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Mimmo Corrieri accusa Enzo de Cosmo a Molfetta: hai fatto un colpo di mano L'assessore non accetta il “diktat” e non si dimette dall'incarico, rivendica la titolarità del Movimento “Molfetta prima di tutto” e invita gli iscritti ad abbandonare l'ex parlamentare democristiano
28 novembre 2007

MOLFETTA - La situazione politica locale e la geografia di partiti e gruppi è in movimento anche a Molfetta. Dopo la rottura storica fra Lillino Di Gioia e Annalisa Altomare ora arriva quella fra Mimmo Corrieri (foto) e Enzo de Cosmo. I fatti sono noti, li ha raccontati ieri il cronista di Quindici nel resoconto dell'ultimo consiglio comunale, durante il quale l'ex parlamentare democristiano, non avendo vista accolta la sua richiesta di inserire un rappresentante del Movimento “Molfetta prima di tutto” (Vincenzo Gagliardi) ha dichiarato in una nota che il gruppo politico da lui rappresentato abbandonava la maggioranza di centrodestra guidata dal sindaco Antonio Azzollini e invitava l'assessore Corrieri ad assumere le decisioni consequenziali (dimissioni, ndr). Come Quindici aveva previsto non si è fatta attendere molto la replica dello stesso Corrieri che non ha alcuna intenzione non solo di abbandonare la maggioranza, ma anche la sua poltrona di assessore, come spiega in un comunicato. Ma l'assessore al bilancio della giunta Azzollini, va oltre e accusa il suo ex amico de Cosmo, di aver compiuto un “colpo di mano”, gli rimprovera “diktat”, “dirigismo” e una “visione personalistica della realtà politica” e gli attribuisce, inoltre, la colpa dell'abbandono dei due consiglieri comunali eletti con “Molfetta prima di tutto” (Luigi Roselli e Giovanni Mezzina) passati a “Forza Italia”. Infine, colpo decisivo, si considera l'unico garante del Movimento, in quanto presentatore della lista, e invita “gli amici che non condividono il colpo di mano” a una sorta di “ammutinamento” nei confronti di Enzo de Cosmo che “non rispettando il vincolo dell'apparentamento con la coalizione di Azzollini, si pone fuori da Molfetta prima di tutto”. Un vero “scisma” in piena regola. Corrieri si sofferma anche sulla sua gestione del suo assessorato, vista, ovviamente, in chiave fortemente positiva, “per aver rilevato il Comune in condizioni finanziarie disastrose con lo sforamento del patto di stabilità per la spesa corrente di oltre 2 milioni e 800mila euro, con le conseguenti pesanti sanzioni previste dal legislatore e il blocco delle assunzioni e degli investimenti”. Parla anche dei milioni di euro di debiti fuori bilancio ereditati dall'amministrazione precedente (sempre di centrodestra, con l'appoggio dell'attuale sindaco Azzollini, ma guidata da Tommaso Minervini, ndr). “Nel giro di 15 mesi – aggiunge Corrieri – l'amministrazione, anche attirandosi le ire di molti soggetti che avevano scialacquato utilizzando allegramente il denaro pubblico infischiandosene di mandare il Comune alla bancarotta (il riferimento è a Tommaso Minervini? ndr), ha risanato le finanze comunali, ripianando la situazione debitoria accertata, cancellando dal bilancio i residui non esigibili ma soprattutto, ora possiamo dirlo con certezza ed orgoglio, riportando il Comune di Molfetta a rispettare il Patto di Stabilità e quindi ad evitare le sanzioni previste dalla legge”. Alla luce di queste considerazioni, “a fronte di tale impegno e dei risultati ottenuti”, Corrieri ritiene che non si possa condividere la decisione di uscire dalla maggioranza che governa la città perché sarebbe un “suicidio politico”, soprattutto perché, a suo parere, non esiste un progetto politico alternativo su cui lavorare, “forse quello del così detto centro moderato nel quale padroneggiano personaggi passati da destra a sinistra e che ancora vagano alla ricerca di rivincite” e qui la stoccata va all'altro suo ex amico della Democrazia Cristiana, Lillino Di Gioia, con il quale ha condiviso tante battaglie politiche prima della diaspora. Insomma, un Corrieri all'attacco che tira fendenti a destra e a manca e al quale non mancherà di replicare Enzo de Cosmo, arroventando ancora di più un clima politico cittadino, che vede tutti contro tutti (in politica e non) e che certamente non è utile alla città. Intanto ora si pone il problema: chi rappresenta ora “Molfetta prima di tutto” Corrieri che rivendica la presentazione della lista o de Cosmo, il cui nome è scritto anche nel simbolo del partito? Staremo a vedere.
Autore: Felice de Sanctis
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