Scroll
X
Effettua il Login
Recupero Password
Direttore Responsabile:
Felice de Sanctis
Home
Cerca
Giornale
Speciali
La città
Link
Redazione
Registrati
Login
Contatti
Primo piano
Economia
Cronaca
Politica
Cultura
Attualità
Sport
Manifesto sessista boomerang del centrodestra contro il sindaco di Molfetta, sconfessato perfino dal vertice di Forza Italia
18 aprile 2014
MOLFETTA
- E’ stato un boomerang il manifesto sessista di
Forza Italia
col peperoncino, intitolato “
Le pene di Paola
” “I compagni di Paola maneggino con cuore e a piccole dosi” con evidente volgare doppiosenso, tipico della destra becera alla quale ci ha abituato la propaganda berlusconiana. Se a questo manifesto si aggiungono le parolacce pronunciate in aula dal consigliere
Mariano Caputo
del Nuovo centrodestra (area Azzollini), il quadro della volgarità è completo. Questa la reazione del sindaco di Molfetta
Paola Natalicchio
al manifesto offensivo: «Paola un centrodestra becero e sessista che oggi tra le parolacce in aula di Mariano Caputo e i manifesti 6X3 di Forza Italia ha rivelato alla città con esibizionismo muscolare e machismo di bassa lega di che materia è fatto. "Il pene di Paola da maneggiare con cuore" di Forza Italia è francamente un messaggio demenziale oltre che da sexy shop. Pensavamo che la destra alternativa ad Azzollini stesse facendo un percorso di maturità e serietà. Ci sbagliavamo di grosso. Buona notte alla Molfetta che non ne può più di questa volgarità da basso impero». E a conferma del boomerang, oltre a quello dell’opinione pubblica disgustata, arriva la sconfessione degli incauti (eufemismo) autori del manifesto, che campeggia gigante 6x3 in alcune zone della città, da parte di un esponente nazionale di quel partito che diffida gli sprovveduti forzitalioti molfettesi (che figura!) ad usare il simbolo di Forza Italia per queste idiozie e invita gli autori del manifesto a scusarsi con il sindaco Paola Natalicchio. A parlare è addirittura la portavoce del gruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati
Mara Carfagna
, componente del Comitato nazionale di presidenza del partito: "Quando lo scontro politico trascende nel cattivo gusto e nelle offese di carattere sessista non esistono barricate, né ideologie ma solamente il disgusto e la vergogna. Condanno fermamente l’iniziativa del gruppo locale di Forza Italia contro il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio, alla quale va tutta la mia solidarietà e comprensione. Non è tollerabile utilizzare strumenti comunicativi così indecorosi e profondamente offensivi. Il rispetto dell’avversario politico è un valore al quale non bisogna mai derogare. Si faccia piena chiarezza e ci si scusi con la signora Natalicchio. Nessuno - conclude Carfagna - si permetta più di legare il simbolo di Forza Italia a tali idiozie”.
Paola Natalicchio
ha subito risposto all’esponente di Forza Italia, ringraziando per la solidarietà: "Grazie a Mara Carfagna, davvero. Ricambio il rispetto e ringrazio per la solidarietà. Allora esiste ancora la possibilità di dividerci sulle scelte, ma di condividere una grammatica democratica che eviti demenziali sconfinamenti". E invece delle scuse richieste dalla Carfagna, arrivano i maldestri tentativi di giustificazione delle donne (quante sono?) di Forza Italia, con un comunicato dal titolo: “Paola stai serena” col quale cercano di ridimensionare il boomerang: «Noi, pur donne, non cogliamo alcun ribrezzo di genere, nello stile e, soprattutto, nei contenuti della campagna di comunicazione. L riproduciamo, da fedeli amanuensi, l'etimo della parola che tanto veleno ha generato: 'pene'. Recita il Devoto-Oli: dal latino poena castigo, molestia, sofferenza; dal greco poine ammenda, castigo. L'intento comunicativo è quello di invitare il primo cittadino ad alleviare 'Le pene' che, con la sua gestione, sta infliggendo alla città. Noi siamo donne libere da preconcetti sessuali. Sindaco stia serena!». Forse le donne di Forza Italia non hanno finito di sfogliare il vocabolario al termine “pene”, un approfondimento non farebbe male. Il manifesto (vedi foto) ha fatto il giro di Facebook raccogliendo molte critiche e danneggiando (se mai ce ne fosse bisogno) l’immagine del partito a Molfetta. C’è perfino chi ha ironizzato aggiungendo un “di” e così: “Gli amici del centrodestra fanno gli auguri al loro candidato sindaco
Mimmo di Paola
” (vedi foto). Anche l’esponente nazionale del Pd,
Pippo Civati
è intervenuto nel suo blog (e anche qui fiumi di critiche a F.I.), sovrapponendo la scritta “
SCHIFOSI
” al manifesto (vedi foto): “
Ecco i manifesti
contro Paola Natalicchio, sindaca di Molfetta. Una vergogna nazionale (
http://www.ciwati.it/2014/04/17/schifosi/
). La squallida vicenda ha fatto il giro non solo dei social network, ma è stata ripresa anche dai quotidiani nazionali, come “
La Repubblica
”:
http://bari.repubblica.it/cronaca/2014/04/17/news/manifesti_sessisti_forza_italia-83891377/#gallery-slider=83878513
e il “
Corriere del Mezzogiorno
”: (
