Recupero Password
Losappio: il Governo vuole il commissariamento della sanità in Puglia, i consiglieri Pdl pure Michele Losappio, esponente della maggioranza del governo della Regione Puglia, lancia un affondo dopo le parole del ministro della Salute Fazio
21 ottobre 2010

BARI - Il presidente del gruppo Sel in Consiglio regionale, Michele Losappio (foto), dopo le dichiarazioni del ministro Fazio, fa intendere che ormai non ci sia più spazio per ulteriori dubbi sulle intenzioni del governo Berlusconi di commissariare la sanità pugliese.
«La cosa più grave – sottolinea Losappio – è che il governo, nonostante i conti del nostro sistema regionale rientrino nel rispetto delle regole, al punto da impedire il commissariamento in via ordinaria, vuole continuare su quello stesso iter già messo in atto per le altre regioni meridionali. Il nostro bilancio però versa in ben altre condizioni. Quindi per raggiungere l’obiettivo – prosegue – si stanno utilizzando strade diverse come lo sforamento del patto di stabilità».
Per Losappio l’atteggiamento del ministro è come un grimaldello di fronte al piano di rientro della Regione, che lo stesso Fazio ammette essere congruente, inventandosi però un altro pretesto per il commissariamento.
«L’accanimento di natura politica – riprende  - si riverserà poi sulle categorie più deboli come i lavoratori delle cooperative e delle società che forniscono servizi agli ospedali e che la Regione sta internalizzando. Tremonti, Fitto e Fazio chiedono che la Regione li respinga e proceda come un gambero, in senso inverso a quanto fatto in questi ultimi due anni.Dovremmo dunque restituire alla precarietà – continua - e allo sfruttamento circa 2000 lavoratori di Foggia, Andria-Barletta, Taranto e bloccare le procedure in fase conclusiva a Lecce e Brindisi? Se lo possono scordare».
Il clima, giorno dopo giorno, diventa sempre più caldo così come il rapporto tra la Regione ed il governo Berlusconi. Attriti che non fanno bene a nessuno e non dovrebbero esistere ricordando il fine di ogni mandato elettorale e la collaborazione tra le varie istituzioni, necessaria per il bene comune. 
«Stupisce – conclude il politico - verificare che in questa odiosa pantomima i consiglieri del Pdl non solo non si schierano con i lavoratori e con la Regione ma in alcuni singoli interventi mostrano la loro soddisfazione, quasi una felicità per tale diktat».

© Riproduzione riservata
Autore: Q
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""







2 - Che cosa ha previsto questa legge “per la casta dei consiglieri regionali pugliesi”? La legge, che porta la firma dell'allora Presidente del consiglio regionale De Cristofaro, prevede, oltre a un sontuoso vitalizio pari al 90% dell'indennità da consigliere di 11.190,89 euro, un assegno di fine mandato pari a un anno pieno di indennità (oltre 129mila euro per ogni legislatura al servizio dei pugliesi). E mentre le imprese pugliesi fornitrici della sanità aspettano in media più di 400 giorni per essere pagate, i soldi per i consiglieri non più rieletti si sono trovati subito ed in agosto la Regione ha iniziato a pagare gli 8 milioni di euro che costeranno le nuove pensioni e le indennità dei consiglieri regionali. Tra i beneficiati vi è anche l'ex Vicepresidente della Regione Frisullo, già assessore di Vendola, arresta to il 18 marzo scorso con l'accusa di associazione per delinquere, corruzione e turbativa d'asta con presunte tangenti nella sanità, anche sotto forma di escort. Frisullo è a piede libero dal 17 lu glio, dopo che il gip del Tribunale di Bari Sergio Di Paola ha revocato gli arresti domiciliari. Egli ha iniziato a ricevere un vitalizio di circa 10mila euro al mese ed una buona uscita di circa 389mila euro, avendo alla spalle tre legislature. La domanda è d'obbligo: è possibile che Vendola, potenziale candidato a fare il Presidente del Consiglio per il Centro Sinistra non si sia minimamente preoccupato di proporre interventi nella Regione che guida per contrastare i privilegi della casta politica regionale?

Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2023
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet