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“Michele ci minacciava spesso” parla la ragazza del giovane accoltellato
24 agosto 2001
MOLFETTA – 24.8.2001 E' stata interrogata a lungo, dal Procuratore del tribunale dei minori di Bari, Carmela, la ragazza di 17 anni fidanzata del giovane Raffaele Grosso di 21 anni (nella foto) ucciso la sera del 13 agosto in via Trieste a coltellate dal presunto rivale in amore, il 16enne Michele. Carmela, secondo indiscrezioni, avrebbe raccontato che Michele li minacciava spesso, aggiungendo altri particolari inquietanti che rendono sempre più debole la tesi della legittima difesa sostenuta dall'avvocato dell'omicida. Ad aggravare la sua posizione ci sarebbero le testimonianze di altre tre persone presenti al momento del delitto. Ci sarebbe stata una sorta di violenza psicologica ai danni della coppia, esercitata con insistenza da Michele, che non si rassegnava all'idea che Carmela gli aveva preferito Raffaele, un bravo ragazzo più grande di lui che lavorava come muratore. L'avvocato della famiglia Grosso, Bepi Maralfa, ha decisamente escluso l'ipotesi della legittima difesa, anche per il possesso del grosso coltello, arma del delitto, abbandonata sul luogo dell'aggressione, mentre la vittima era disarmata. Perciò esiste un'evidente sproporzione tra l'offesa e la difesa. Inoltre Raffaele aveva un rapporto costante con la ragazza, in quanto, ogni volta che la prelevava dalla comunità che la ospitava (la ragazza non è orfana come si era detto in un primo momento, ma sarebbe stata tolta alla famiglia perché oggetto di violenze), apponeva la propria firma su un registro. Questo, secondo Maralfa, dimostrerebbe una certa stabilità del rapporto. La ragazza, intanto, nella prossima primavere diventerà maggiorenne e potrà essere accolta nella famiglia di Raffaele, come ha espressamente sostenuto la mamma del ragazzo, durante i funerali (nella foto).
L'assassinio del giovane Grosso, unitamente all'altra assurda morte del meccanico De Ceglie, avvenuta al “Park Club” in seguito a una caduta determinata da una presunta gomitata al torace ricevuta da un conoscente durante un litigio, hanno profondamente scosso l'opinione pubblica molfettese. Se a questi fatti si aggiungono altri episodi di violenza minore, l'escalation dei furti negli appartamenti, si comprende come il clima in città da qualche mese sia cambiato. Dipende dal cambio di amministrazione? Il centro-destra è forse meno attento alla qualità della vita della città? Oppure certi bulli locali si sentono legittimati, da un nuovo governo, ad agire con arroganza nella speranza di restare impuniti? O forse sentono un humus più favorevole? Sono interrogativi inquietanti, ai quali occorre dare una risposta. La politica si fa anche attraverso una presenza nella città, con atti e comportamenti che possano essere considerati di esempio per i cittadini.
Adelaide Altamura
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Gianluigi Ragno
27 Settembre 2001 alle ore 00:00:00
E' triste vedere come in poco tempo passato lontano dalla città in cui sono cresciuto le cose possano essere così precipitate. E' squallido che però si cerchi di strumentalizzare ciò che accade dando la colpa ad un governo appena insediato che per quanto incapace non può essere già colpevole di un fenomeno che è invvece RADICATO nel comportamento del molfettese omertoso e timoroso di rispondere alla criminalità con i fatti e di rivendicare ciò che gli spetta. Una città dove i vari "Michelino Vincenzino e Pizzabballa" personaggi di minuscolo calibro fanno ciò che gli pare da anni, cresce e con essa la criminalità che la abita, se non combattuta. Qualcuno disse: ci si siede all'ombra oggi perchè qualcuno ha piantato un albero qualche anno fa! L'albero della colpa ha radici profonde,signori, e i giardinieri lo guardano...e litigano su chi l'ha piantato :-))
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antonio scardigno
28 Agosto 2001 alle ore 00:00:00
caro anonimo operatore di polizia; non te lo ha ordinato il dottore di fare il poliziotto, se lo hai fatto è una tua scelta personale, ma una volta fatta la scelta devi servire lo stato secondo i suoi dettami legislativi che non permettono assolutamente di usare violenza gratuita, come è successo a Genova o succede spesso negli stadi. Se poi uno ha paura di fare questo mestiere è libero di farne un'altro. Comunque sappi che anche in ILVA a Taranto muoino tanti operai sul lavoro per meno di due mln al mese e nessuno di destra si scandalizza; anzi stanno proponendo di diminuire gli obblighi delle imprese circa le normative della sicurezza sul lavoro. Voi poliziotti (se lo sei veramente) non siete speciali siete dei normali lavoratori con i relativi rischi (leggiti le statistiche e vedrai che il rischio in fabbrica e più elevato rispetto a quello affrontato dalle forze dell'ordine)
Rispondi
Michele Pisani
28 Agosto 2001 alle ore 00:00:00
Miei fortunati ex concittadini, visto che purtroppo per lavoro non risiedo più a Molfetta, non siete stanchi delle scaramucce di palazzo e dei soprusi delinquinziali? Quando vi decidete a darvi una mossa e dire basta a questo scempio? Vi rendete conto che il potere politico vi ha regredito quasi all'epoca dell'impero romano quando il popolo per tacere e stare buono veniva accontentato con il famoso "panem et circenses"? ovvero falso benessere e spettacoli da circo (vedi manifestazioni estive di bassa fattura)? E allora gridiamo basta e riappropriamoci civilmente della nostra città e della nostra antica cultura. Meditate gente, meditate.......