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bari/notizie/politica/2014/17-aprile-2014/manifesto-sessista-contro-sindacaora-forza-italia-si-scusi-22388979804.shtml
), oltre che dalla “
Gazzetta del Mezzogiorno
”:
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/homepage/manifesto-sessista-a-molfetta-il-sindaco-pretendo-le-scuse-no711016
e dalle tv nazionali oltre che di
Telenorba
e Radionorba che hanno intervistato il sindaco
Paola Natalicchio
: «Quel manifesto sessista vuole colpire le donne. Sono delusa per questa destra volgare e becera che non sopporta che una donna di 35 anni governi una città fino a ora malgovernata da un centrodestra che aveva come capo un uomo molto macho». La sindaca, quindi, contrattacca Forza Italia. «Che sia delusa non significa che sia però sorpresa perché Forza Italia è capace solo di questo, di una politica al bunga bunga e sexy shop. Berlusconi farebbe bene a chiuderlo quel partito che offende tutte le donne che si occupano di cose importanti. Un partito che ci vorrebbe fra i banchi dove si vendono gli ortaggi e poi magari in cucina a prepararli». Natalicchio ha ricevuto molte attestazioni di solidarietà, anche da parte di donne del centrodestra. Tra gli altri anche Nichi Vendola e Pippo Civati. «Adoro la contesa politica ma questi affronti volgari – conclude la sindaca – mi infastidiscono come donna. E però mi fanno anche sentire il forte orgoglio di far parte di una cultura diversa. Anche da queste cose si vede la differenza fra destra e sinistra». Il blog “
In fondo a sinistra
” critica il manifesto sessista e invita i lettori a segnalarlo all’Istituto per l’autodisciplina pubblicitaria e riporta anche una frase del sindaco Natalicchio: «Qualsiasi cosa si inizi con la rabbia finisce in vergogna. Questa frase
la dedico a
: Ninni Camporeale, Pietro Mastropasqua, De Ceglia Solimini, Tammacco (rappresentanti/consiglieri comunali di Molfetta del “partito” Forza Italia). Immune non è Mariano Caputo.
Mi vergogno per voi.
Nota:
“Le pene di Paola” e un peperoncino piccante gigante, “u diavelicchie”, in dialetto pugliese, per fare il verso al cognome dell’avversario politico da attaccare con un manifesto sessista che sta facendo il giro dei social. E’ la foto del cartellone di Forza Italia che a Molfetta prende di mira il sindaco Paola Natalicchio
Nota/2:
invito lettori, cittadini e tanti altri a segnalare questa pubblicità all’Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria
(cliccate qui per il link)
.
Nota/3:
la foto è visibile a Molfetta (quindi non si tratta di un fake), dopo l’ospedale verso Terlizzi (vicinanze Medimax). Un altro in via Achille Salvucci (nei pressi della rotonda)». Questi altri link sul peperoncino:
L'Unità
,
Bari today
,
Il Paese nuovo
,
Blitzquotidiano
,
Statoquotidiano
,
24hlive
,
globalist
.
http://www.squer.it/of/manifesto-sessista-contro-sindaco-molfetta/
Perfino l’agenzia giornalistica
ANSA
ha diffuso la notizia dei manifesti sessisti per tutta la rete nazionale:
http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2014/04/17/manifesti-sessisti-fi-a-sindaco-molfetta_c4e245ba-604b-4094-a3c2-1b690b650fcb.html
In conclusione, questo manifesto sessista del peperoncino si aggiunge alle immagini negative che Molfetta sta offrendo all’Italia dagli scandali dell’edilizia con l’arresto del dirigente dell’Ufficio territorio ing.
Rocco Altomare
, allo scandalo del porto che vede coinvolto come indagato, fra gli altri, anche l’ex sindaco sen.
Antonio Azzollini
, presidente della commissione Bilancio del Senato, all’esecuzione con tanto di killer di Alfredo Fiore, capo di una famiglia malavitosa locale. Insomma, la città sempre all’attenzione dei media nazionali come non era mai accaduto. E ora a completare il quadro, il manifesto di Forza Italia, una vigliaccata tipica berlusconiana in cui si butta il sasso e si nasconde la mano. Ma, contrariamente al loro capo, l’ex Cavaliere pregiudicato Silvio, i suoi adepti locali, ancora una volta mostrano grande ignoranza in comunicazione (il risultato, alla fine come è accaduto con la campagna elettorale del candidato sindaco del centrodestra
Ninnì Camporeale
, è stato quello di una grande pubblicità alla Natalicchio, facendone un simbolo nazionale), con l’aggravante di un sessismo e una violenza malcelata (non dimentichiamo il seno nudo di
Veronica Lario
pubblicato sui giornali servi o di proprietà di Berlusconi, quando l’ex moglie ha rivelato le manie sessuali del marito verso le minorenni). Quando non si hanno idee e proposte e si è alla frutta, si ricorre alla violenza verbale o al discredito, vedi l’opposizione di centrodestra della quale finora non si registra alcuna proposta o iniziativa utile che non siano rumorose quanto inesistenti e becere manifestazioni come la protesta per l’asfalto davanti al duomo o quella per l’installazione dell’opera di Nagasawa a cala S. Andrea, senza dimenticare il precedente del diffamatorio manifesto contro “Quindici” e il suo direttore, contro i cui autori, sempre del Pdl, sta già procedendo la Procura di Trani. I manifesti diffamatori, insomma, rappresentano la nuova forma di comunicazione del centrodestra.
