Per anni interi, sul nostro quotidiano Quindici on-line, abbiamo raccolto denunce di violazioni, più o meno gravi, delle norme di comune civiltà, fatte da Cittadini esasperati per come era degenerata la situazione civile di Molfetta; le lamentele riguardavano le violazione dei minimi canoni del vivere civile; il fatto che nessuna Istituzione proteggesse – come è compito ad esempio della Polizia urbana, privata dell’autorità che le compete, grazie a scelte scellerate della politica locale – i più deboli, coloro che non hanno l’indole del vendicatore solitario e che quindi soccombono alla prepotenza ed all’ineducazione altrui. Lamentavamo che la Città, i suoi abitanti erano quasi privi di ogni qualsiasi protezione civile, contro pochi facinorosi. Sono nati punti vendita estemporanei di frutta e verdura, pesce, frutti di mare, messi su dalla sera alla mattina, nei siti più impensati, da commercianti privi di licenza di commercio (e di scrupoli) per il luogo dove smerciavano abusivamente? A volte queste situazioni configgevano, non solo per l’aspetto normativo – quasi sempre la vendita non è accompagnata dal rilascio dello scontrino fiscale; per le scarse condizioni minime di igiene, ma anche per il disagio che arrecavano al Cittadino. Per onestà c’è da riconoscere che molti molfettesi trovavano questa soluzione molto conveniente sia economicamente che… logisticamente. Costoro, alcuni dei gestori di questi punti vendita, sono poi stati premiati con la concessione di gazebo sembra piuttosto costosi, loro concessi dall’Amministrazione Azzollini in carica all’epoca, finanziati con pubblico denaro e non si è mai capito bene in forza di quale diritto acquisito! Il traffico nelle strade di Molfetta può essere assimilato a quello che si vede nelle strade di alcune Città di Paesi cosiddetti del Terzo mondo. Ognuno, la maggior parte degli automobilisti, si fa largo nel caos del traffico comportandosi secondo la propria indole: gli arroganti, i più indisciplinati con fare prepotente, ignorando i minimi dettami del Codice della strada (e badiamo bene, non si tratta solo di persone con scarsa educazione morale e civile, ma anche di persone apparentemente civili, con auto di grossa cilindrata, fiammanti che credono di avere più diritti di altri e perciò fanno sfoggio di tutta la loro maleducazione) che spadroneggiano, passando col rosso, ignorando le precedenze agli incroci, parcheggiando in modo… estemporaneo, fregandosene del fatto che il loro comportamento possa costituire disturbo per gli altri. Marciapiedi, in zone particolari delle vie della città, invasi da sedie, tavolini, piante; tavolini e sedie disposti per accogliere degnamente avventori di bar, gelaterie, esercizi commerciali. Persino abitazioni private con i residenti che sequestrano e si intestano l’uso della zona antistante la propria abitazione, ad uso esclusivo. Sporcizia e disordine dappertutto; rifiuti… particolari, a volte impensabili, abbandonati dove capita; altro flagello costituito dalla dispersione, ad opera essenzialmente di giovano studenti che, all’uscita da Scuola dopo le lezioni, trovano un particolare “diletto” nel vuotare i contenitori che molti condomìni installano per la pubblicità porta a porta, spargendone il contenuto per la strada. Giardini ed aiuole rovinati da bambini e… meno bambini , senza alcun controllo dei genitori; panchine distrutte e, ultimamente divelte ed asportate in pieno giorno! Insomma una situazione che nasce e si sviluppa grazie alla tolleranza di chi, ente, persona, istituzione avrebbe dovuto non tollerare; ma che ha invece tollerato. Questo, aggiunto anche alla scarsa o nulla educazione morale e civile di noi cittadini (alcuni, tanti), ha avuto un effetto moltiplicatore perverso! Poi succede che a Maggio di quest’anno, cambia l’Amministrazione: si insedia una giunta di centro-sinistra. Coloro che mal tolleravano la deriva assolutamente incivile che