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Le attività produttive nell'Adriatico centro meridionale, oggi convegno a Taranto Arsenali, porti, fari, cantieri navali e strutture per la pesca. Ore 9, Palazzo della Cultura, Sala Conferenze - Biblioteca Acclavio, Via Dante
31 gennaio 2008

TARANTO - L'Archeologia Industriale ed il patrimonio industriale marittimo dell'Adriatico diventano volano di crescita e sviluppo del territorio pugliese. Attraverso la conoscenza di quanto ci circonda si può giungere ad una piena e consapevole tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, non ultimo di quello archeologico industriale. Questa la motivazione di fondo del Progetto Interadria finanziato dal Programma Interreg III A – Transfrontaliero Adriatico, realizzato dalle Regioni Adriatiche italiane in partnership con la Croazia. Le attività produttive marittime, le torri costiere, i cantieri navali, i fari e i porti dell'Adriatico sono quindi i protagonisti della Giornata di studi che si tiene oggi a Taranto, alle 9, al Palazzo della Cultura, nella sala conferenze della Biblioteca Acclavio in Via Dante, in cui verranno esposti i risultati finali della ricerca svolta in seno al sottoprogetto dal titolo "Archeologia industriale marittima dell'Adriatico". Il Convegno, organizzato dal CNR IBAM di Lecce, in collaborazione con la Fondazione Marittima Ammiraglio Michelagnoli e l'Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale (AIPAI) - sezione Puglia, vede la partecipazione dei referenti e dei responsabili scientifici delle unità di ricerca diffuse su tutto l'Adriatico, da Venezia e Padova a Lecce e Taranto. Dopo il saluto istituzionale del Sindaco Ippazio Stefano, di Giulio Coboldi, il Direttore dell'Arsenale Marittimo Militare di Taranto, e di Salvatore Mellea, Direttore Generale Fondazione Marittima Ammiraglio Michelagnoli Onlus, i lavori saranno aperti da Aldo Siciliano, Direttore Dipartimento Beni Culturali, Renato Covino, Presidente Nazionale dell'AIPAI, e Antonio Monte, docente di Archeologia Industriale presso la Facoltà di Beni Culturali all'Università del Salento. Nel corso della mattina gli interventi verteranno sul progetto Interadria e sul sottoprogetto "Archeologia industriale marittima dell'Adriatico", mentre il pomeriggio si discuterà delle “Eredità culturali dell'Adriatico: conoscenza, tutela e valorizzazione”, in particolar modo del patrimonio industriale marittimo del tratto costiero pugliese. A questo proposito interverranno Antonio Di Vittorio e Giulio Fenicia, dell'Università degli Studi di Bari. Grande attenzione sarà data ai porti e fari pugliesi, grazie agli interventi di Anna Maria Stagira, Mauro Ciardo, Francesco Gabellone e Ilaria Montillo. Molto importante è, poi, l'analisi storica dedicata all'Arsenale Marittimo Militare di Taranto, al quale sono dedicati gli interventi conclusivi della giornata di studio, in considerazione anche della scelta di situare il convegno a Taranto, in un momento così delicato nella storia del cantiere navale militare. Anche per questo motivo, chiuderà i lavori Alfredo Cervelliera, Assessore all'Urbanistica e rapporti con la Marina Militare Italiana del Comune di Taranto.
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