In pratica, che si chiami
Pdl
,
Forza Italia
o
Nuovo centrodestra
sempre identico è il brodo primordiale del peggiore berlusconismo e azzollinismo, che si nutre di volgarità, insulti e odio verso gli avversari, un’anima fascista e razzista che punta a dividere anziché ad unire gli italiani, per la mancanza nel proprio Dna della cultura della democrazia, mascherata dalla falsa invocazione della “libertà” (per loro, ma non per gli altri) di cui si riempiono la bocca, dimenticando che il concetto di libertà ha in sé anche quello di tolleranza e rispetto degli altri. La strada per crescere è ancora lunga, soprattutto quando anche i giovani si fanno trascinare sul terreno scivoloso dell’uso del fango e del discredito verso gli avversari, considerati nemici da distruggere, quando non si è in grado di accettare la sconfitta democratica.
Il sindaco Natalicchio pretende le scuse. Saranno capaci di farlo? Dubitiamo fortemente: non lo hanno fatto in occasione del manifesto diffamatorio, con l’accusa di voto di scambio, nei confronti di “Quindici”, anch’esso un boomerang per loro in tutta la città. Forse solo la magistratura, che finora è stata fin troppo clemente con il loro capo Berlusconi, potrebbe costringerli a fare marcia indietro.
Anche chi sperava in una discontinuità del nuovo gruppo di Forza Italia dai sistemi e i metodi del sen. Antonio Azzollini, è rimasto deluso: la matrice, purtroppo, è sempre la stessa. Passerà
Berlusconi
, ma non il berlusconismo e la sua becera cultura. Questi anni resteranno come una macchia nera nella storia di Molfetta. Peccato per i giovani e le donne del gruppo! © Riproduzione riservata
Nominativo
Email
Messaggio
Non verranno pubblicati commenti che:
Contengono offese di qualunque tipo
Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
Contengono messaggi pubblicitari
""
Vinicio del panificio
23 Aprile 2014 alle ore 14:37:00
"Se non ci si arriva da soli, è evidente che questi anni di berlusconismo hanno "lavorato" bene." Vedi bene caro Pinko Pallino: purtroppo è ancora il male peggiore di oggi. Non è il fascismo che era violenza e privazioni di ogni libertà. E' invece un male del nostro tempo, l'addormentamento delle coscienze, la melassa informativa e pubblicitaria che invita a chiudersi in se stessi, esauriti senza sosta in consumi fuggevoli. E' la cultura del venditore che sollecita a vivere sul momento, a non pensare agli altri nè al domani. Questo è il male peggiore di oggi, perche rimuove le responsabilità.
Rispondi
i riribusciati
21 Aprile 2014 alle ore 14:29:00
Certo che i ribusciati stanno a destra, sinistra, sotto., sopra, di lato, di traverso...ovunque...ciò non toglie che quando la parola parlata o scritta assume toni spudoratamente volgari ed "infami" non c'è appartenenza politica che tenga...anzi sono "riribusciati" perchè pronunciate da "personaggi" pubblici...la me...da si differenzia dalla cioccolata, dal sapore, il colore è uguale...pertanto alcune espressioni siano esse pronunciate o scritte da dx o sx sempre me...da è...per alcuni, per i nutellomani, può essere cioccolata, de gustibus...
Rispondi
Pinko Pallino
21 Aprile 2014 alle ore 12:21:00
Nota veloce a chi "accomuna" "peperone bruciato" e "peperoncino". Un conto sono le "battute", più o meno (meno!) divertenti di "tifosi/militanti". Altra cosa è un manifesto 6x3 firmato con il logo "Forza Italia". Se non ci si arriva da soli, è evidente che questi anni di berlusconismo hanno "lavorato" bene. Buona Pasqua.
Rispondi
vecchio dc
21 Aprile 2014 alle ore 10:11:00
Ma perché vi arragate a fare tanti commenti. A quel pseudo-manifetso c'è solo un commento da fare: secondo il famoso Pazzaglia e con il palmo della mano a pochi centimetri dal pavimento "Il livello è troppo basso" oppure alla molfettese "Tênde è l'àcque".
Rispondi
Quovadis?
