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Meridionalità e Mediterraneità al Liceo Classico Un ciclo di conferenze che hanno coinvolto docenti e studenti
15 maggio 2003

Il Liceo Classico, in occasione del progetto “Meridionalità e Mediterraneità”, ha promosso tre conferenze riguardanti la presentazione del libro “Testimone inconsapevole”, del dott. Gianrico Carofiglio, la narrazione del mito di “Cimone e Pero” e il legame storico-artistico, curata dal docente di letteratura latina dott. Cipriani, e la presentazione del libro “Anna nella rivoluzione”, della dott.ssa Bianca Tragni. Nella prima conferenza l' autore del libro sopracitato ha affrontato tramite le domande poste da noi alunni, il tema della giustizia nel meridione. Tra pagine dedicate alla descrizione del protagonista, e ai suoi rapporti interpersonali, o ancora sentenze e processi delineati in maniera avvincente, cattura l' attenzione del lettore, non tralasciando messaggi profondi sulla giustizia sociale. Molte le incertezze negli studenti riguardanti i particolari più minuziosi, che in un primo momento potrebbero sembrare futili, ma che in realtà sono indispensabili alla comprensione della storia. Grazie a numerosi chiarimenti si sono sanati dubbi che sia docenti che studenti si erano posti riguardo l' autenticità del libro in qualità di romanzo di formazione; dunque ha la capacità, con il registro linguistico non eccessivamente aulico, di smuovere le coscienze di ciascuno di noi, predisposte sempre a un giudizio, anzi, potremmo definirlo un pregiudizio, come quello che accomuna l' indole razzista del “Testimone inconsapevole”. Fa seriamente riflettere che nel XXI secolo si abbiano ancora ideali di intolleranza nei confronti di chi è considerato “diverso” solo per il colore della pelle. Di argomento del tutto differente ma accomunato dal tema della meridionalità, è la seconda conferenza, nella quale il dott. Cipriani, ci ha illustrato anche tramite numerose immagini raffiguranti gli affreschi del mito di “Cimone e Pero”, incentrate sul tema dell' amore paterno. Il docente ha definito questo mito un vero e proprio inno all' amore nel quale la cultura classica assume un' importanza straordinaria, affronta le tematiche della pietas, dello zelo e dell' importanza della vita. Il mito infatti, seppur inizialmente potrebbe apparire inusuale e contro una morale etica, in realtà è viva espressione del sentimento che una figlia prova nei confronti del padre, in fin di vita; per nutrirlo infatti, lo allatta al seno. La storia viene rappresentata artisticamente in maniera diversa, a seconda del periodo storico in cui è ambientata. Il tema fondamentale è il giudizio della gente, che potrebbe facilmente fraintendere il gesto di pudicizia della donna che, con molto coraggio, ma soprattutto con la consapevolezza del rischio a cui va incontro qualora fosse scoperta, ignora le dicerie mondane e provinciali della gente, per salvare la vita di suo padre, che a sua volta le ha precedentemente donato la vita. Il docente ha affrontato il tema della misericordia tramite l'opera artistica del Caravaggio; il quadro è ambientato in un carcere. La differenza fondamentale è l' assenza del grado di parentela fra i due personaggi, che sono due estranei. La donna è una popolana che compie questo gesto per solidarietà nei confronti di un uomo anziano in fin di vita. L' importanza del gesto è intrinseca nel messaggio pagano in chiave cristiana. E questo atteggiamento lo si potrebbe definire anche paradossale, perché una figlia dà la vita ad un padre. L' ultima conferenza, tenutasi presso il chiostro della fabbrica di San Domenico, aveva come tema principale la figura delle donne durante le grandi rivoluzioni e con la relativa presentazione del libro “Anna nella rivoluzione” della dott.ssa Bianca Tragni. Donna di un' eccezionale preparazione storica, la signora Tragni, ha teso molto ad evidenziare quanto il concetto di “Meridione”, non sia di tipo fisico, ma è un concetto del tutto relativo: quindi non bisogna vergognarsi delle proprie origini, è necessario invece osannare la nostra storia locale, perché il Sud ha raggiunto traguardi che tutto il resto dell' Italia ha raggiunto molto più tardi: e qui l' esempio di Altamura, che per prima è divenuta repubblica. Successivamente c' è stata presentata la devastazione che i calabresi, sotto la guida del cardinal Ruffo, portano in Puglia e qui la definitiva eliminazione dell'indipendenza delle città pugliesi. Una triade splendida che attraverso letteratura, arte e storia ci ha presentato il Sud come un focolare di spunti e innovazioni che non hanno mai cessato di esistere. Vincenzo Gallo Marianna La Martire Mariagrazia Panunzio
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