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Libertas Molfetta, prima della classe in attesa della consacrazione definitiva
15 gennaio 2013

Anche nel 2012 è stato lo sport a regalarci i momenti migliori, al netto degli scandali ricorrenti: scommesse, doping e quant’altro. La Nazionale di calcio ci ha donato le emozioni dell’Europeo con una medaglia d’argento decisamente inattesa, e l’Olimpiade di Londra ci ha appassionato con i trionfi delle splendide ragazze del fioretto, la trascinante freddezza degli arcieri, la freschezza di Jessica Rossi, i muscoli di Daniele Molmenti, il bel viaggio del Settebello e con tutte le altre medaglie che hanno consentito a sport normalmente e delittuosamente lontani dalle cronache giornalistiche, di conquistare qualche scampolo di notorietà, purtroppo breve. Anche il basket si è ritagliato un posto d’onore con le Nazionali che hanno conquistato sul campo la qualificazione per gli Europei, ma soprattutto hanno riconquistato il cuore degli italiani. Il 2012 è stato anche l’anno della rinascita del calcio a Molfetta. Finalmente è stato riconquistato il cuore dei tifosi che da anni aveva ormai smesso di battere. Dopo la rinascita, la Libertas Molfetta lavora già per il 2013, l’anno della consacrazione. La squadra del presidente Lanza è tornata alla ribalta e non ha nessuna voglia di fermarsi. Il mercato di dicembre e gennaio sta dimostrando le ambizioni lecite e legittime di una formazione che vuole essere protagonista. Proprio dal mercato, sono arrivati i colpi d’artificio con Francesco Capriati e il ritorno di Uva, una vecchia conoscenza del calcio locale. Prima della riapertura della sessione di mercato molti si chiedevano come poter migliorare la squadra. Difficile dirlo visto l’andamento in campionato e il titolo di campione di inverno già in tasca. Gli ultimi innesti hanno di sicuro rinforzato l’attacco. Il miglioramento della fase offensiva passa indiscutibilmente dai loro piedi e dalle loro prestazioni. Inoltre, la formazione di mister Sisto sta dimostrando di meritare la prima posizione in classifica e l’unica rivale sembra solo il Cerignola. Zotti&Co non hanno intenzione di ridurre le ambizioni e puntano alla vetta del campionato. Il testa a testa sarà sicuramente emozionante ed avvincente visto che al giro di boa la Libertas Molfetta ha quattro punti dalla seconda forza del torneo. Obiettivo primario del girone di ritorno per la Libertas sarà quello di incrementare le reti realizzate ed esprimersi al meglio fra le mura amiche del Paolo Poli dove forse nel girone di andata ha lasciato qualche punto di troppo agli avversari. Il 2012 è stato sotto il profilo calcistico l’anno del calcio scommesse. È ormai chiaro che la crisi ha colpito anche il mondo del calcio da un punto di vista economico e, soprattutto. Il calcio dovrebbe rappresentare una risorsa a livello locale: i club non possono più essere fabbriche di debiti ed è inaccettabile che si ripetano scandali come quello del calcio scommesse. È questa una pagina triste che, purtroppo, si accoda alle tante fin qui registrate negli ultimi trent’anni a livello nazionale. Il problema più urgente del calcio italiano e locale è la manutenzione degli stadi. La legislatura parlamentare e sportiva avrebbe dovuto partorire almeno una legge sugli stadi. Sembrava a portata di mano, ma è saltata definitivamente proprio alla fine dello scorso mese di dicembre. Il provvedimento si era incagliato alla Camera, poi è stato sdoganato nel momento in cui si era previsto che alla fine dell’iter, per garantire maggiormente la tutela dei siti di particolare interesse storico, l’ultima parola dovesse essere quella del Ministero dei Beni Culturali. Purtroppo, in Senato si sono irrigidite le aree politiche con una vocazione più fortemente ambientalista chiedendo che nel provvedimento fossero totalmente escluse cubature aggiuntive, al di fuori di quelle previste per lo stadio in sé. Anche a Molfetta la situazione del Paolo Poli non è così tanto confortante. L’Amministrazione comunale uscente ha solo approvato la sistemazione del manto erboso per 18mila euro. Sarebbe, però, opportuno riqualificare lo stadio del Paolo Poli invece di varare la realizzazione di una nuova pista d’atletica che costerò ben 6milioni di euro. Servirà coraggio nelle decisioni, anche impopolari, ma indispensabili per salvare il calcio italiano e quello locale. Aprire una fase nuova è importante affinché questo sport rimanga una grande risorsa per la città.

Autore: di Andrea Saverio Teofrasto
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