20 Aprile 2014 alle ore 21:18:00
Chi ha detto, chi ha scritto, chi può provare con fatti che la classe politica, pur se tutti laureati (molti non lo sono) sono dotti, istruiti, colti, persone per bene etc., etc.? Certamente ci sono persone per bene e con qualità superiore alla media ma, per nostra disgrazia, vengono ostacolati e non ascoltati, definite "cassandre", allontanate se possibile, dalla stessa classe politica, quella classe politica ben definita "politicanti". S'intende la non generalizzazione. (Ogni riferimento a cose e persone è puramente casuale)
Rispondi
Sistemati Camente
20 Aprile 2014 alle ore 19:00:00
1°parte. - Al di fuori della politica l'uomo ha fatto miracoli: ha sfruttato il vento e l'energia, ha trasformato sassi pesanti in cattedrali, è riuscito a controllare e vincere quasi tutte le malattie, ha cominciato a penetrare i misteri del cosmo. “In tutte le altre scienze si sono registrate notevoli progressi” ebbe a dire una volta John Adams, secondo presidente degli Stati Uniti “ma non in quella del governo, la cui prassi è rimasta immutata.” Esistono quattro tipi di malgoverno, spesso combinati fra loro: la tirannia, l'eccessiva ambizione, la inadeguatezza e la decadenza, e, infine, la follia o la perversità. Ma follia e perversità, potrebbe obiettare qualcuno, fanno parte della natura umana, e allora per quale ragione dovremmo aspettarci qualcosa di diverso dagli uomini di governo? La follia dei governi preoccupa perché si ripercuote con effetti più negativi su un maggior numero di persone; di qui l'obbligo per i reggitori di stati di agire più degli altri seconda ragione. Tutto ciò è risaputo da tempo immemorabile, e allora perché la nostra specie non ha pensato a prendere precauzioni e a cautelarsi? Qualche tentativo è stato fatto, a cominciare da Platone, che propose di creare una categoria di cittadini destinati a diventare professionisti della politica. Secondo lui la classe dominante, in una società giusta, doveva essere costituita da cittadini che avevano imparato l'arte di governare, e la sua soluzione, affascinante ma utopistica, erano i re filosofi: “Nelle nostre città i filosofi devono diventare re, oppure chi è già re deve dedicarsi alla ricerca della sapienza come un vero filosofo, in modo da far coesistere in una sola persona potere politico e vigore intellettuale.” Fino a quando ciò non fosse accaduto, riconosceva Platone, “le città e, io credo, l'intero genere umano non potranno considerarsi al riparo dai mali.” E' così è stato. (continua)
Rispondi
Sistemati Camente
20 Aprile 2014 alle ore 18:52:00
2°parte. - Il conte Axel Oxenstierna, cancelliere svedese durante la terribile Guerra dei Trent'anni, parlava con ampia cognizione di causa quando disse: “Renditi conto, figlio mio, che ben poco posto viene lasciato alla saggezza nel sistema con cui è retto il mondo.” Lord Acton, uomo politico inglese del secolo scorso, usava dire che il potere corrompe, e di ciò ormai, siamo perfettamente convinti. Meno consapevoli siamo del fatto che esso alimenta la follia, che la facoltà di comandare spesso ostacola e toglie lucidità alla facoltà di pensare. La perseveranza nell'errore, ecco dove sta il problema. I governanti giustificano con l'impossibilità di fare altrimenti decisioni infelici o sbagliate. Domanda: può un paese scongiurare una simile “stupidità difensiva” come la definì George Orwell, nel fare politica? Altra domanda, conseguente alla prima: è possibile insegnare il mestiere ai governanti? I burocrati sognano promozioni, i loro superiori vogliono un più vasto campo d'azione, i legislatori desiderano essere riconfermati nella carica. Sapendo che ambizione, corruzione e uso delle emozioni sono altrettanto forze di controllo, dovremmo forse, nella nostra ricerca di governanti migliori, sottoporre prima di tutto i candidati a un esame di carattere per controllarne il contenuto di coraggio morale, ovvero, per dirla con Montaigne, di “fermezza e coraggio, due virtù che non l'ambizione ma il discernimento e la ragione possono far germogliare in uno spirito equilibrato.” Forse per avere governi migliori bisogna creare una società dinamica invece che frastornata. Se John Adams aveva ragione, se veramente l'arte di governare “ha fatto pochissimi progressi rispetto a 3000 o 4000 anni fa” non possiamo aspettarci grandi miglioramenti. Possiamo soltanto tirare avanti alla men peggio, come abbiamo fatto finora, attraverso zone di luce vivida e di decadenza, di grandi tentativi e d'ombra. (fine)
Rispondi
GUY FAWKES
20 Aprile 2014 alle ore 18:50:00
...i "ribusciati" laureati stanno anche a sinistra.Una volta li chiamavano RADICAL CHIC ora ,invece,semlicemente e wikipedianamente(visto il loro livello culturale) RENZIANI!!