aveva preso la città hanno esultato, vedendo nella nuova Amministrazione chi poteva cambiare le cose. In effetti, dopo alcune titubanze, secondo noi dovute essenzialmente al fatto che si è voluto valutare appieno l’entità del danno che c’era, finalmente le prime azioni forti: quei “messaggi”, fortemente auspicati, che l’Autorità manda ai renitenti per far comprendere loro che le regole devono tornare ad essere rispettate sempre e comunque. Si è incominciato con il vietare la sosta ed il parcheggio nelle zone a traffico limitato: corso Umberto. Sono fioccate le prime multe! Udite, udite! Alcune delle vittime del nuovo corso, se ne sono lamentate: non potevano credere che un comportamento illecito, fino ad allora tollerato, potesse essere revocato: pensate un po’! E’ seguita poi l’istituzione della Z.T.L. antistante il Duomo S. Corrado, di piazza Municipio e di alcune vie del Centro antico. Anche qui, malgrado l’Autorità avesse fatto in modo da limitare per quanto possibile il disagio dei residenti, istituendo aree di parcheggio dedicate, non sono mancate le polemiche e le recriminazioni, chissà magari da quegli stessi che prima invocavano interventi. E’ stata realizzata una rotatoria (l’argomento era particolarmente auspicato, date le condizioni del traffico ed il modo in cui guidiamo, da molti Cittadini) sulla S.S.16 per regolamentare il traffico da e per la Zona industriale e per l’accesso dei mezzi pesanti al nuovo Porto. Pochissimi che si attengono alla nuova realtà! Si fa come si faceva prima: svolta a sinistra per andare alla Z.I., ignorando che, facendo ancora circa cinquanta metri, lo si può fare in sicurezza e soprattutto rispettando la segnaletica presente. Allo stato, non si hanno notizie di sanzioni per i trasgressori. Subito dopo, a seguire, si è affrontato il problema della scarsa pulizia ed attenzione della Azienda Municipalizzata per alcune zone periferiche: Zona 167, Rione Paradiso, Zone di espansione, Zona artigianale. Per completezza c’è da osservare, in particolare per le zone 167 e Rione Paradiso, che da sempre è esistita la segnaletica che regolamenta la sosta a giorni alternati e per poche ore, in alcune strade, per permettere lo spazzamento meccanico di tali strade. Anche qui, dopo opportuni avvisi, hanno incominciato a fioccare le multe per i… distratti! Altre proteste con giustificazioni risibili. Dopo tutta questa certamente parziale disamina delle criticità che venivano più lamentate dai Cittadini e di alcuni, anche essi parziali, rimedi messi in atto dalla nuova Amministrazione, possiamo affermare che forse qualcuno che prima si lamentava per il… disordine, adesso un po’ lo rimpiange? Vuol dire che ci siamo troppo abituati a fare i comodi nostri, prevaricando quelli di noi meno reattivi? La prima impressione è quella, ma siamo certi che come è logico essere, sia impossibile sradicare cattive abitudini, incistite nel tessuto sociale cittadino in tanti anni di lassismo e di trascuratezza da parte dell’Istituzione, in relativamente poco tempo. L’importante è non demordere; continuare nel solco di civile legalità già tracciato dalle azioni sopra descritte. Gli incivili, i maleducati, i prepotenti, coloro che pensano di poter primeggiare solo per la loro presenza, verranno pian piano emarginati e, chissà in un futuro che si spera prossimo, la nostra Città non possa tornare ad essere almeno quello che era in altre epoche. Un’ultima doverosa precisazione: alcuni Cittadini eludono o ignorano molte delle norme e regolamenti. Detto questo, nessuno può affermare che siamo TUTTI dei potenziali delinquenti. La maggior parte della Cittadinanza osserva le regole di educazione e civismo. Resta tuttavia il fatto che, anche i più volenterosi o civili – come vi pare – a volte, irritati per la prepotenza degli altri, forse fanno un pensierino del tipo: ma sarò io forse l’unica anima buona che osserva le regole?
Autore: Tommaso Gaudio