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Michele Jacono, segretario provinciale Filcams CGIL Bari, denuncia le precarie condizioni di lavoro nei centri commerciali e nel parco divertimenti Miragica Sofferenza delle aziende sub-appaltatrici dei servizi di pulizie, portierato e sorveglianza per il mancato rispetto delle scadenze di pagamento delle fatture emesse per il servizio reso, scaricata sui lavoratori non retribuiti da mesi.
22 dicembre 2012

MOLFETTA - «Colossi nazionali, si sono insediati nel nostro territorio con promesse di rilancio della città sotto il profilo economico e turistico che invece nel breve volgere di qualche anno si sono rivelate vacue».

Con queste parole Michele Jacono, segretario provinciale Filcams CGIL Bari, denuncia le precarie condizioni economico-occupazionali di alcuni lavoratori in centri commerciali e, in particolare, al parco divertimenti Miragica (situazione che sembra ricalcare quella già denunciata ad ottobre dagli addetti alle pulizie all’Outlet).

Secondo Jacono, «è ormai da qualche anno che le aziende sub-appaltatrici dei servizi di pulizie, portierato e sorveglianza soffrono in quanto la proprietà non rispetta le scadenze di pagamento delle fatture emesse per il servizio reso». Questa la posizione della Filcams CGIL Bari che, se accertata, potrebbe aprire un’altra breccia nel mondo del lavoro: di sicuro, la proprietà avrà modo di spiegare con chiarezza questo presunto mancato rispetto delle scadenze nei pagamenti (forse dipeso anche da difficoltà economiche del periodo).

A quanto pare, secondo quanto riportato nel comunicato, la società che si occupa dei servizi di sorveglianza diurna e di portierato notturno (impiega una decina di operai) vanterebbe un credito per fatture non pagate da agosto 2011 a settembre 2012 di 72mila euro circa (situazione che dovrebbe essere chiarita, e si spera sia già stato fatto, alla città di Molfetta e, soprattutto, ai lavoratori con una soluzione immediata): la stessa ditta avrebbe comunicato alla Filcams CGIL Bari che ai sensi dell'art. 1256 del C.C. «riterrà risolto il contratto in essere avendo già sospeso il servizio dal 7 dicembre per mancato pagamento, il tutto a sfavore dei lavoratori che si trovano senza lavoro dall'oggi al domani e che non ricevono salario da ottobre 2012 ad oggi».

«Capiamo le difficoltà del momento, ma la Filcams CGIL di Bari non permette che altri lavoratori siano messi per strada, perdendo l'unica fonte di reddito - conclude il comunicato -. La denuncia della Filcams CGIL, che rappresenta parte dei lavoratori impegnati nell'appalto, vuole sensibilizzare le istituzioni comunali e gli utenti che utilizzeranno la struttura». La stessa Filcams CGIL annuncia che metterà in atto tutte le iniziative volte alla tutela dei posti di lavoro e al recupero dei salari ancora dovuti.

 

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