Mille voci per Amatrice per Molfetta c’è anche l’Alter Chorus
Il coro lirico diretto da Antonio Allegretta
Se c’è qualcosa in grado solo di unire e mai dividere quella è la musica. E per questa sua peculiarità non c’è mezzo migliore della musica per promuovere iniziative di solidarietà e metterne in pratica gli intenti. Su questo presupposto si basa il progetto di solidarietà “1000 voci per ricominciare”, ideato dal coro Città di Rivarolo in Piemonte e poi sviluppato insieme al coro Histonium di Vasto in Abruzzo e il coro San Gregorio Magno di Ferrara in Emilia, per raccogliere fondi in favore della ricostruzione del teatro di Amatrice, uno dei comuni più dilaniati dal terremoto dell’agosto dello scorso anno. A circa un anno dall’attuazione del progetto, 350 tra cori, orchestre e scuole provenienti da tutta Italia hanno aderito a questa iniziativa con più di 150 concerti eseguiti in tutte le città e raccogliendo più di 130.000 euro. E Molfetta, terra musicalmente prolifica e particolarmente sensibile al richiamo dell’impegno etico-sociale, è qui rappresentata da una delle sue realtà musicali più significative, l’Alter Chorus, diretto da Antonio Allegretta, compagine che in oltre dieci anni di vita ha spesso e volentieri messo a disposizione la sua arte a favore di iniziative benefiche, prima fra tutte Telethon. Il coro lirico molfettese, insieme ad altre 34 tra corali liriche e polifoniche e cori scolastici di voci bianche provenienti da tutta Italia, è andato a formare il mastodontico coro di 800 elementi protagonista principale del concerto intitolato “1000 Voci per Amatrice”, tenutosi a Ruvo di Puglia lo scorso sabato 16 settembre in Piazza Matteotti, organizzato nell’ambito dell’iniziativa “1000 voci per ricominciare” dall’Associazione Corale Polifonica “Michele Cantatore” di Ruvo, con il patrocinio della Regione Puglia e dell’Amministrazione Comunale di Ruvo di Puglia e in partnership con la Società Alce Nero, la Confcommercio Bari BAT, la Fondazione Casillo, la Fondazione S.E.C.A, la Cantina Crifo, la Pro Loco e la testata web Ruvesi.it. Ad eseguire il concerto, insieme col coro, l’Italian Philharmonic Orchestra e il soprano Annalisa Raspagliosi, nativa di Amatrice e perfezionatasi con il famoso soprano Raina Kabaivanska, diretti da un direttore d’orchestra di fama quale il M° Vito Clemente, il quale con indiscussa professionalità e piglio deciso ha saputo inquadrare e armonizzare quell’enorme numero di esecutori, certamente insolito per una esecuzione musicale. A presentare la serata Barbara Capponi, giornalista del TG1. Seppur, a dispetto della loro assonanza, le parole latine chorus (coro) e cor (cuore) abbiano una etimologia diversa, quella serata ha fatto il miracolo di renderle perfettamente affini. Tante realtà, di diversa provenienza geografica e diversa formazione tecnica musicale, si sono unite a formare un unico grande cuore, in un tripudio di gioia ed entusiasmo per questa grande festa della coralità all’insegna della solidarietà. Il programma eseguito, introdotto dall’Inno Nazionale, è un compendio della grande cultura musicale italiana ed europea, quella che, appunto, sa rendere uniti tutti: Dolce sentire, di Ortolani, dalla colonna sonora del film Fratello Sole, Sorella Luna, eseguito in maniera soave dalle voci bianche, il Gloria di Vivaldi, L’Ave Verum di Mozart, Dies Irae e Lacrymosa dal Requiem di Mozart, Casta Diva dalla Norma di Bellini nella splendida esecuzione di Annalisa Raspagliosi (e nella bella coincidenza dell’esatto quarantennale dalla scomparsa di colei che di quest’aria ne ha resa una interpretazione leggendaria: Maria Callas), Signore delle Cime di De Marzi, nell’arrangiamento del ruvese Giuseppe Barile e con l’intervento della solista Natalia Abbascià, l’Inno alla Gioia dalla IX Sinfonia di Beethoven, l’intermezzo sinfonico dalla Manon Lescaut di Puccini, La Vergine degli angeli dalla Forza del Destino di Verdi, ancora insieme alla Raspagliosi, e gran finale con Gloria all’Egitto e Marcia Trionfale dall’Aida di Verdi, senza dimenticare il coro lirico per antonomasia, ossia il Va pensiero del Nabucco di Ver-di, brano quest’ultimo bissato a grande richiesta. Sono intervenuti alla serata rivolgendo ai presenti un indirizzo di saluto il M° Angelo Anselmi, presidente dell’Associazione Corale Polifonica “Michele Cantatore”, cui va dato atto dell’abnorme sforzo organizzativo, Elisabetta Marcigliano promotrice del progetto “1000 voci per ricominciare”, il sindaco di Ruvo Pasquale Chieco, il nunzio apostolico in Perù Mons. Nicola Girasoli, originario di Ruvo, il vescovo diocesano Mons. Domenico Cornacchia e, in rappresentanza del comune di Amatrice ha presenziato il consigliere comunale Luca Poli. Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, atteso per il concerto ma impossibilitato all’ultimo momento a parteciparvi, ha inviato un videomessaggio in cui ribadisce l’impegno dell’amministrazione da lui guidata di far leva anche sulla cultura per far ripartire il suo paese, nonostante i forti ritardi nella ricostruzione, spendendosi per il progetto di un nuovo centro polifunzionale che faccia da teatro, cinema e sala convegni, da realizzarsi, appunto, grazie a quanto raccolto in queste iniziative. L’auspicio dell’Amministrazione Comunale di Amatrice è che ad inaugurare il teatro sia la stessa immensa compagine corale che ha reso memorabile questo concerto. E speriamo che possa risuonare molto presto nel nuovo teatro il canto di gioia di una comunità finalmente rinata dalle macerie.