Rispondi
l s
28 Agosto 2001 alle ore 00:00:00
x antonio scardigno (ammesso che sia il tuo vero nome). ma allora sei fissato con la "destra"? mi sembri troppo politicizzato, preferisco non continuare questa discussione (anche perchè hai il dente avvelenato con i poliziotti). saluti
Rispondi
l s
27 Agosto 2001 alle ore 00:00:00
sono un operatore di POLIZIA... volevo chiedere a Luigi Salvemini cosa ne sà di pacifisti e black bloc? É forse uno di loro? Ha partecipato al G8 di Genova? Che ci "azzecca" la POLIZIA con gli episodi di Molfetta, Berlusconi, Previti, Dell'Utri? Ma che c.... stai dicendo? Ma lo sai la m.... che c'è nella sinistra italiana, nelle Coop rosse, nelle amministrazioni rosse che non salta mai fuori e di cui NOI siamo a conoscenza ma non possiamo farci nulla perchè qualche POTERE dello Stato ce lo impedisce? MA TUTTO QUESTO COSA C'ENTRA CON LA "città della Pace"?
Rispondi
l s
27 Agosto 2001 alle ore 00:00:00
sono un operatore di POLIZIA... volevo chiedere a Luigi Salvemini cosa ne sà di pacifisti e black bloc? É forse uno di loro? Ha partecipato al G8 di Genova? Che ci "azzecca" la POLIZIA con gli episodi di Molfetta, Berlusconi, Previti, Dell'Utri? Ma che c.... stai dicendo? Ma lo sai la m.... che c'è nella sinistra italiana, nelle Coop rosse, nelle amministrazioni rosse che non salta mai fuori e di cui NOI siamo a conoscenza ma non possiamo farci nulla perchè qualche POTERE dello Stato ce lo impedisce? MA TUTTO QUESTO COSA C'ENTRA CON LA "città della Pace"?
Rispondi
l l
27 Agosto 2001 alle ore 00:00:00
Non c'è dubbio, Molfetta è una città che rispecchia tutta la sua ignoranza a cominciare dalla giunta comunale, incapace di dare una, dicasi una, risposta a questo crescendo di violenze, come se tutto scivolasse sui binari della totale indifferenza: COMPLIMENTI!!!
Rispondi
antonio scardigno
27 Agosto 2001 alle ore 00:00:00
Caro l s che tu sia un fascista di destra è certo (visto il tuo linguaggio) che tu sia un operatore di polizia ho dei forti dubbi. Comunque firmati se hai coraggio, come facciamo tutti noi; altrimenti le tue invettive contro la sinistra ecc. non servono a niente.
Rispondi
antonio scardigno
27 Agosto 2001 alle ore 00:00:00
x antonio scardigno: mi sono firmato. sei contento. se non mi faccio riconoscere, qualche motivo ci sarà, non pensi? lo sai che che le Forze dell'Ordine devono essere apartitiche e se mi faccio riconoscere posso subire qualche procedimento disciplinare? ma tu che ne sai... parli di destra o di sinistra giudicando una persona dal linguaggio. dovresti provare a fare Ordine Pubblico in uno Stadio o in una manifestazione dove ci sono 100, 1000 o 10000 scalmanati che ti tirano addosso di tutto, solo perchè cerchi di far rispettare la Legge (sempre x meno di 2 mln il mese checchè tu ne pensi). Le manganellate non sono nè di DESTRA nè di SINISTRA, sono solo, purtroppo, necessarie.
