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Maggioranza antifemminista in consiglio conumale
27 luglio 2001

MOLFETTA – 26.7.2001 Conclusa anche la terza seduta del nuovo Consiglio Comunale, dopo che lunedì scorso era terminata la discussione in merito alle dichiarazioni programmatiche del sindaco, Tommaso Minervini. Su queste ultime la maggioranza di centrodestra aveva votato, compatta, a favore, mentre il consigliere di Democrazia Europea, Benito Cimillo, dalla opposizione, si è astenuto, insinuando così in molti il dubbio che sia pronto a “fare il salto”. Il tempo provvederà a fare maggiore chiarezza. Nella seduta di mercoledì il Consiglio avrebbe dovuto provvedere alla costituzione delle Commissioni Consiliari permanenti ma, non essendo stato raggiunto un soddisfacente accordo politico tra maggioranza e opposizione sui criteri per tale composizione, è stata accolta all’unanimità la proposta avanzata dal consigliere Centrone di posticipare la discussione su quel punto, in modo da poter trovare un punto d’intesa tra le parti in causa. Successivamente si è proceduto alla nomina della Commissione Consiliare per la modifica dello Statuto Comunale. La commissione sarà composta da sette consiglieri, tre di maggioranza (Angione, De Bari e De Robertis), tre di opposizione (Sallustio, Centrone e Fiorentini) e presieduta dal presidente del Consiglio (Pino Amato). Tuttavia la minoranza si è astenuta compatta nella votazione sulla delibera dal momento che la bozza presentata dall’assessore Ancona, era stata modificata con un emendamento proposto dalla stessa maggioranza “al fine di – è stato il commento dei consiglieri Sallustio e Centrone – cancellare l’art. 30 dello Statuto” che assicura la presenza delle donne in giunta, tanto che Maria Sasso ha aggiunto: “c’è la ferma determinazione della maggioranza di escludere le donne dalla Giunta”. La maggioranza ha respinto queste accuse e votato la proposta di delibera così come modificata, sebbene la consigliera Carmela Minuto sia uscita dall’aula al momento della votazione sul punto, cercando di rimediare alla brutta figura fatta nella precedente seduta quando ha votato contro la presenza femminile in giunta (qualcuno questa volta l’avrà consigliata). Infine il Consiglio si è espresso favorevolmente rispetto ad un ordine del giorno presentato dal consigliere Corrado Minervini, volto a sottoscrivere la “Carta di Porto Alegre” per un modello di sviluppo alternativo, eco-compatibile. Il documento presentato dal consigliere dei Democratici di sinistra è stato tuttavia modificato dalla maggioranza al fine di eliminare la parte in cui si impegnava la Giunta a far propri i principi della Carta, attuandoli nella concreta azione amministrativa. Per questa ragione Antonello Zaza, di Rifondazione Comunista, è uscito dall’aula al momento della votazione ritenendo che l’ordine del giorno inizialmente presentato fosse stato “annacquato” ed avesse perso così l’importante significato che ricopriva. Il Consiglio si è poi aggiornato a data da destinarsi. Giulio Calvani
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