Recupero Password
Mastropasqua: sindaco in affanno e sempre più confuso L’INTERVISTA – L’ex assessore all’urbanistica, oggi all’opposizione, parla anche dei rischi idraulici
15 giugno 2023

Già assessore all’urbanistica nel primo governo di Tommaso Minervini, oggi nell’opposizione di centrodestra, l’avv. Pietro Mastropasqua giudica alcune vicende politiche dopo le critiche rivolte al sindaco dalla sua stessa coalizione. Consigliere Mastropasqua, all’ultimo consiglio comunale, la consigliera di maggioranza Petruzzelli ha accusato il sindaco di essere un tecnocrate e un uomo solo al comando. Cosa ne pensa? «La consigliera Petruzzelli è stata molto chiara nell’esprimere le perplessità di un intero gruppo politico, composto da ben cinque liste civiche, diversi assessori e sette consiglieri comunali che sostengono Minervini. È stata una riflessione molto dura di quella che può essere considerato l’asse portante della maggioranza consiliare all’interno del massimo consesso cittadino, che resta il luogo deputato per discutere delle scelte e dei problemi della Città. Concordo con la collega di maggioranza sulla circostanza che alcune questioni non possano essere discusse nelle segrete stanze del sindaco, semmai in orari serali e lontani dagli sguardi indiscreti dei cittadini, per tentare “accordicchi” o strappare prebende; ma occorre discuterne nei luoghi deputati e con trasparenza anche per non dare l’idea di voler mercanteggiare qualche posizione di comando. Al di là delle espressioni forti usate per definire il primo cittadino sulle quali non mi sento di aggiungere ulteriori affermazioni, essendo noto il mio pensiero sull’uomo politico, credo sia importante cogliere le problematiche amministrative che la consigliera Petruzzelli abbia voluto evidenziare all’evidente fine di tentare di individuare soluzioni adeguate e pronte. È importante, oltre che condivisibile, come veniva sottolineato in Consiglio Comunale, che l’amministrazione individui una soluzione per la dirigenza della socialità, che politica e burocrazia svolgano ciascuno i propri compiti, che assessori e consiglieri lavorino per l’ente con il giusto impegno, che la struttura burocratica necessiti di una rivisitazione e se del caso di una rotazione del personale dirigente e non, che il primo cittadino coinvolga la Giunta e il Consiglio Comunale nelle scelte per la Città. Certo, mi verrebbe da dire che molte affermazioni rasentano l’ovvietà per il buon agire amministrativo, ma se un gruppo politico ha sentito la necessità di chiedere pubblicamente alcuni interventi evidentemente ne ravvedeva l’urgenza e l’importanza. Insomma, ritengo che se vi siano problemi all’interno della amministrazione molfettese, abbia fatto bene, un gruppo di maggioranza, a denunciare pubblicamente ciò che non va e a chiedere soluzioni immediate. A Minervini spetta dare delle risposte ad una “agenda” chiara della propria maggioranza, a noi dell’opposizione resta il compito di vigilare sulle attività della amministrazione e sulle soluzioni che Minervini vorrà individuare». Crede che ci sia una frattura nella maggioranza o è solo una minaccia per ottenere qualcosa in più? «Non conosco i rapporti interni alla maggioranza che ci governa, tantomeno sono a conoscenza di fratture interne o “avvertimenti” per ottenere posizioni di visibilità; noi come opposizione siamo lontani da questi ragionamenti e proseguiamo nella nostra attività di controllo e verifica, mostrandoci propositivi, in tutte le sedi, allorquando vi sia l’interesse dei cittadini. Ci limitiamo ad osservare ciò che è avvenuto nell’ultimo Consiglio Comunale e a registrare gli atteggiamenti di Minervini e di chi lo sostiene. A ben vedere, i sette consiglieri comunali critici hanno votato il bilancio di previsione e hanno riconfermato la fiducia al sindaco, pur disapprovando con parole molto dure il modo di procedere di Minervini, che ha indubbiamente accusato il colpo. I fatti sono questi e di chiacchiere se ne dicono tante in giro. Ritengo che non vi siano in questo momento le condizioni per una rottura all’interno della maggioranza che, di certo, dopo appena un anno, si è già mostrata critica vero il proprio sindaco. Poi, può accadere di tutto». Un giudizio complessivo sugli ultimi mesi dell’amministrazione Minervini, da parte del centrodestra? «Lo ribadisco, il nostro giudizio è fortemente critico verso Minervini e la sua compagine di governo. Siamo convintamente