quali concorrere al governo del territorio. Per questo conclude Minervini: “se il sindaco volesse discutere, solo discutere in modo pacato e costruttivo sui problemi di Molfetta, allora sappia che, come al solito, può contare sulla mia disponibilità".