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Mariano Caputo: anche il cimitero è un biglietto da visita della città L’ipotesi cremazione
15 dicembre 2017

Il 2018 dovrebbe essere foriero di numerose novità per quanto concerne il cimitero della nostra città. Questo almeno è l’auspicio dell’amministrazione comunale. Non a caso nei giorni scorsi ha portato in Consiglio comunale interessanti provvedimenti relativi all’area in questione, dopo che il sindaco Tommaso Minervini nei giorni scorsi aveva lanciato l’allarme: «siamo all’emergenza, non c’è più un posto libero per sepoltura» Come l’assessore ai Lavori Pubblici, con delega la cimitero, avv. Mariano Caputo ha dichiarato a Quindici, la massima assise cittadina è stata chiamata ad adottare il Piano Particolareggiato per l’ampliamento della sede cimiteriale. «In realtà – ha evidenziato l’assessore Caputo – si tratta di una pianificazione che va ad ampliare complessivamente la struttura cimiteriale, in termini di realizzazione di cassettoni, zone di inumazione e cappelle gentilizie, con una viabilità nuova e delle aree a parcheggio dedicate al cimitero». Una operazione che, a quanto ha sottolineato l’assessore Caputo, dovrebbe porre rimedio a quello che sul piano politico ha definito «il disastro che c’era sul cimitero». «Abbiamo trovato atti formali del 2014 e del 2015 da parte di dipendenti della struttura cimiteriale che chiedevano di poter adottare tutte le procedure d’urgenza per l’individuazione di aree necessarie per l’inumazione dei defunti» oltre a trovare una situazione di «completo abbandono del cimitero sotto il profilo delle pulizie e delle manutenzioni, sia ordinarie che straordinarie. Il caso emblematico era l’apertura del cancello, uno dei primi atti di cui questa amministrazione si è fatta carico. È stata avviata una pulizia complessiva dell’area cimiteriale e sono state affrontate alcune criticità». Il problema delle inumazioni è ormai una vera emergenza: 660 sono i defunti che non hanno trovato ancora degna sepoltura e non ci sono più terreni. Il sindaco Tommaso Minervini ha provveduto a una ordinanza d’urgenza e, nel contempo, ha ottenuto la collaborazione delle confraternite che hanno dei terreni per le inumazioni di fedeli iscritti ai sodalizi (nello specifico Arciconfraternita della Morte e Arciconfraternita di Santo Stefano). Oltre all’adozione del Piano Particolareggiato per l’ampliamento, viene annessa all’area cimiteriale un terreno di proprietà comunale (particella 343) che si trova a confine con la zona nuova del cimitero. Tale annessione, però, prevede anche una deroga al piano regolatore poiché l’area in questione, che rientra in quella di rispetto cimiteriale, è classificata come agricola: «necessaria una variante urbanistica – precisa l’assessore Caputo – per poter realizzare strutture cimiteriali. La particella 343 prevederà sia la realizzazione di ulteriori 1.000 cassettoni e all’incirca 300 inumazioni». A queste iniziative si affiancherà l’esumazione dei defunti che hanno già maturato 10 anni di sepoltura al fine di poter liberare spazi. «Questa è una operazione – aggiunge Mariano Caputo – si collega alla linea politica dell’amministrazione Minervini, che è quella di dare soluzione definitiva e procedere a un miglioramento complessivo del cimitero esistente». A tale scopo la Giunta ha approvato un progetto di riqualificazione anche della vecchia area cimiteriale attraverso la realizzazione di nuove strade, la sistemazione dei marciapiedi e delle aree a verde, la realizzazione della nuova camera mortuaria e degli uffici nonché di una serie di arredi (panchine, fioriere, ecc.) «Martedì (12 dicembre, n.d.r.) approviamo il progetto complessivo del cimitero, che ammonta a un importo di incirca 800mila euro, e l’anno prossimo andremo a trasformare radicalmente la visione del cimitero esistente» informa Caputo. Non solo: da gennaio dovrebbero partire i lavori di efficientamento energetico del cimitero, che prevedono la trasformazione di tutte le attuali lampade votive a incandescenza e di tutto l’impianto elettrico di pubblica illuminazione in impianti