Rispondi
Luigi Salvemini
26 Agosto 2001 alle ore 00:00:00
Gianna non hai capito nulla: la cultura per la destra è un optional. Il problema non è punire i responsabili con la pena di morte, ma proclamare a parole la pena di morte, ma permettere che vengano depenalizzati alcuni reati che riguardano il vostro amico Berlusconi. La pena di morte (studiati Beccaria) non ha mai risolto alcun problema, non serve come deterrente, perché chi commette un reato, se sa che deve morire, uccide per primo. Se per un rapimento viene prevista la pena di morte, stai sicura che se i banditi rischiano di essere scoperti, uccidono il rapito. Anche l'ergastolo non serve a nulla: basterebbero 30 anni, ma fatti veramente in galera, non con le scappatoie che amano quelli di Forza Italia per non far andare in carcere Dell'Utri e Previti. Rifletti prima di parlare. E in quanto al clima della città, non dimenticare che i bulli dettero origine allo squadrismo fascista che copriva tutte le loro malefatte, compreso l'assassinio di Matteotti. Se vuoi posso regalarti un libro di storia. E ha ragione Felice De Sanctis a preoccuparsi: lui non dice che l'assassinio è colpa della destra, ma che c'è un clima per cui questa gente crede di poter fare il proprio comodo. Anche perché la polizia spacca la testa solo ai pacifisti, non ai black bloc. Meditate gente meditate...
Rispondi
gianna de palma
26 Agosto 2001 alle ore 00:00:00
MA SE NOI DI DESTRA VOGLIAMO LA PENA DI MORTE PER GLI ASSASSINI, COME TALI PERSONAGGI POTREBBERO SENTIRSI TUTELATI DA UN GOVERNO DI DESTRA? RICORDIAMO CHE LA SINISTRA 4 MESI FA VOLEVA IN PARLAMENTO ABOLIRE L'ERGASTOLO, QUESTA SI' CHE SAREBBE STATA UNA MANNA PER I BULLI DI PAESE!!!! VERGOGNATEVI SINISTROIDI!!!
Rispondi
Nino Caputo
25 Agosto 2001 alle ore 00:00:00
L'Amministrazione di questa città c'entra poco dal momento che non ha ancora fatto nulla per connotarsi in un senso e nell'altro però quando si sentono certe affermazioni da Ministri ( vicenda Lunardi) senza che nemmeno i Tg battano ciglio io sono contento che ci siano alcune -e poche- testate giornalistiche che con coraggio alzano la testa e s'indignano: La gente dovrebbe fare altrettanto ma tanto siamo tutti omologati nel peggio e quelle poche voci dissenzienti non ce la fanno nemmeno a tener testa a tanta degenerazione politica e del costume. Se mai vedremo quali attività l'Amministrazione appronterà per rimediare a tanta violenza che questi giorni ci ha accompagnato.
Rispondi
Davide M.
25 Agosto 2001 alle ore 00:00:00
Come al solito, Quindici si contraddistingue per la sua assoluta parzialità di giudizio. Ma che c'entra la nuova amministrazione con l'escalation di atti criminali degli ultimi tempi??? Io stimo Quindici (sia il giornale che il sito) ma a volte sono davvero disgustato dalla strumentalizzazione ignobile che viene sistematicamente compiuta ai danni dei propri avversari politici! De Sanctis, non starai tirando un pò troppo la cinghia???
Rispondi
f f
25 Agosto 2001 alle ore 00:00:00
Se quindici è di parte sarà il tempo a dimostrarlo sta di fatto che se fatti sconcertanti come quelli degli ultimi giorni dovessero ancora verificarsi con frequenza, la gestione della nuova amministrazione sarà in qualche modo responsabile. non dimentichiamo che alcuni boss di Molfetta siedono proprio nell'aula consigliare. Quale miglior esempio per chi è fuori?