all’opposizione di un sistema che sentiamo profondamente lontano da noi. È una amministrazione con il “fiatone” e sempre in affanno, che rincorre le emergenze, ma non ha una prospettiva alla quale riferirsi. È una amministrazione che guarda sempre e solo al passato, con la necessità di risolvere vecchie problematiche, ma non riesce a vedere il presente e a programmare il futuro della città. L’amministrazione nicchia, mentre la città arretra e i cittadini e le famiglie sono sempre più in difficoltà. Il sindaco non ha proposte e idee sulla sicurezza; sul commercio non sa che pesci prendere; sulla pesca e sulla agricoltura mostra considerazione solo nel periodo elettorale; sulla zona industria-le non ritiene di intervenire per risolvere diverse emergenze; sulla pulizia e decoro urbano ritiene che la citta sia pulita; sulla socialità zoppica vistosamente; sui lavori pubblici inaugura opere dopo vent’anni e mantiene in piedi lavori per anni; sul turismo mancano le politiche attive; sulle spiagge abbiamo perso un altro anno». Da qualche tempo è sembrato che la vostra opposizione sia diventata più debole (astensioni in alcune votazioni). Come mai? C’è un riavvicinamento al sindaco dopo le feroci critiche del passato? «Credo che, ad oggi, nessuno abbia fatto una opposizione puntuale come la nostra nei confronti di questa amministrazione. Siamo soddisfatti del lavoro svolto in questo primo anno dalle opposizioni ed il nostro giudizio sulla amministrazione Minervini resta con un “saldo negativo”. Continuiamo le attività di monitoraggio sui procedimenti e sulle scelte amministrative, mantenendo la libertà di criticare quando sia opportuno farlo e di dire “va bene” allorquando i provvedimenti hanno un chiaro interesse pubblico. I nostri elettori ci hanno dato un mandato: fare una opposizione chiara, responsabile e costruttiva. Su questi indirizzi ci stiamo muovendo. Noi siamo chiaramente all’opposizione della gestione Minervini, responsabilmente a favore della Città e, costruttivamente, partecipiamo a di tutti quei provvedimenti che integrano l’interesse pubblico. In questi mesi abbiamo votato positivamente e coerentemente alla nostra storia politica sulla Z.e.s. che rappresenta una importante opportunità per Molfetta; sul Porto, che è il futuro della nostra comunità; sul riconoscimento del valore delle Processioni Pasquali, che rappresentano la nostra identità. Sul bilancio di previsione del 2023 e sul documento di programmazione 2023 abbiamo votato convintamente no, evidenziando le luci ed ombre di tali provvedimenti e con un’astensione sulla proposta di delibera che non aumentava le tasse ai cittadini. Basta dire per confermare la bontà dell’astensione che l’estrema sinistra (n.b. Infante), in Consiglio Comunale, votava contro il provvedimento di conferma delle tariffe, in quanto sosteneva la necessità di aumentare la Tari». Lei è stato assessore all’urbanistica, cosa pensa della situazione del territorio di Molfetta, alla luce dell’alluvione in Romagna? Quanto rischia Molfetta con le sue lame e le costruzioni vicine? Cosa pensa del balcone crollato in un edificio in costruzione? L’intera politica urbanistica va rivista? «Molfetta paga anni e anni di mala politica in campo urbanistico ed edilizio. Di certo, non può essere responsabilizzata la mia generazione politica per gli scempi compiuti sul territorio fatti sulla base di strumenti approvati nei tempi passati. Per indagare sulle responsabilità bisogna andare molto indietro nel tempo! Stiamo pagando le scelte errate di chi non aveva idea di cosa significasse avere uno sviluppo ordinato e sostenibile della Città. Allo stato di politiche urbanistiche ne vedo ben poche, mentre ci si occupa solo di edilizia e lavori pubblici. Le nostra zona artigianale è stata interessata da alluvioni qualche anno fa con danni importanti alle società insediate e ai cittadini lì presenti. Ora attendiamo la costruzione dei due “canaloni” per risolvere detta questione in quelle aree. Per le zone residenziali e lame, ritengo (e spero) che i tecnici comunali abbiano fatto tutte le valutazioni del caso. Sulla questione del balcone crollato, non conosco bene i termini della vicenda, ma sono vicino ai proprietari dell’immobile interessato. Immagino i sacrifici per acquistare un immobile e la delusione nel vederlo danneggiato». © Riproduzione riservata

Autore: Adelaide Altamura
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet