Mercato al lungomare a Molfetta: fallimento completo. Cittadini sequestrati e caos nelle strade
MOLFETTA - Mercato settimanale straordinario a Molfetta? Fallimento completo, con buona pace dell’assessore Minuto che si è detta soddisfatta. L’incapacità organizzativa dell’amministrazione comunale di Molfetta si è rivelata in tutta la sua evidenza in occasione del mercato straordinario al lungomare di domenica scorsa e che sciaguratamente verrà replicato domenica prossima 27 agosto.
L’improvvisazione è il minimo da sottolineare se si considera che un intero quartiere e i suoi abitanti sono stati sequestrati per ore, mentre la città era nel caos più completo, tenuto conto della contemporanea chiusura di Corso Dante e del concerto della Fondazione Valente nella stessa area.
Lo conferma un lettore a “Quindici”: «Gentile redazione, mi meraviglio che nessuno (anche l’opposizione) abbia scritto nulla finora sulla follia del mercato settimanale straordinario al lungomare. Sono uno degli abitanti della zona compresa tra il viale Pio XI e il lungomare che è stato sequestrato dall’amministratore comunale in occasione del mercato di domenica 20 agosto scorso. A noi è stato impedito di uscire di casa e peggio ancora a tornare prima di mezzanotte.
L’area era nel caos più completo, traffico in tilt anche per l’assenza della polizia locale, nelle strade interne e parallele o trasversali al lungomare dove non si poteva passare e tutto era affidato alla buona volontà degli automobilisti per districarsi in un serpentone di auto, anche in senso contrario per uscire da una trappola senza fine: retromarce, salite sui marciapiedi dove erano perfino parcheggiate le auto, non essendoci più spazio. Dopo aver girato per due ore, perché non sapevo dove lasciare l’auto, dopo aver litigato con altri automobilisti che tentavano anch’essi di passare, ho parcheggiato sul marciapiede impedendo perfino il passaggio pedonale, ma non avevo scelta. E ho sfidato la polizia locale a farmi una multa che per fortuna non è venuta, altrimenti avrei avuto da ridire per un comportamento che nella situazione di caos diventava abuso di ufficio.
Come mai nessun media ne ha parlato? Tutti servi dell’amministrazione comunale? È una vergogna della quale l’amministrazione mena perfino vanto. Non si è considerato che oltre alle auto dei residenti ci sarebbero state quelle degli abitanti delle zone più lontane della città?
Non basta vietare la circolazione e la sosta? L’assessore e la polizia locale andassero a scuola nei paesi vicini. In quel caos serviva un vigile per ogni incrocio, non lasciare gli automobilisti ad arrangiarsi e a litigare. Non c’erano vie di fuga. E se c’era un’emergenza? Come passava un’ambulanza. Ma in quale città viviamo? E si ha il coraggio di vantarsi! Una vergogna. Amministratori improvvisati e superficiali. Non basta vietare il traffico, bisogna offrire alternative. Mi rivolgo a “Quindici”, l’unico media che ha il coraggio di criticare gli amministratori senza servilismo”.
Che dire? Ancora una volta si improvvisa rivelando tutta la propria incapacità organizzativa. Ci meraviglia che l’assessore Minuto, alla quale non mancano le capacità, non abbia pensato a coordinarsi con i vigili urbani e soprattutto a considerare le esigenze dei residenti. Le estemporaneità per ottenere consenso da alcuni cittadini e dai commercianti, non possono consentire il sequestro degli abitanti del quartiere. I mercati vanno organizzati in aree ad hoc: consigliamo al sindaco e all’assessore Minuto di fare una passeggiata nella vicina Bisceglie per imparare come si organizza un mercato. Vantatevi di meno e studiate di più: ne avete bisogno!
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