Rispondi
Felice de Sanctis
25 Agosto 2001 alle ore 00:00:00
Ringrazio Davide M. per la stima, ma vorrei ricordargli, come ripeto da anni inutilmente perché la gente non vuol sentire, che occorre sempre distinguere le notizie dalle opinioni. Nelle News di "Quindici on line", per come sono strutturate tecnicamente (ed è difficile farlo in modo diverso), non è possibile materialmente distinguere tra notizia e opinione. Ma l'opinione, se c'è, è sempre in fondo alla notizia e il lettore che non ha riserve mentali e pregiudizi o che sa semplicemnte leggere, queste cose le distingue. Perciò, non si deve parlare di parzialità, ma di opinioni. Mi sa spiegare lei perché tutti possono esprimere le proprie opinioni, tranne i giornalisti che invece lo fanno per mestiere? Importante, ripeto, è distinguere tra fatti e opinioni. "Quindici", inoltre, a differenza di altri, ha una propria linea politica e i suoi redattori hanno le proprie opinioni, altrimenti un giornale diventa una pattumiera dove ci puoi mettere tutto e il contrario di tutto. Ma siamo rispettosi delle opinioni degli altri (espresse in modo civile), perché questa è la democrazia. Rivendico, perciò, il diritto di esprimere liberamente le mie opinioni e sono sempre pronto a confrontarmi con chi la pensa diversamente da me. Guardi, la mia preoccupazione è reale, ma, almeno in questo caso, non interessa chi sia alla guida della città, importa che faccia sentire la sua presenza. Negli anni scorsi è stato sconfitta una grave piaga delinquenziale, come quella della droga. Si è mai chiesto perché era proliferata? Perché c'era stata troppa tolleranza verso le degenerazioni del costume civico. Sicuramente io, per il mio mestiere di giornalista, parlo con più gente di lei e avverto questa preoccupazione: un amico, per esempio, mi ha fatto rilevare che sono tornate le bancarelle dei fruttivendoli per strada, sia a piazza Paradiso che a via Immacolata e perfino in via Massimo D'Azeglio la gente fa la spesa in mezzo al traffico. Sono segnali significativi. Se non si danno risposte forti, questa città tornerà ai tristi anni passati. Provi ad andare nelle città vicine e vedrà la differenza. Molfetta sembra sempre più una città morta. Se non vuole considerare la mia un'opinione, la consideri una provocazione. Ma, diamine svegliamoci, discutiamo. Dopo sarà troppo tardi. Comunque stia tranquillo, fino a quando non ci impediranno con la forza di esprimere le nostre opinioni, continueremo a farlo. Siamo e restiamo uomini liberi.
Rispondi
BB BB
25 Agosto 2001 alle ore 00:00:00
DA OSSERVATORE ESTERNO (NON VIVO PIù A MOLFETTA DA MOLTI ANNI MA CI RITORNO SPESSO) MI PARE CHE IL PROBLEMA NON SIA TANTO CHI AMMINISTRA LA CITTà (A MOLFETTA PIù O MENO SONO SEMPRE GLI STESSI) MA COME SI AMMINISTRA. LA TUTELA DELL'ORDINE PUBBLICO SPETTA SIA AI CARABINIERI O ALLA GDF (PRESENTI IN CITTA) MA SOPRATTUTTO ALLA POLIZIA MUNICIPALE CHE è MOLTO PIù RADICATA NEL CUORE DELLA STESSA. MA QUESTI DOVE SONO? CHI LI VEDE? NON RIESCONO NEMMENO A CONTROLLARE I PARCHEGGI A PAGAMENTO O I PARCHEGGI "SELVAGGI" (VUOI PER CARENZA DI PERSONALE VUOI PERCHE SE NE SBATTONO ALTAMENTE). PER NON PARLARE DEI MOTORINI: VANNO TUTTI SENZA CASCO, IN DUE SE NON IN TRE, CONTROMANO E A TUTTA VELOCITà... E I VIGILI DOVE SONO: IN QUALCHE BAR, A FARE LA SPESA O A GIRONZOLARE CON LE "ROMBANTI" MOTO COME HANNO VISTO FARE IN QUALCHE TELEFILM. SE QUALCHE RISULTATO SI è OTTENUTO A MOLFETTA BISOGNA RINGRAZIARE ALTRE FORZE DELL'ORDINE NON CERTO IL "CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE" CHE MI PARE SIA UNICAMENTE UNA "MACCHINA MANGIASOLDI" PER LA COMUNITA' MOLFETTESE. RIFLETTETECI.
Rispondi
a b
25 Agosto 2001 alle ore 00:00:00
In effetti il clima è cambiato. Pare che l'arroganza di qualche consigliere comunale si trasferisca anche in ambito privato.
Rispondi
Davide M.