a led. Questo anche effettuare eventuali interventi di canalizzazioni delle utenze prima che si provveda a sistemare le strade interne. La vera notizia, però, è che il 22 dicembre saranno consegnati i primi 220 nuovi loculi mentre tra gennaio e febbraio dovrebbe essere completata la consegna dei restanti 450 loculi: avviando l’assegnazione già dal prossimo mese, entro l’estate tutti i 660 concittadini defunti ora nel deposito comunale potranno essere trasferiti nei loculi. «Stiamo avviando anche un potenziamento del personale del cimitero. In questi giorni di operazioni straordinarie sono state staccate due ulteriori unità lavorative che affiancheranno l’attuale dipendente nell’espletamento delle pratiche per le esumazioni e le nuove assegnazioni. Abbiamo anche ripreso l’incarico progettuale per la realizzazione degli ulteriori 440 cassettoni che si sommeranno ai 660 in consegna. Il progetto, infatti, prevedeva circa 1.100 posti ma venne stralciato in due parti. La prima è in fase di consegna, la seconda è allo studio per l’adeguamento antisismico ma dovrebbe andare a gara nel 2018». Rimane il nodo del cimitero monumentale. A tale proposito l’assessore Caputo ha dichiarato a Quindici: «In una pianificazione medio . lunga arriveremo anche a sistemare il monumentale. Già nella parte di riqualificazione che approveremo in Giunta vengono previsti degli interventi nella zona monumentale. Interventi che riguarderanno il camminamento che va fino al portale della chiesa, la sistemazione di una parte della chiesa e qualche intervento sui muri perimetrali. Per quanto concerne un intervento complessivo sul cimitero monumentale, abbiamo ripreso un progetto di riqualificazione, sul quale alcuni progettisti stanno effettuando una operazione di verifica e stanno preparando un progetto per la messa in sicurezza e la sistemazione dei solai. Gran parte dei problemi, in quell’area, sono legati ai solai di copertura delle cappelle delle confraternite che circondano il monumentale e alla messa in sicurezza del piano della fossa comune che si trova entrando sulla sinistra». Chiaramente in questa ristrutturazione saranno coinvolti anche i privati: «Nel momento in cui i tecnici consegneranno il progetto e saranno chiare le azioni da effettuare e le strutture sulle quali intervenire, chiameremo – a seconda delle convenzioni in essere – i soggetti interessati a quelle aree a compartecipare al recupero strutturale». «È un lavoro importante che portiamo a casa – conclude Caputo – nel 2018 avremo una progettazione complessiva sul cimitero che darà una nuova veste a una struttura così importante. Questo per una precisa scelta politica, perché noi riteniamo che anche il cimitero sia un ‘‘biglietto da visita’’ della città. Storicamente sono 20 anni che non si spendono soldi per una riqualificazione strutturale in un’area che In qualche modo rappresenta la percezione che il cittadino ha della propria città». Nulla è previsto per la cremazione, che, invece, potrebbe rappresentare una soluzione moderna al problema, senza ampliare ancora di più un’area cimiteriale già vasta e il consumo di suolo. «In realtà – dice Caputo a ‘‘Quindici’’ – la possibilità della creazione di un impianto per la cremazione, lo abbiamo preso in considerazione quando abbiamo previsto l’ampliamento e la modifica del Piano regolatore. Ma si tratta pur sempre di un inceneritore, un impianto di questo tipo comporta problemi ambientali e anche sociali. Quando approveremo l’ampliamento, proveremo a sondare la città). Intanto c’è da dire che anche la Chiesa oggi accoglie la possibilità della cremazione, una pratica assolutamente esclusa in passato per i cristiani. ‘‘Quindici’’ allora lancia una proposta e un sondaggio in tal senso, per sapere se i cittadini di Molfetta sono favorevoli a questa ipotesi, anche per risparmiare sui costi elevati che vengono sostenuti oggi dai parenti di quei defunti che per la cremazione sono costretti ad andare fino a Salerno perché a Bari i costi sono più elevati.
© Riproduzione riservata

Autore: Isabella de Pinto
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