Licenziamenti al Gruppo Ciccolella, Rifondazione preoccupata: invitiamo le istituzioni a intervenire per scongiurare la crisi
"Avviare un tavolo di concertazione tra sindacati e azienda per trovare soluzioni al problema"
MOLFETTA – Rifondazione comunista è preoccupata per l’annuncio dei licenziamenti al Gruppo Ciccolella.
«Apprendiamo con preoccupazione la notizia che la holding Ciccolella è sul punto di attuare una drastica riduzione del personale – è detto nel comunicato stampa di Rifondazione comunista -. Da notizie di stampa risulta che è stata avviata la procedura di licenziamento per 242 lavoratori, per la maggior parte operanti nei siti di Molfetta e Terlizzi.
Un colpo di grazia per l'economia locale già in ginocchio a causa della crisi.
Il tutto accade mentre da circa due anni, dopo la concessione della cassa integrazione in deroga, i sindacati attendono invano che venga loro sottoposto il piano industriale.
Ma quanto costa alla collettività l'azienda Ciccolella, destinataria di finanziamenti e accordi di programma, che rischia di lasciare a casa 242 lavoratori?
Ci chiediamo come mai un'azienda quotata in borsa, di dimensioni internazionali, non abbia saputo rilanciarsi né produrre un piano industriale. Si tratta per caso di un'ennesima riconversione industriale al buio, magari nel settore agro-energetico, a carico sempre dei lavoratori?
Ribadendo sostegno e solidarietà ai lavoratori e ai sindacati che hanno dichiarato lo stato di agitazione, chiediamo alle istituzioni di adoperarsi fattivamente per un tavolo di confronto tra sindacati e azienda al fine di scongiurare un licenziamento collettivo di tali proporzioni».