25 Agosto 2001 alle ore 00:00:00
Prendo atto della garbata replica del direttore De Sanctis. Ma guardi, premettendo che anche secondo me una testata giornalistica senza coraggio di affermare le proprie opinioni è come una spaghettata senza sale, resto però dell'idea che, NEL CASO SPECIFICO DELLA TRAGEDIA DEL RAGAZZO ACCOLTELLATO, mettere in ballo l'amministrazione è un qualcosa che io reputo davvero grave e scorretto. Concordo su gran parte di ciò che lei ha detto, caro De Sanctis. La città sta morendo e stia tranquillo: anche io me ne sono accorto! Ma ripeto...cosa c'entra l'amministrazione con la tragedia di un ragazzo assassinato IN QUELLE DETERMINATE CIRCOSTANZE? Vuole forse dirmi che se a maggio avesse vinto il sig. Sallustio, ora Molfetta sarebbe un'oasi di pace e di quieto vivere?...Suvvia, non prendiamoci in giro Le auguro buon lavoro. Con affetto, Davide
Rispondi
Antonio Allegretta
25 Agosto 2001 alle ore 00:00:00
Per Davide. Non è per prendere le difese di de Sanctis. Non ha bisogno di difensori d'ufficio. Scrivo perché le preoccupazioni di de Sanctis sono anche le mie. Mi pare che il direttore non abbia mai affermato che la colpa sia dell'Amministrazione di centrodestra o che se avesse vinto Sallustio le cose sarebbero state diverse. Si registrano semplicemente dei fatti nella città e in Italia, e non mi riferisco solo ad episodi di cronaca (scelte amministrative, politiche, coportamenti e dichiarazioni di personaggi pubblici). Questi fatti accadono immediatamente dopo la vittoria del centrodestra. Perché? Già durante la campagna elettorale si notavano strani personaggi a presidio dei seggi. Mi pare naturale chiedersi: "Dipende dal cambio di amministrazione? Il centro-destra è forse meno attento alla qualità della vita della città? Oppure certi bulli locali si sentono legittimati, da un nuovo governo, ad agire con arroganza nella speranza di restare impuniti? O forse sentono un humus più favorevole?"
Rispondi
michele natalicchio
25 Agosto 2001 alle ore 00:00:00
Non raccontiamo balle per cortesia, l'amministrazione di destra non c'entra assolutamente nulla con gli episodi di violenza che si sono verificati negli ultimi tempi nella nostra città. E' stata una pura casualità se questi sono avvenuti oggi e non qualche mese fa. Il sindaco, a differenza di come la pensano molti amministratori di destra, non è lo sceriffo della città, questo succedeva nel Far-West. Pertanto noi popolo di sinistra non commettiamo l'errore di attribuire ogni cosa che vada male alla politica della destra, faremmo il loro gioco. Le rsponsabilità di un amministrazione esistono e sono ben definite; ad esempio da quando si è affermata la destra nella nostra città è ritornato un clima di bullismo che era sparito negli anni scorsi; e personaggi da quattro soldi che erano stati ormai emarginati sono ricomparsi e fanno rivalere la loro prepotenza nei confronti della gente civile. A Tommaso Minervini, persona che io reputo di un livello morale superiore a quello di molti suoi compagni di merenda, il compito di tagliare di netto questi nuovi fenomeni negativi emergenti; prima che sia troppo tardi.
Rispondi
pippo calogero
24 Agosto 2001 alle ore 00:00:00
+ sicurezza per i cittadini... questi i frutti del governo a rete ..il ministro dell'interno che dice , mi pare,che contro la mafia si puù fare poco e nelle città accade ....quello che si vede
Rispondi
claudio de gennaro
24 Agosto 2001 alle ore 00:00:00
Credo sia inutile polemizzare su queste vicende riferendosi alla "citta' in rete".... Non dimentichiamoci delle violenze degli anni passati. Piuttosto si dica cio' che e' piu' obiettivamente riscontrabile, ormai da tempo: in prima istanza, l'assenza di prevenzione cittadina da parte degli organi di vigilanza direttamente competenti e responsabili dell'ordine pubblico, e successivamente, la mancanza di pressione politica su di essi da parte del governo locale, (ma anche da parte dell'opposizione)- di oggi e di ieri.
Rispondi
Giuseppe Salvemini
24 Agosto 2001 alle ore 00:00:00
E' vero si ha l'impressione in cittòà che il clima sia cambiato. Vogliamo capire perché
Rispondi
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