Rispondi
i ribusciati
20 Aprile 2014 alle ore 18:32:00
Provate a chiedere alle vostre madri, sorelle, figlie se quelle "pene" anzichè destinate al Sindaco "fossero" loro destinate. Penso che costoro vi vergognerebbero di aver partorito tali mostri. Tanti anni fa, far laureare un figlio era motivo di vanto per le famiglie, perchè significava riscatto sociale, scalata sociale, cultura, ora questa classe politica dotta, istruita, colta e laureata è diventata la feccia della società. Certamente ci saranno pure persone perbene, ma lo spettacolo che offre è davvero sconcertante. Quale sarà il prossimo manifesto ? Se è vero che al peggio con c'è limite...avanti il prossimo...L'unico mio rammarico è che con le mie tasse ho contribuito a mandarvi a scuola/università. Braccia strappate all'agricoltura...semplicemente VERGOGNA...Ah dimenticavo, fossi un vostro figlio/a mi vergognerei di avere tali padri/madri...Signori si nasce...ribusciati, pure, e voi lo siete...
Rispondi
U vccier
20 Aprile 2014 alle ore 13:25:00
I miei nonni mi hanno tramandato un proverbio in dialetto che recita : "u vccir ce carn t de,cher ca taen"...tradotto "il macellaio che carne ti vende, quella che ha"...ritradotto questa becera, volgare, vastasa, classe politica, cosa può offrire ? Quella che è...cioè me....da...
Rispondi
Barbara Salvemini
19 Aprile 2014 alle ore 23:33:00
Io avrei una lettura di tutta questa vicenda se mi concedete questa considerazione;stupido ed inutile il manifesto,paraculi coloro che si sono "scandalizzati",per me i protagonisti di questa querelle non hanno fatto una bella figura,Molfetta ha bisogno di valori piu' alti.
Rispondi
L'Ortolano Bello
19 Aprile 2014 alle ore 22:51:00
Dinamitardo pollo (tacchino?)......patetico! Siamo messi male, vero?
Rispondi
GUY FAWKES
19 Aprile 2014 alle ore 19:12:00
GAUDIO devi entrare nel merito della questione e non hai il coraggio di farlo!Ho posto sul tavolo dei rilievi al tuo post-pistolotto. Il MALE non sta solo a destra, gli insulti non stanno solo a destra, gli ignoranti non stanno solo a destra, i "macho" non stanno solo a destra...che mi dici del PEPERONE BRUCIATO? Impazza sui social network(e non solo e questo è gravissimo!)) da mesi; ...l'ipocrisia renziana vi seppellirà!...P.S. ORTOLANO bello( falso perbenista renziano) attento a scendere gli scalini perchè chi di PAPARUL ferisce di paparul perisce! Ti sento nervosetto...è dura l'avventura vero?
Rispondi
tommaso gaudio
19 Aprile 2014 alle ore 16:02:00
Allora, mi rivolgo al (sig.) Fawkes: se tu, nella tua immensa arroganza, pensi che mi preoccupi di ogni tuo rilievo al mio pensare, sei, oltre che arrogante, anche fuori di testa. "Gli esami, si dice, che non finiscano mai". Bene, per me, con un ...PROVESSORE del tuo stampo, sono finiti da un pezzo! Sei così accecato dai tuoi "demoni" che non sai a cos'altro attaccarti. Il pensiero UNICO non fa per me. Io critico se c'è da criticare, apprezzo se c'è da apprezzare a mio insindacabile giudizio, anche a costo di "offendere" la tua fine sensibilità. Te l'ho già detto più volte: se quel che scrivo non incontra la tua approvazione, non può importarmene meno. Continua ad ululare alla luna, prendendotela con tutto e tutti. Evidentemente, la terapia ti fa bene!
Rispondi
L'Ortolano Bello
19 Aprile 2014 alle ore 15:20:00
Caro dinamitardo camaleontico, la tua è solo presunzione dettata da una totale "ignoranza" dal verbo "ignorare", e lo si legge definendoti "tutti". Non sei "tutti", sei il solo, rappresenti solo te stesso con il tuo "ignorare". "U'paparul" non è "u'diavelicchio, sono diversità nel loro effetto: "u'diavelicchio" bruscia, ovvero "uscch", "u'paparul" invece....."ABBRUSCIE", da qualsiasi parte politica venga. L'ho spiegato ben due volte e non mi va di farlo una terza volta. Mi sono sempre espresso nel modo più civile possibile, ovvero, "non mi sono spiegato bene", ora sono costretto a scendere di qualche scalino, giusto per stare al tuo passo,"non hai capito un tubo".....peccato!
Rispondi
GUY FAWKES
19 Aprile 2014 alle ore 14:34:00
GAUDIO ma credi veramente a quello che scrivi o il tuo è semplice perditempo? Ti ricordo che le "menti", i "creativi" come li chiami tu sono ALLEATI del PD!! Ridicoli e strumentali,poi, gli elogi alla signora Carfagna(questa è bella!) dimenticando (o ignorando che è peggio!)quanto riportava il CLARIN (giornale argentino)qualche anno fa (caso Ruby) a proposito di un colloquio telefonico "scabroso" (mai pubblicato in Italia) tra l'ex "pupilla" di Berlusconi e un ministro donna dell'epoca(craxiana doc!). Per non parlare dei "cittadini onesti e disgustati" che hanno pagato 2 euro per votare e far vincere(?) le primarie a Renzi il quale, senza parte nè arte, rafforza le LARGHE INTESE con Berlusconi e i berlusconiani per "cambiare" l'Italia...siete senza dignità(Ortolano compreso)!!!...P.S. con il tuo post,ORTOLANO bello, hai dimostrato a tutti che "u' paparul" coniato dalla tua parte politica e recitato ovunque come un mantra e "u'diavelicchie" pari sono!
