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Lettera aperta ai commercianti di Molfetta: “no” all'apertura domenicale
26 ottobre 2005

MOLFETTA – 26.10.2005 Prosegue il duro scontro all'interno del mondo del commercio sulla vicenda dell'apertura domenicale dei negozi. Questa volta a prendere carta e penna ed a scrivere una “lettera aperta ai commercianti molfettesi” sono la Cidec e l'Associazione Commercianti di “Via XX Settembre”, due organizzazioni tra le più ferme nel difendere il diritto al riposo settimanale per tutti gli esercenti locali. Questa iniziativa è motivata dalla necessità di fare chiarezza sull'accordo recentemente siglato da alcune associazioni di categoria con il Comune ed i rappresentanti di “Molfetta Outlet” la Città della Moda, per porre in essere alcuni interventi che, negli auspici dei promotori dell'intesa, dovrebbero tutelare il commercio di prossimità dall'incedere inarrestabile della grande distribuzione. Questo documento, tuttavia, non è stato sottoscritto dalla Cidec e dall'Associazione dei Commercianti di “Via XX Settembre” che, rifacendosi alle oltre 300 firme raccolte tra gli esercenti locali per ribadire che “la domenica non si tocca”, denunciano oggi come le altre organizzazioni (“Molfetta Shopping” su tutte) abbiano “frettolosamente cambiato rotta” sottoscrivendo un accordo che nella lettera aperta viene contestato punto per punto. In sostanza le due organizzazioni di categoria evidenziano quanto gli interventi previsti in quel documento siano del tutto inadeguati ed insufficienti per portare sollievo alla condizione del commercio locale, ed anzi avanzano seri dubbi sulla proposta (molto discussa e discutibile) di costituire un fondo comune tra Comune, Fashion District e Associazioni di commercianti: “chi sarà chiamato – si chiedono i commercianti “dissidenti” – a gestire quel fondo? Secondo quali criteri, visto che ci sono anche contribuzioni pubbliche?”. La Cidec e l'Associazione “Via XX Settembre” sospettano che le altre organizzazioni di categorie abbiano barattato l'apertura domenicale degli esercizi commerciali per ottenere in cambio, dalla Fashion District, solo contributi e sponsorizzazioni. “Le aperture domenicali – denunciano nella lettera aperta – sono state cedute come merce di scambio!”. “Il Movimento Spontaneo dei commercianti di Molfetta – si legga ancora nel documento – è nato proprio perché aveva raccolto i malumori dei commercianti molfettesi dinanzi alla prospettiva di deroga del calendario delle aperture domenicali fissato nel 2004 e, proprio in nome delle 300 firme raccolte, aveva portato avanti una posizione critica nei confronti dell'Amministrazione Comunale, chiedendo continui tavoli di concertazione. Dell'opinione netta e inequivocabile dei commercianti che si sono espressi in prima persona, sottoscrivendo la più volte citata petizione, il sindaco non ha tenuto alcun conto”. Ma l'attacco più pesante la Cidec e l'Ass. “Via XX Settembre” lo riservano per le altre organizzazioni del settore “molte delle quali assolutamente non rappresentative, anzi solo scatole vuote all'interno delle quali si possono contare pochissimi aderenti”. A dimostrazione di questo nella lettera aperta è evidenziato che, nonostante molte associazioni avessero invitato i propri aderenti a restare aperti domenica 23 ottobre, in realtà “tutti i negozi di Molfetta sono restati chiusi, non seguendo le direttive delle associazioni che li rappresentano. Paradossalmente anche gli stessi esponenti di spicco delle associazioni hanno lasciato chiusi i loro esercizi in piena contraddizione con quanto predicato. Chiediamoci quindi: chi stanno rappresentando queste associazioni? A chi chiedono opinioni o pareri prima di sedere al tavolo della concertazione per prendere decisioni che si rivelano assolutamente discordi rispetto alla volontà dei loro associati? Per quale ragione, poi, esse affermano demagogicamente e lasciano falsamente credere che tutto andrà bene e che il commercio a Molfetta rifiorirà?”. Infine le due associazioni che hanno diffuso questa lettera aperta chiedono ai commercianti sostegno in modo da “dare impulso al commercio di prossimità con programmi proficui, realistici e condivisi nell'interesse di tutta la categoria”. “Noi siamo pronti a rimboccarci le maniche – concludono Cidec e Associazione “Via XX Settembre” – per continuare a lavorare sul serio su questo problema e vogliamo farlo solo ed esclusivamente con la vostra collaborazione, senza interlocutori che rappresentano ormai solo se stessi, anziché la collettività da cui sono stati eletti o nominati”. La vicenda, c'è da giurarci, è destinata a riservare altri colpi di scena. Giulio Calvani
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