Mauro Panunzio (Ds): le aperture festive dei negozi non sono l'unico problema, servono i parcheggi
MOLFETTA - Sulle aperture domenicali e festive dei negozi interviene il responsabile commercio dei Ds, Mauro Panunzio (foto): “Più domeniche di apertura straordinaria per i negozi. Lo propone l'Amministrazione comunale e lo sostiene fermamente il sindaco con l´assessore al Commercio, anzi vuole indire un referendum popolare per risolvere quello che definisce «ormai il più grosso problema del settore da affrontare».
Strano, perché questa volta tutte le associazioni di categoria, sia locali che regionali e addirittura quella dei consumatori sono compatti nell'affermare l'esatto contrario. Ritengo sia necessaria una mediazione nello scontro tra la grande distribuzione favorevole alle casse sempre in funzione e le associazioni dei commercianti, che ribadiscono: «No alle aperture selvagge».
Ma a chiedere più aperture domenicali, dice il sindaco, è anche la gente: «Forse dobbiamo cercare un accordo che metta ordine e faccia rispettare le regole».
Già, perché le regole ci sono: sono previste otto deroghe domenicali in un anno, più le quattro dello shopping natalizio, a dicembre. Ah! dimenticavo, Molfetta è diventata Città d'Arte e quindi è impensabile che in una città a vocazione turistica i negozi debbano restare chiusi. Per cui chiediamo chiarezza, più di quanto ce ne sia ora, su cos´è una città turistica: ne sono incluse molte nell'elenco regionale che non hanno davvero le caratteristiche previste dalla legge compreso la nostra città. Quindi se la definizione di città turistica si fa più stringente e chiara, più rispondente al vero, noi ci stiamo».
Città turistiche a parte, il regime di 8 domeniche di apertura all´anno più le 4 di dicembre ci pare che garantisca tutti, anche i consumatori. È anche nel loro interesse che i piccoli negozi non chiudano. Soprattutto quelli di periferia sono dei presidi territoriali e sociali preziosissimi, che ora sono stretti nella morsa di due centri, il centro città da una parte e i centri commerciali dall´altra. Bisogna trovare soluzioni eque per non indebolire le imprese familiari che svolgono anche una funzione sociale.
«La nostra posizione è quella di sempre, che mi pare equilibrata. Ovvero, che ci rendiamo conto che esistono più canali di distribuzione separati, ognuno con le proprie esigenze e caratteristiche, ma che grazie a Dio il commercio al dettaglio tradizionale continua ad esistere ed è nostro dovere difenderlo».
In sostanza, «no all´apertura domenicale indiscriminata. Perché è ovvio che i centri commerciali hanno la possibilità di tenere aperto sempre, grandi come sono, mentre i negozi a conduzione famigliare no. Va benissimo che si lavori in certe domeniche, ad esempio sotto Natale o in determinati periodi dell´anno se sostenute da marketing urbano, ma solo in quelle».
Anzi saremmo d´accordo. Come commercianti guardiamo con favore a una maggior apertura domenicale nelle città turistiche. Ma solo in quelle, dove ovviamente i commercianti avrebbero un riscontro economico positivo.
Ma vorrei tanto porre una domanda – conclude Mauro Panunzio -; perché mai il turista deve venire a Molfetta? A fare che? Dove parcheggia? È da sei anni che chiediamo un arredo urbano qualificato, non si avviano i lavori per i parcheggi interrati con finanziamenti dello Stato deliberati, la Coop avrebbe dovuto iniziare i lavori di un parcheggio interrato in piazza Verdi, la società Fashion District aveva sottoscritto nell'accordo di programma, oltre alla cessione in proprietà di un locale di 400 mq all'interno del factory outlet per fini istituzionali, uno spazio di 2000mq. da destinare ad operatori locali, finanziare il recupero di un tratto del lungomare rendendolo fruibile ai bagnanti, in alternativa dare la disponibilità di un terreno per edificare un teatro polivalente. Niente, niente di niente, l'unica cosa che in questa città prende forma sono i palazzi..., per la difesa del commercio tradizionale, per i cittadini, per la città non si fa niente”.