Rispondi
Cittadino onesto
19 Aprile 2014 alle ore 11:19:00
Direttore De santis, ma la sua querela al PDL e ad Azzollini per il manifesto diffamatorio che le ha dedicato, va avanti? I cittadini onesti e disgustati di questa città contro il berlusconismo e i berlusconiani vogliono sapere. Ci informi.
Rispondi
papangelo
19 Aprile 2014 alle ore 10:30:00
Che dire a tutti quanti, avete consumato tutte le parole dietro questo argomento. Cara Paola lascia perdere e accelera sui fatti che alla fine sono quelli che ti daranno ragione difronte a noi cittadini/elettori
Rispondi
tommaso gaudio
19 Aprile 2014 alle ore 08:05:00
Eccoci ancora, come Comunità, alla ribalta negativa e di cattivo gusto; questa volta, abbiamo addirittura "scandalizzato" la formazione politica (la signora Carfagna è un importante esponente di Forza Italia) dalle cui file, a cura di alcuni sciocchi, sconsiderati "spiritosi", è nata la bella impresa. Qualcuno ha detto: "parlate di me, MALE!, ma parlate di me". I "signori" (e, per questo, anche le "signore", che leggono il significato delle parole a modo loro: povere ingenue) di Forza Italia - Molfetta, l'hanno fatta grossa. Notevole uno stralcio del commento del Sindaco, che parla di "machismo", riferito ai comportamenti dell'Opposizione di (sia essa di Forza Italia, sia essa del NCD). Mettiamo anche noi mano al dizionario della lingua italiana. 'MACHO: - detto di atteggiamento, abbigliamento e simili che sottolineano ed enfatizzano caratteri virili'. Un "macho" è uno che si crede ..."un FESSO e mezzo" (lo crede solo lui!) e non fa nulla per nasconderlo, anzi fa di tutto, per farlo notare. Uno "sciupafemmine"), uno che, come recita una pubblicità, ..."non deve chiedere ...mai!". Vediamo allora le "menti", i "creativi" (in Forza Italia sez. di Molfetta) che avrebbero partorito ed autorizzato l'"idea". Ve lo immaginate il sig. N. Camporeale, il sig. M. Caputo, qualche altro esponente di F.I. Molfetta, abbronzato ed impomatato, abbigliato in jeans ultra-stretti e ti-shirt attillata, tali da far evidenziare gli ...attributi da macho che POTREBBERO avere? La scuola di formazione di questi signori è ben nota, sia a livello centrale (l'Unto) sia a livello locale (l'ex)S. S. P. (ex)S.. Quest'ultimo, con si suoi mitici "SCIATAVINN!" ha fatto scuola, anche fra le Signore del Partito. Il "PENSIERO" è comune! La "VOCAZIONE" è quella del Sultano, con il suo harem! Dunque, pur schifati, non meravigliamoci dei comportamenti e del linguaggio del sig. Caputo, in Consiglio comunale. Speriamo solo che la somma di questi eventi, possa aprire un po' gli occhi dei tanti simpatizzanti che credono, con onestà intellettuale, nel Centro Destra - in generale - ed in Forza Italia, in particolare.
Rispondi
L'Ortolano Bello
19 Aprile 2014 alle ore 05:23:00
Onorato di essere chiamato ancora una volta in causa. Caro "dinamitardo", veniamo subito al dunque: che differenza passa tra il "paparul abbrsciat" e "u diavelicchie"? Partiamo dal secondo, ovvero "u diavelicchie". Il "diavelicchie" "bruscia", a differenza del "paparul abbrsciat" il quale "abbruscia", e ben si capisce la differenza. Vorrei qui aprire una parentesi perchè non si capisce bene se alle femmine di Forza Italia molfettesi "bruscia o abbruscia" o le due cose insieme. Colgo così l'occasione per spiegare l'"abbrusciatura du'paparul", da me già spiegata tempo addietro, forse male o non capita, vediamo. Molti anni fa, quando noi ragazzi ci si sfidava amichevolmente per quartieri o rioni nei vari giochi allora in voga, giochi alquanto innocenti se li confrontiamo con quelli contemporanei, usavamo “sfottò” altrettanto innocenti per esaltare una vittoria o appesantire una sconfitta. Inutile dire l'esistenza anche di gruppi facironosi, presuntuosi, prepotenti, erroneamente sicuri di risultare sempre vittoriosi, i quali non accettavano di buon grado la sconfitta additando sempre scuse assurde per svalorizzare la vittoria onesta sul campo dell'avversario. Così dopo scambi di vedute a volte anche sostenute, a questi prepotenti poco inclini alla sconfitta, si gridava a mo' di sfottò: “si va bhe, mo vabbrusce u'paparul, abbrusce eccome, si vet e s' send”! Quello che è successo a Molfetta l'anno scorso alle elezioni comunali. Un'armata considerata di panzer, presuntuosa anche prepotente, alla fine risultata un'armata Brancaleone, sconfitta dal Davide della situazione, ovvero la “piccola grande” signora venuta da fuori, attualmente Sindaco. Non mi dilungo per non essere scambiato per un nibelungo, come altre volte espressomi, la “bruciatura du'paparul” ancora si sente , si vede, in giro, in largo, in Aula nei Consigli, ora anche al femminile. Caro dinamitardo, colgo l'occasione per ringraziarti delle risate che mi hai regalato senza richieste: “Forse perchè sono un uomo casto e puro e non scorgo malizia nell'Umanità. Tuttavia, da ingenuo, casto e puro chiedo….” Ahahahahaaa….basta, non ce la faccio più, mi faccio sotto!
Rispondi
niklam
18 Aprile 2014 alle ore 14:39:00
Non so perche vi irritate tanto, penso che tra U'Paparul Abbrsciat e il Peperoncino piccante Rosso non ci sia nessuna differenza ..E alloraaaa meditate gente meditate son tutti delle stessa Pasta ...PS direttore la leggo o non la leggo '???
Rispondi
lmdc105
18 Aprile 2014 alle ore 13:50:00
CHE FIGURA DI MERDA !!!! Uomini di FI arrendeteVi siete circondati.
Rispondi
mlfttes
18 Aprile 2014 alle ore 12:33:00
e vè paur dret la prcssion u senetor. s verggnass idd e l lecchin so.
Rispondi
I topi non avevano nipoti
18 Aprile 2014 alle ore 12:12:00
Egregio Gianni Piccininni, nessuna preoccupazione invece, in quanto lo "studio elevato" come tu dici, non è una base per la "cultura". Lo "studio elevato" è solo istruzione, quel sapere professionale anche da verificare in seguito, niente a che fare con la "cultura", ovvero la qualità del vivere con etica civile, politica, professionale. Faccio un esempio. Molti anni fa, al tempo delle "Tribune elettorali" discutendo di un certo argomento, l'Onorevole Almirante tacciò di "ignoranza" i sei giornalisti con cui discuteva. I giornalisti offesi, si difesero rifiutando l' ignoranza facendosi scudo della laurea di ognuno. La risposta dell'Onorevole fu: "Metto anche in dubbio le vostre lauree, perchè non avete capito l'ignoranza vostra dal verbo "ignorare" a cui volevo riferirmi. Insisto, siete ignoranti in materia, la materia di cui si sta discutendo e analizzando." Questo in sintesi.
Rispondi
Il mezzadro
18 Aprile 2014 alle ore 11:04:00
Queste sono le conseguenze delle "pene" causate, non curate e trascurate da quella che il petulante (?) ortolano, ora anche bello, chiama "u'paparul abbrsciat". Quello che bisognerebbe cambiare, visto che l'abbrusciatura è al femminile è la dicitura: "LA PAPARULA ABBRSCIAT"! Chi l'avrebbe mai detto, anche le donne dell'opposizione si sono "abbrusciate la paparula". Questa abbrusciatura non la pensavo minimamente, invece è tutto vero.
Rispondi
Gianni Piccinninni
18 Aprile 2014 alle ore 10:54:00
Quello che più preoccupa è che questi consiglieri di Forza Italia hanno tutti un titolo di studio elevato, contrariamente ai portantini che stavano prima e da loro non c'era da aspettarsi questo comportamento. E questo è più grave, perché non si può dare colpa all'ignoranza, ma all'ODIO che continuano a fomentare in città. Che miseria! Povera gente che non accetta la sconfitta e fa boomerang.
Rispondi
Angela Balacco
18 Aprile 2014 alle ore 10:47:00
Vi illudete che il centrodestra possa cambiare. poveri illusi. Manifesto vergognoso, i consiglieri comunali dovrebbero nascondere la faccia, come quando hanno fatto il manifesto su Quindici. Speriamo che possano pagare per i loro comportamenti, così imparano il rispetto degli altri. CHE SCHIFO!
Rispondi
GUY FAWKES
18 Aprile 2014 alle ore 10:44:00
...Personalmente non vedo doppio senso. Forse perchè sono un uomo casto e puro e non scorgo malizia nell'Umanità. Tuttavia, da ingenuo, casto e puro chiedo: che differenza passa tra il "paparul abbrsciat" e "u diavelicchie"? Perchè la tempistica è strana. Magari l'ORTOLANO che impazza sul forum può dirimere la questione. C'è poi un'altro dato che mi sconcerta: se il PD, FORZA ITALIA con Berlusconi in testa e NCD con Azzollini dentro si stanno adoperando all'unisono per "cambiare" l'Italia, ergo sono ALLEATI, perchè qui a Molfetta c'è tanto odio? Perchè a Roma preparano insieme le "slide" per infinocchiare gli Italiani e a Molfetta si sfidano a singolar tenzone? Non è forse Molfetta la città della Pace? Sarà vero tutto questo frastuono o è un "giuoco" delle parti? Perchè c'è qualcosa che non torna...
Rispondi
le donne
18 Aprile 2014 alle ore 10:39:00
le donne di Forza Italia? e chi sono? La Minuto? Beh, allora meglio non parlare
Rispondi
Pietro Centrone
18 Aprile 2014 alle ore 10:37:00
E' UNO SCHIFO, IL CENTRODESTRA SI VERGOGNI E I GIOVANI SI VERGOGNINO ANCORA DI PIU'
Rispondi
Vito Uva
18 Aprile 2014 alle ore 10:27:00
Senza troppi giri di parole: non sono per niente sorpreso da questi manifesti visto il livello culturale (?) degli autori e dei loro capi, da quello locale (anche se ha cambiato bandiera per la millesima volta...) a quello nazionale; bassi di statura e miseri di cervello. Perfino la Carfagna ha denunciato l'accaduto, probabilmente non conoscendo i soggetti che rappresentano il suo partito in questa città. D'altro canto propongo una lettura diversa dell'accaduto: non sarà che gli autori del manifesto sentano ancora la presenza del rosso peperoncino nelle loro parti nascoste, dopo la batosta avuta nelle scorse elezioni amministrative, tanto che il bruciore provocato scateni la voglia di augurare la stessa malasorte al nostro primo cittadino simbolo di tale storica disfatta? Secondo me i rappresentanti cittadini di Forza Italia, ancora oggi, vittima di sberleffi all'interno del loro stesso partito per una sconfitta tanto meritata quanto inaspettata, continuano a dimenarsi come cani rabbiosi con un capsicum (nome scientifico del peperoncino) nel ... sperando di portare la dialettica politica nei campi a loro più congeniali: l'offesa, lo sberleffo, la volgarità e, purtroppo per Molfetta, l'assoluta incapacità e vacuità. "...non ragioniam di lor, ma guarda e passa." Dante Alighieri - Divina Commedia - Inferno - Canto III - verso 51.
Rispondi
Joe Black
18 Aprile 2014 alle ore 10:19:00
Credo che l'apoteosi della volgarità sia la "donna" in queste manifestazioni becere e schifose in assoluto. Cos'altro aggiungere?
Rispondi
Giusto per Puntualizzare
18 Aprile 2014 alle ore 10:02:00
Sì, ok, manifesto becero, da gran cafoni. Non si discute. Ma torniamo ai fatti: Paola, piantala con questo immobilismo e inizia a governare questa città. Finora non hai fatto NIENTE. Altro che sessismo...
Rispondi
L'Ortolano Bello
18 Aprile 2014 alle ore 09:30:00
Non avrei mai immaginato l'abbrusciatura du' paparul al femminile, guarda un po'! Curarla poi con il peperoncino non fa che peggiorare e acutizzare il dolore. Questa volgarissima messa in scena, mi fa ricordare quanto scritto da un forumista tempo fa: "Si nasce maschi e femmine, non tutti diventano uomini e donne".
Rispondi
gianni
18 Aprile 2014 alle ore 09:26:00
ecco chi ci ha governato per anni ed anni. persone senza scrupoli e deviati mentalmente che hanno anteposto i loro obiettivi e non i nostri problemi lasciando Molfetta in una marea di merda. solidarieta' a Paola, ma penso che quel peperoncino è la colpa dell'abbrusciataur du paparul della stessa destra sconfitta sonoramente in elezione.
Rispondi
vitangeko solimini
18 Aprile 2014 alle ore 09:00:00
Il problema vero e serio, è a mio modesto avviso, l'imbastardimento della politica. Quando in politica entrano certi personaggi non possono che produrre questi risultati. Non ci resta che vergognarci per loro.Vitangelo solimini
Rispondi
ucci pucci
18 Aprile 2014 alle ore 08:43:00
A prescindere dall'appartenenza politica, e, ammesso che ci sia ancora quialcuno disposto a farlo, solo per questo non meriterebbero alcun voto alle prossime consultazioni elettorali.
Rispondi
Classifica della settimana
31 agosto 2024
Cronaca
Incidente sul lavoro a Bisceglie, muore folgorato un uomo di Molfetta
03 settembre 2024
Attualità
Storia sotto le stelle a Molfetta sui “ruggenti anni Venti e Trenta”
04 settembre 2024
Attualità
Le madri coraggio di Molfetta ricordate dagli “Eredi della storia”
03 settembre 2024
Attualità
L’IISS Mons. Bello di Molfetta selezionato dal Comitato Scientifico del Festival Nazionale dell’Innovazione Scolastica 2024 di Valdobbiadene
05 settembre 2024
Cronaca
Inizio anno scolastico 2024-2025. Il Liceo “Da Vinci” di Bisceglie tra conferme e tante novità
04 settembre 2024
Attualità
Re frisceche
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by
PC
Planet